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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il centoquattordicesimo giorno di guerra

Onu: quasi 4.500 civili uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha reso noto che dall’inizio dell’invasione russa sono stati uccisi 4.481 civili. I feriti sono invece 5.565. Lo scrive Ukrinform. Secondo l’ultimo aggiornamento, le vittime includono 1.739 uomini, 1.159 donne, 119 ragazze e 125 ragazzi, oltre a 40 bambini e 1.299 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto.   La maggior parte dei civili uccisi è rimasta vittima di bombardamenti, missili e attacchi aerei.

 

Zelensky a militari: verificare eventualità di un attacco dalla Bielorussia

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha incaricato le forze armate di verificare “la prontezza” alla difesa in quattro regioni dell’ovest dell’Ucraina in caso di invasione dal territorio della Bielorussia. Lo ha spiegato il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov. Lo riporta Unian. “La questione della Bielorussia è stata discussa e sono stati valutati tutti i nostri corpi coinvolti, cosa sta succedendo lì, qual è lo stato dell’esercito bielorusso e quante truppe russe sono presenti”, ha detto.

 

Sempre più alte le perdite ucraine

Le perdite ucraine sembrano aumentare drammaticamente. “Ogni giorno nel Donbas vengono uccisi o feriti fino a 1.000 soldati ucraini, tra cui 200-500 morti e molti altri feriti”, ha dichiarato Davyd Arakhamia, politico ucraino e membro del team che ha tentato di negoziare con la Russia nei primi giorni di guerra. Secondo Arahamiya, mentre in precedenza il presidente aveva detto che ogni giorno venivano uccisi dai 60 ai 100 soldati ucraini, il numero è aumentato nelle ultime due settimane. Ha anche affermato che l’Ucraina ha mobilitato un milione di persone e ha la capacità di arruolarne altri due milioni, ma ciò che manca sono le armi e le munizioni.

 

Scholz, sanzioni a Mosca fino a soluzione equa per Kiev

Le sanzioni contro Mosca “non si fermeranno fino a quando non ci sarà una soluzione equa accettata anche dall’Ucraina. E cosa sia giusto per l’Ucraina può deciderlo solo essa stessa, i suoi cittadini, il parlamento, il presidente. Nessuno in Europa potrà imporglielo”. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervenendo da Kiev alla tv pubblica Ard. Scholz ha ripetuto che non può esserci una “pace come diktat”, che è “un’illusione di Putin”.   In tema armi, Scholz ha detto che con Kiev era stato concordato di fornire più artiglieria con lunga gittata e che questo è esattamente ciò che sta accadendo ora, in coordinamento con i partner. Scholz ha ripetuto l’impegno tedesco a esportare obici semoventi PzH 2000 insieme ai Paesi Bassi, per cui è incorso un addestramento in Germania dei soldati ucraini. L’addestramento sarebbe anche iniziato all’uso dei semoventi antiaereo Gepard.

 

Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea.

Lo ha detto a conclusione della visita con gli altri presidenti Macron e Scholz, il nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi, a, Kiev.

Il presidente ucraino Zelenski parla di necessità di missili per contrastare i tremila missili al giorno di chi attacca immobili e infrastrutture.

 

luciani.2006@libero.it

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