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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 289° giorno di guerra

 

Zelensky: grazie a Biden per il nuovo pacchetto di aiuti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Joe Biden per il nuovo pacchetto di aiuti da 275 milioni di dollari per rafforzare la difesa aerea di Kiev. “Grato al presidente degli Stati Uniti per un altro pacchetto di aiuti alla sicurezza e per l’incrollabile sostegno all’Ucraina nella nostra lotta contro l’aggressione russa – ha scritto Zelensky su Twitter – è importante che il popolo degli Stati Uniti sia fianco a fianco del popolo dell’Ucraina in questa lotta”.

 

Guterres: Bielorussia acconsente al transito del grano di Kiev

La Bielorussia è disposta a consentire il passaggio di grano ucraino attraverso il suo territorio in modo che possa essere poi esportato dai porti lituani. A dichiararlo è stato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres dopo un incontro con il viceministro degli Esteri bielorusso Yury Ambrazevich. All’annuncio dell’accordo, Ambrazevich ha ripetuto la richiesta che il suo paese possa esportare fertilizzanti, attualmente oggetto di sanzioni.

 

Zelensky: i russi hanno ridotto Bakhmut in macerie

“La situazione in prima linea rimane molto difficile nelle aree chiave del Donbass – Bakhmut, Soledar, Maryinka, Kreminna – Non è rimasto alcun luogo di vita in queste aree. Gli occupanti hanno effettivamente distrutto Bakhmut, un’altra città del Donbass che l’esercito russo ha trasformato in macerie”. Lo afferma il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Ringrazio tutti i nostri eroi, tutti i soldati e i comandanti che mantengono il fronte in queste direzioni, respingono gli attacchi e infliggono perdite significative al nemico in risposta all’inferno che è entrato in Ucraina sotto la bandiera russa”, aggiunge Zelensky.

 

La Bulgaria approva invio armi in Ucraina

Il parlamento bulgaro ha approvato per la prima volta l’invio di armi in Ucraina dopo l’invasione russa di febbraio. Il via libera dell’Assemblea Nazionale era arrivato oltre un mese fa, ma solo oggi è stata approvata la lista delle armi da mandare, con 148 voti a favore su 240. La lista è top secret, ma fonti del governo hanno fatto sapere che si tratta di armi leggere e munizioni. La Bulgaria è uno dei pochi paesi Ue che finora non aveva mandato armi a Kiev. A porre il veto è stato a lungo il partito socialista, che faceva parte della precedente coalizione di governo. Oggi questo partito ha votato contro l’invio, assieme ad altre formazioni filo russe.

 

In Ungheria si ferma il più grande impianto siderurgico. Nessuno è in grado di salvarlo a causa della guerra

Il più grande impianto siderurgico ungherese, il Dunaferr si ferma. E molto probabilmente definitivamente. I due altoforni si sono infatti fermati già a novembre, e adesso anche la carbonifera, e se non partiranno fra poco, non sarà più possibile farlo fisicamente, dicono gli esperti. “Per rimanere in piedi, ci servirebbe un aiuto immediato dello Stato di 12 miliardi (30 milioni di euro)”, ha detto Evgenij Tankilevic, direttore generale russo. Il Dunaferr, dalla privatizzazione nel 2004, è di proprietà di un gruppo ucraino, poi passato sotto controllo russo. A causa della guerra in corso, nessuno dei proprietari è in grado ora di salvare l’impianto ungherese. E non vuole salvarlo neanche il governo Orban, perché, secondo i calcoli, servirebbero miliardi, attualmente non disponibili, per mantenere in vita l’impianto -un tempo vanto dell’industria socialista – che dà lavoro a 5000 persone, e con l’indotto a 30-40 mila. “Tutta la città Dunaujvaros risentirà di questo fallimento”, prevede il sindaco Tamas Pinter.

 

Da Usa nuovi aiuti per “potenziare” la difesa antidroni

Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina 275 milioni di dollari in nuovi aiuti per “rafforzare” la sua difesa contro i droni in particolare. Lo ha annunciato oggi John Kirby, portavoce del Pentagono. “Nuovi aiuti militari del valore di 275 milioni di dollari saranno presto inviati per dare all’Ucraina nuove capacità per potenziare la sua difesa aerea e consentirle di affrontare la minaccia dei droni”, ha dichiarato John Kirby.

 

Zelensky: il 60% dei missili russi ha colpito obiettivi civili. Più di due milioni di persone sono state deportate

Del numero totale di missili lanciati dall’esercito russo contro l’Ucraina dal 24 febbraio, il 62% ha colpito obiettivi civili. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza internazionale “Human Rights in Dark Hours”, secondo quanto riportato da Ukrinform. Il capo di stato ha affermato che i crimini russi in Ucraina e contro gli ucraini non hanno precedenti dalla seconda guerra mondiale. “Terrore aereo, terrore missilistico, attacchi della Federazione Russa che ricordano così tanto del bombardamento nazista della Gran Bretagna. Di tutti i missili lanciati dall’esercito russo dal 24 febbraio, il 62% ha preso di mira obiettivi civili. Hanno preso di mira le persone. Hanno preso di mira l’umanità”, ha detto Zelensky. Il presidente ha menzionato la scoperta di campi di tortura, fosse comuni e la deportazione forzata degli ucraini da parte dei russi. “Più di due milioni di persone sono state deportate. Ci sono adozioni illegali nelle famiglie russe dei nostri bambini ucraini che sono stati rapiti”, ha affermato.

luciani.2006@libero.it

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