HomeCronaca e AttualitàLA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 305° giorno di guerra

Mosca: pronti a riavviare le consegne di gas alla Ue con gasdotto Yamal

Mosca è pronta a riprendere le forniture di gas all’Europa attraverso il gasdotto Yamal-Europa. Lo ha detto il vice primo ministro russo, Alexander Novak, in una intervista all’agenzia Tass. La Russia, aggiunge, prevede che, nonostante la guerra in Ucraina, alla fine di quest’anno avrà inviato 21 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto in Europa.  “L’Europa – osserva poi Novak – era un mercato chiave per la vendita dei nostri prodotti petroliferi. Aspettiamo e vediamo quali decisioni prenderanno a lungo termine. Al momento non abbiamo idea di come possa essere sostituito il nostro carburante”. Novak non esclude che diversi Paesi possano chiedere di essere esonerati dall’embargo sulle forniture di prodotti petroliferi russi. “Probabilmente ricorreranno alle esenzioni, come e’ stato con il petrolio, quando le restrizioni non si applicavano alle forniture di oleodotti, raffinerie in Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Anche Germania e Polonia, che hanno dichiarato il loro rifiuto dal petrolio russo, hanno fatto domanda per il 2023”.

 

Medvedev: l’obiettivo è abbattere il regime di Kiev

La Russia non risparmierà nessuno sforzo per raggiungere gli obiettivi dell’operazione speciale in Ucraina e abbattere “il regime nazionalista” di Kiev: lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev in un articolo sulla Rossiyskaya Gazeta, secondo quanto riferisce la Tass.   “Faremo del nostro meglio per raggiungere l’obiettivo dell’operazione militare speciale, in modo che il regime disgustoso dei nazionalisti di Kiev cessi di esistere. Oggi, nessuno tranne noi può farlo. Iniziare l’operazione speciale è stata una decisione difficile ma necessaria”, ha scritto l’ex presidente.

 

Erdogan: l’Occidente provoca, non cerca la mediazione

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che per quanto riguarda la guerra in Ucraina l’Occidente ha solo intensificato le provocazioni e non ha cercato di mediare.  “Sfortunatamente, l’Occidente ha attivato solo elementi di provocazione e non ha cercato di essere un mediatore”, ha detto Erdogan in una riunione con i giovani a Erzurum. “Nella fase di mediazione, noi, come Turchia, abbiamo assunto questo ruolo nel 2022 con il corridoio per il grano nel Mar Nero”, ha poi osservato Erdogan.

 

Società elettrica: migliora approvvigionamento energetico a Kiev

L’approvvigionamento energetico a Kiev sta gradualmente migliorando. Lo ha annunciato su Channel 24 il direttore della società elettrica Yasno, Serhiy Kovalenko, secondo cui “i tecnici sono riusciti a elaborare programmi di recupero per i tre distretti che hanno sofferto di più durante l’ultima settimana”. A seguito dei bombardamenti, molte persone erano rimaste senza elettricità per diversi giorni.

 

Fonti Rada: Zelensky terrà discorso di fine anno in parlamento

Volodymyr Zelensky terrà il discorso di fine anno sulla situazione nel paese di fronte ai deputati in parlamento (la Verchovna Rada). Lo hanno comunicato fonti parlamentari, aggiungendo che il discorso si terrà entro la fine dell’anno. Per motivi di sicurezza, le autorità non faranno conoscere l’ora. L’anno scorso, il messaggio annuale di Zelensky si tenne il primo dicembre.

 

Sindaco: tre razzi hanno colpito la zona industriale di Kramatorsk

L’esercito russo ha attaccato oggi Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Lo ha riferito su Facebook il sindaco Oleksandr Honcharenko, precisando che “tre razzi hanno colpito la zona industriale. Secondo le prime informazioni, non ci sono state vittime”.

 

Cresce in Ucraina il numero dei cristiani che hanno festeggiano il Natale

Anche la data del Natale entra in qualche modo nel conflitto in Ucraina. Quest’anno è cresciuta la percentuale dei cristiani ucraini che festeggiano il 25 dicembre e che dunque non vogliono più celebrare il Natale il 7 gennaio, la data propria degli ortodossi e in generale dei fedeli in Russia. È quanto risulta dai siti di informazione religiosa ucraini. Secondo un’indagine della società Rating, quasi un ucraino su due (il 44%) vorrebbe per il Natale l’unica data del 25 dicembre.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment