HomeCronaca e AttualitàLA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 307° giorno di guerra

Kiev: russi bombardano reparto maternità ospedale Kherson, nessun ferito

“I russi hanno sparato contro il reparto maternità dell’ospedale di Kherson dove oggi sono nati due bambini”. Lo riferisce il vice capo dell’ufficio presidenziale, Kyrylo Tymoshenko, citato da Ukrainska Pravda. “Ci sono attualmente 5 donne nell’istituto”. Secondo Tymoshenko, nessuno è rimasto ferito nell’attacco.

 

Senato: dl su armi a Ucraina in Aula il 10 gennaio

Il 10 gennaio l’Aula del Senato esaminerà la richiesta di procedura abbreviata per il disegno di legge che istituisce un fondo per favorire l’organizzazione da parte delle scuole dei viaggi della memoria nei campi di sterminio. Seguirà l’esame del dl sulla cessione di equipaggiamenti militari all’Ucraina e la votazione per l’elezione di 9 componenti effettivi e 9 supplenti della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Giovedì 12 si svolgeranno inoltre il sindacato ispettivo e alle ore 12 il question time. Lo ha annunciato all’Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa, riferendo l’esito della capigruppo.

 

Kiev: Orban ci disprezza e sostiene il dialogo per favorire la Russia

Il sostegno che il primo ministro ungherese Viktor Orban ha mostrato nei confronti di un cessate il fuoco e del dialogo tra Kiev e Mosca non è altro che una forma “indiretta” per sostenere il trionfo russo nella guerra e dimostra un ”disprezzo patologico” nei confronti dell’Ucrania. Ne èconvinto  il ministero degli Esteri ucraino, che in una nota afferma che ”le  dichiarazioni del primo ministro dell’Ungheria dimostrano un disprezzo patologico verso l’Ucraina e il popolo ucraino, che resistono all’aggressione russa, oltre alla sua visione politica miope”. Kiev ha inoltre messo in guardia Orban dal fatto che un’eventuale sconfitta dell’Ucraina ”indirettamente” non farà altro che ”portare a un’altra minaccia di aggressione diretta della Russia verso l’Ungheria e gli ungheresi”. Nella nota si legge anche che ”il leader ungherese deve chiedersi se vuole la pace. Se la risposta è affermativa, deve usare i suoi legami con Mosca perché metta fine alla sua aggressione contro l’Ucraina e ritiri le sue truppe”.

 

Onu: dall’inizio della guerra in Ucraina 6.884 morti e 10.947 feriti

Dal 24 febbraio 2022, quando è iniziato l’attacco russo contro l’Ucraina, al 26 dicembre 2022, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 6.884 morti e 10.947 feriti. Dei 6.884 morti, precisa l’Ohchr sul suo sito, 2.719 sono uomini, 1.832 sono donne, 175 ragazze e 216 ragazzi, oltre a 38 bambini e 1.904 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Il computo riguarda esclusivamente i civili. Per quanto riguarda i feriti, dei 10.947 rilevati, 2.364 sono uomini, 1.709 sono donne, 229 ragazze e 318 ragazzi, oltre a 253 bambini e 6.074 adulti il cui sesso non è ancora noto. La maggioranza di questi morti e feriti civili interessa le regioni di Donetsk e Luhansk, dove sono stati contati 4.052 morti e 5.643 feriti.

 

Putin firma il decreto: stop al petrolio russo per i Paesi che adottano il price cap

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto con il quale la Russia bloccherà le esportazioni di petrolio verso i Paesi che utilizzano il price cap a partire dal primo febbraio.

Lo riporta Ria Novosti, spiegando che il documento vieta le consegne se i contratti specificano direttamente o indirettamente un tetto al prezzo.

La risposta di Mosca al price cap è introdotta, recita il decreto, “in relazione alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale degli Stati Uniti, degli Stati stranieri e delle organizzazioni internazionali che vi hanno aderito”.

Il divieto di approvvigionamento di petrolio sarà effettivo dal primo febbraio 2023, mentre il governo russo dovrà fissare la data per il divieto di forniture di prodotti petroliferi. Il decreto include una clausola che consente a Putin di annullare il divieto in casi speciali.

I paesi del G7, l’Unione Europea e l’Australia hanno concordato questo mese un prezzo massimo di 60 dollari al barile per il greggio russo trasportato via mare in vigore dal 5 dicembre, misura volta a impoverire le casse statali russe e nel tentativo di fermare gli sforzi militari russi in Ucraina.

Con il limite al prezzo del petrolio volto a comprimere i profitti delle esportazioni russe, il ministro delle finanze Anton Siluanov ha dichiarato che il deficit di bilancio della Russia potrebbe essere più ampio del previsto 2% del PIL nel 2023, un problema per Mosca che spende molto per la sua campagna militare in Ucraina. Tuttavia, secondo alcuni analisti il price cap avrà un impatto limitato, almeno nell’immediato, sulle entrate petrolifere del Paese guidato da Vladimir Putin.

 

Orban: l’Ucraina può combattere solo finché c’è il sostegno Usa

“L’Ucraina può continuare a combattere solo finché gli Stati Uniti la sostengono con denaro e armi. Se gli americani vogliono la pace, allora ci sarà la pace”, lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban in un’intervista a Magyar Nemzet. Nessuno può aspettarsi che l’Ucraina rinunci a parte del proprio paese nell’interesse della sicurezza energetica, dei mezzi di sussistenza e della pace dell’Europa. “L’Ucraina è uno stato sovrano e loro decidono quando e per cosa combattere. Possiamo decidere come sostenerli”. Riguardo alla posizione dell’Ungheria, “Siamo filo-ungheresi. Nella guerra russo-ucraina, siamo dalla parte dell’Ungheria. La nostra risposta alla domanda se siamo dalla parte buona o cattiva della storia è che siamo dalla parte ungherese della storia. Sosteniamo e aiutiamo l’Ucraina, abbiamo interesse alla sopravvivenza di un’Ucraina sovrana e abbiamo interesse che la Russia non rappresenti una minaccia per la sicurezza dell’Europa”. “Tuttavia, non abbiamo alcun interesse a rinunciare a tutte le nostre relazioni economiche con la Russia. Queste domande le vediamo con gli occhiali ungheresi, non con quelli di qualcun altro”.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment