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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 338° giorno di guerra

 

Intelligence britannica: 300 militari russi morirono a Makiivka, nel distretto di Donetsk, a Capodanno

Sono state oltre 300 le vittime russe dell’attacco agli edifici di Makiivka, vicino a Donetsk, lo scorso 1 gennaio. Ne è convinta l’intelligence della Difesa britannica, che nell’analisi di oggi torna a parlare della politica russa di “disinformazione” sulle proprie perdite. In quella occasione, le autorità di Mosca almeno riconobbero pubblicamente 89 vittime. “I funzionari russi hanno probabilmente valutato che non era possibile evitare commenti di fronte alle diffuse critiche rivolte ai comandanti russi per l’incidente”, spiegano gli analisti britannici. Ma, prosegue il rapporto, “la differenza tra il numero di vittime riconosciuto dalla Russia e il totale reale evidenzia la presenza pervasiva della disinformazione negli annunci pubblici russi. Ciò avviene tipicamente attraverso una combinazione di menzogne deliberate autorizzate dai leader di alto livello e la comunicazione di rapporti imprecisi da parte di funzionari più giovani, desiderosi di sminuire le proprie mancanze”.

 

Forte esplosione nella Mariupol occupata

Una forte esplosione è risuonata  questa mattina nella città di Mariupol occupata dalle forze russe, nella regione di Donetsk (sud-est). lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko, come riportano i media locali. L’esplosione à avvenuta vicino alle fabbriche di Azovmash (vagoni da carico) e Ilyich (siderurgia). “Una forte esplosione a Mariupol venti minuti fa. Anche nel distretto di Kalmius, al confine con gli insediamenti di Azovmash/Illich. Stiamo chiarendo le ragioni. Ma questi suoni, piacevoli per l’orecchio ucraino, stanno diventando sempre più frequenti in città”, ha scritto Andryushchenko.

 

Isw: Mosca prepara nuova offensiva in Donbass “entro sei mesi”

Vladimir Putin sta preparando una nuova offensiva in Donbass per tornare a controllare la situazione sul terreno: secondo le valutazioni dell’americano Institute for the study of war, questo dovrebbe avvenire entro i prossimi sei mesi, probabilmente nella regione di Lugansk. Tale analisi, segnala l’ISW, e’ coerente con le indiscrezioni pubblicate dall’agenzia Bloomberg, che cita fonti del Cremlino secondo le quali la nuova offensiva potrebbe iniziare a breve, nei mesi di febbraio o marzo. L’obiettivo sarebbe ribaltare gli insuccessi militari che la Russia ha dovuto incassare finora e vincere la guerra a piu’ lungo termine. L’analisi americana e’ stata riportata anche dalla stampa ucraina

 

Madrid: i carri arrmati Leopard arriveranno “verso primavera”

La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha assicurato che i carri armati Leopard che la Spagna invierà all’Ucraina arriveranno nel Paese “verso primavera”: lo riporta l’emittente radiotelevisiva spagnola Rtve. Robles non ha indicato quanti tank Madrid consegnerà a Kiev, ma ha spiegato che si tratterà dei Leopard 2 A4 di fabbricazione tedesca, attualmente in disuso nella base di Saragozza. I carri armati verranno revisionati e riparati in collaborazione con l’industria militare, ha sottolineato. “La Spagna, in coordinamento e in base agli incontri con i partner e gli alleati, contribuirà con Leopard 2 A4 in buono stato di funzionamento, e per questo avremo il supporto dell’industria… Non si tratta solo di inviare carri armati, ma di addestrare gli equipaggi e la manutenzione”, ha detto Robles durante una visita alle truppe spagnole di stanza in Lettonia nell’ambito dello schieramento Nato nel Paese. “Esamineremo le riparazioni necessarie. Secondo i piani degli alleati (l’invio) avverrà in primavera. Prima di allora, la presenza fisica dei Leopardi non sarebbe necessaria e sfrutteremo questo periodo per l’addestramento”, ha aggiunto. Robles ha spiegato che la Germania ha inviato una lettera alla Spagna chiedendo di collaborare alla formazione degli equipaggi.

 

L’ambasciatore ucraino in Francia: “I paesi occidentali invieranno 321 carri armati”

I paesi occidentali invieranno più di 300 carri armati all’Ucraina: lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Francia, Vadym Omelchenko, in un’intervista all’emittente televisiva francese e affiliata alla Cnn, BFMTV. Lo riporta la Cnn sul suo sito. “Ad oggi, numerosi Paesi hanno confermato ufficialmente il loro accordo per la consegna di 321 carri armati pesanti all’Ucraina”, ha affermato Omelchenko senza specificare i Paesi, né indicare i modelli dei vari tank destinati a Kiev. Finora tra i Paesi che si sono impegnati ad inviare carri armati all’Ucraina ci sono gli Usa, la Germania, il Regno Unito, il Canada e la Polonia.

 

Frasi Orban, Kiev convoca ambasciatore ungherese

A seguito delle recenti dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban sull’Ucraina, il ministero degli Esteri di Kiev convocherà l’ambasciatore ungherese. Le frasi di Orban – secondo quanto riportato da Reuters – sono state definite “inaccettabili” dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. In dettaglio, il premier ungherese aveva detto che l’Ucraina è una “terra di nessuno” e l’aveva paragonata all’Afghanistan.”Budapest sta continuando un percorso volto a distruggere le relazioni ungheresi-ucraine”, ha aggiunto Nikolenko, sottolineando che “l’ambasciatore ungherese sarà convocato al ministero degli Esteri ucraino per una franca discussione e ci riserviamo il diritto di adottare altre misure in risposta”.

 

Zelensky: “La situazione al fronte è estremamente grave”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che la situazione sul fronte è “estremamente grave”, in particolare nella provincia orientale di Donetsk, dove la Russia sta intensificando la sua offensiva.  Il presidente ha confermato che a Vuhledar, a sud-ovest di quella regione, e a Bakhmut, a nord-est, si stanno svolgendo grandi battaglie. Zelensky nel suo discorso a tarda notte ha affermato che le forze russe non stanno solo prendendo d’assalto le posizioni ucraine, ma stanno anche “deliberatamente e metodicamente” distruggendo le città e i paesi intorno a loro “con artiglieria, attacchi aerei e missili”. “L’esercito russo non è a corto di mezzi letali. Può essere fermato solo con la forza”, ha concluso. 3.40

 

Lula nega munizioni per carri armati Leopard 1 da inviare in Ucraina

Il presidente brasiliano Lula da Silva la scorsa settimana ha respinto una richiesta del governo tedesco che chiedeva munizioni per i carri armati Leopard 1, da trasferire in Ucraina. Lo scrive il quotidiano brasiliano, Folha de S.Paulo. La richiesta fu discussa in una riunione del presidente del Brasile con i vertici delle forze armate e il ministro della Difesa. Secondo il quotidiano (vicino alle posizioni dell’ex presidente Bolsonaro) Lula decise che si doveva respingere la richiesta tedesca, poiché “non vale la pena provocare i russi”. Pur avendo condannato in sede Onu l’invasione russa dell’Ucraina, il Brasile non partecipa alle sanzioni contro Mosca.

luciani.2006@libero.it

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