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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 390° giorno di guerra

Berlino: obbligati ad arrestare Putin se entra in Germania. Il Cremlino: non riconosciamo provvedimenti della Cpi

Il ministro della Giustizia tedesco, Marco Buschmann, ha detto di aspettarsi che la Corte penale internazionale si rivolga rapidamente all’Interpol e agli Stati per chiedere loro di eseguire il mandato di arresto emesso nei confronti del presidente russo Valdimir Putin: “La Germania è quindi obbligata ad arrestare il Presidente Putin quando entra nel territorio tedesco e a consegnarlo alla Cpi”, ha detto alla Bild.

Oggi il Cremlino ha ribadito che la Russia non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale: “La Russia fa e farà ciò che le conviene”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, riferendosi alle osservazioni di Bushman. Successivamente, il presidente del Comitato investigativo russo Alexander Bastrykin ha chiesto che sia fornita una valutazione legale delle dichiarazioni del ministro della Giustizia tedesco sull’arresto di cittadini russi in territorio tedesco. L’ambasciatore russo a Berlino Sergei Nethayev ha accusato la Germania di stare scatenando un’escalation.

Da Kiev è arrivato il commento alle parole del ministro tedesco: “Impeccabilmente. Il mandato internazionale dovrebbe essere eseguito. Ed è molto simbolico che sia stata la Germania la prima a mettere un accento sul fatto: nel caso in cui il sospetto Putin si presenti nella loro giurisdizione, sarà immediatamente arrestato. Per aver organizzato un rapimento di massa e violenze brutali contro i bambini ucraini”, ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale Mikhail Podolyak.

 

Putin in Jeep per Mariupol: “Distrutta a causa dei nazisti”

Ha visitato la sala della filarmonica restaurata, dove si sono svolti i processi ‘farsa’ ai soldati ucraini catturati nell’assedio di Azovstal e poi scambiati con militari russi. Si è recato nelle case nuove di zecca, fatte costruire dai russi dopo aver raso al suolo e preso il controllo della città portuale che si affaccia sul Mare d’Azov. E ha incontrato i cittadini, scesi in strada di notte, per garantir loro che ”andrà tutto bene” e che ”dobbiamo iniziare a conoscerci meglio”, perché quello che è successo è stato a causa dei ”nazisti, sono nazisti. La gente per bene non fa queste cose”. È il diario della visita a sorpresa, o ”visita di lavoro” come l’ha definita il Cremlino, che il presidente russo Vladimir Putin ha condotto a Mariupol.

Città simbolo della resistenza ucraina, caduta in mano russa dopo un sanguinoso assedio. La Mariupol del battaglione Azov, asserragliatosi fino allo sfinimento insieme a parte della popolazione nelle acciaierie Azovstal, in tutto circa 2.600 tra soldati e civili. Ma anche la Mariupol dell’ospedale pediatrico e del reparto di maternità bombardati lo scorso marzo dai russi e che ora, come ha promesso il vice primo ministro Marat Khusnullin a fianco di Putin, verrà ricostruito e ”avrà tutti laboratori più moderni e un’ambulanza”.

Sempre a marzo, la Russia aveva bombardato il teatro di Mariupol dove centinaia di persone si erano rifugiate e dove la parola “bambini” era scritta su due lati dell’edificio prima che venisse colpito. Ora, per i bambini di Mariupol i russi promettono un nuovo parco giochi, come ha potuto constatare Putin esaminando i documenti per la ricostruzione della città.

Tutti luoghi che il presidente russo ha visitato ”in parte spontaneamente” come ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry  Peskov. Per quella che è stata la sua prima visita nella regione orientale del Donbass dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, Putin è arrivato in elicottero all’aeroporto di Mariupol. Salvo poi salire su una jeep nera e guidarla lui stesso per i quartieri della città, ”come sapete al presidente piace tanto guidare, lo fa spesso”, ha detto Peskov. D’altronde ”il viaggio a Mariupol non è stato completamente pianificato”, anzi ”è stato in parte spontaneo”, come lo è stato l’incontro con gli abitanti della città che è il più grande bottino della Russia in questa guerra, conquistata nel maggio del 2022. Erano 450mila le persone che vivevano in città prima della guerra.

 

Il governatore di Kramatorsk accusa: usate bombe a grappolo

Negli attacchi che ieri sera hanno ucciso due persone a Kramatorsk, nel Donetsk, i russi hanno utilizzato le bombe a grappolo vietate dalla convenzione Onu del 2008. Lo ha detto il governatore regionale Pavlo Kyrylenko. Obiettivo dell’attacco, ha spiegato, sono stati “un parco e una dozzina di edifici residenziali”.

 

Zelensky: “Mosca va punita anche per l’aggressione alla Siria”

“La Russia deve essere punita per la sua aggressione non solo contro l’Ucraina, ma anche contro altri Paesi come la Siria”, ha affermato Zelensky che poi ha sostenuto che il Cremlino è stato spinto a colpire l’Ucraina da un senso di impunità, dopo che la comunità internazionale non è riuscita a proteggere il popolo siriano dall’aggressione russa.

 

L’Onu conferma la prosecuzione dell’accordo sul grano

Le Nazioni Unite hanno confermato la prosecuzione dell’accordo sul grano. Lo scrive il servizio stampa dell’Onu. “La Black Sea Grain Initiative, firmata a Istanbul il 22 luglio 2022, è stata prorogata. L’iniziativa facilita la spedizione sicura per l’esportazione di cereali e relativi prodotti alimentari e fertilizzanti, compresa l’ammoniaca, da alcuni porti marittimi ucraini”, ha affermato l’organizzazione in una nota.

luciani.2006@libero.it

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