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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 393° giorno di guerra

Medvedev: l’arresto di Putin equivarrebbe a una dichiarazione di guerra

Un arresto del presidente russo Putin all’estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass.

“Immaginiamo – ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì – ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all’ufficio del Cancelliere e così via”.

Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: “Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?”, ha concluso.

 

Medvedev: “La minaccia di un conflitto nucleare non è passata, è aumentata”

“La minaccia del conflitto nucleare non è passata, ma sta crescendo”. Lo ha detto il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale Dmitry Medvedev. Lo riporta Ria Novosti. “La fornitura di armi straniere all’Ucraina avvicina all’apocalisse nucleare”, ha poi avvertito.

 

Aiea: a Zaporizhzhia rischio disconnessione centrale da linea elettrica

L’ultima linea elettrica di riserva della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata danneggiata l’1 marzo e si trova ancora disconessa e in riparazione. Senza questa linea di riserva, qualsiasi danno alla centrale potrebbe comportare la perdita di tutta l’energia esterna all’impianto. La centrale ha assoluto bisogno di energia esterna per svolgere le funzioni essenziali di sicurezza, avendo tutti e sei i reattori spenti e due in arresto. È quanto riferisce in un aggiornamento Rafael Grossi, direttore generale dell’l’Aiea, ovvero l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

 

Zelensky: “Risponderemo a ogni attacco russo alle nostre città”

“Risponderemo sicuramente a ogni attacco alle nostre città da parte dell’occupante”, “nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivata la malvagità russa”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Tutti gli attacchi russi saranno affrontati con una risposta militare, politica e legale”, si legge nel messaggio, “la Russia sta perdendo questa guerra. Non c’è entità al mondo che non lo senta già. Tutti lo capiscono già. E ogni assassino russo dovrebbe capire che un mandato di arresto è la cosa migliore che gli possa capitare”.

 

Il principe William in visita a sorpresa in Polonia, incontra i militari GB

Visita a sorpresa in Polonia del principe William che si è recato nelle le basi militari di Rzeszow, vicino al confine con l’Ucraina, per ”ringraziare personalmente le truppe britanniche e polacche che lavorano in stretta e cruciale collaborazione” per contrastate l’aggressione russa. Tenuta segreta per motivi di sicurezza fino a quando il principe del Galles non ha lasciato la base, la missione è stata la più vicina al terreno di guerra di un membro della famiglia reale britannica.

Il principe William, come riporta Sky News, ha incontrato il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak e le truppe della Forza di difesa territoriale polacca per conoscere il sostegno che stanno fornendo e lodare la loro “passione” e “determinazione a difendere le nostre libertà condivise”.

 

Meloni a Morawiecki: “Priorità sostegno a Kiev”

Alla vigilia del Consiglio europeo, che si apre domattina a Bruxelles, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con il Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Mateusz Morawiecki, incentrata “sulla priorità del sostegno all’Ucraina, sull’urgenza di attuare le decisioni del Consiglio Europeo di febbraio per una risposta europea nella gestione della migrazione e sull’importanza di adottare soluzioni per la competitività delle economie europee attraverso il pieno utilizzo di tutti gli strumenti Ue”. Lo rende noto palazzo Chigi.

“Continuano – si legge nella nota della Presidenza del Consiglio – gli intensi scambi tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e gli altri Leader europei, in preparazione del Consiglio Europeo del 23-24 marzo dopo quelli con il Cancelliere tedesco Scholz, il Primo Ministro greco Mitsotakis e la Presidente della Commissione Europea von der Leyen”.

luciani.2006@libero.it

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