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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 213° giorno di guerra

Governatore Lugansk: gente obbligata a votare a referendum

Ai residenti della città ucraina di Starobilsk viene impedito di uscire e le persone sono prelevate con la forza dalle abitazioni per andare a votare al “referendum” di annessione alla Russia. Lo ha denunciato il governatore ucraino di Lugansk, Serhiy Gaidai. Nella città di Bilovodsk, il direttore di una società ha spiegato ai dipendenti che il voto è obbligatorio e chiunque si rifiuterà di prendervi parte sarà licenziato e il suo nominativo passato ai servizi di sicurezza, ha aggiunto Gaidai. L’agenzia di stampa Reuters ha fatto sapere di non poter verificare in modo indipendente queste denunce di coercizione.

 

Tass: in Ucraina aperte urne per il secondo giorno di voto

In Ucraina, nelle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, nel Donbass, e nelle regioni di Zaporizhzhia e di Kherson, tutte occupate dai russi, si sono state aperte le urne per il secondo giorno delle votazioni per i referendum di adesione alla federazione russa: consultazione non riconosciuta dalla maggioranza della comunità internazionale. Il voto, ricorda l’agenzia Tass su Twitter, continueranno fino al 27 settembre.

 

Forze armate ucraine: attacco con droni su Odessa, due le vittime

Sono due, secondo quanto riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, le vittime dell’attacco con droni di ieri a Odessa. Altre due persone sono state ferite, secondo l’esercito citato dall’agenzia Unian. A seguito dell’attacco degli occupanti russi a Odesa con droni d’attacco, due persone sono rimaste uccise e due sono rimaste ferite. Due droni hanno distrutto un edificio amministrativo nell’area portuale, e un altro è stato abbattuto dalle forze armate ucraine; secondo il sindaco della città sul Mar Nero, Gennadiy Trukhanov, 4 edifici residenziali sono stati danneggiati. Nella serata di ieri, diversi altri droni sono stati abbattuti dai missili antiaerei ucraini, riferisce lo Stato maggiore di Kiev; si trattava di mezzi di fabbricazione iraniana.

 

Kiev: Liberati atri territori nella regione di Donetsk

L’Ucraina afferma di aver liberato la città di Yatskivka nella regione di Donetsk a circa 15 km da Izyum e di aver migliorato la propria posizione intorno a Bakhmut, sempre nella regione di Donesk, ma nella sua parte meridionale. La controffensiva ucraina continua ad avere slancio, ma anche il Gruppo Wagner rivendica successi a Bakhmut.

 

Toyota interrompe produzione stabilimento s. Pietroburgo

La casa automobilistica Toyota Motor ha deciso di interrompere la produzione nello stabilimento russo di San Pietroburgo, sospeso da oltre sei mesi a causa di problemi di fornitura e sanzioni per la guerra in Ucraina. L’azienda, leader mondiale nella vendita di motori, ha sospeso l’attività del suo unico stabilimento in Russia il 4 marzo a causa dell’interruzione della fornitura di materiali e componenti chiave, ma ha mantenuto la sua forza lavoro nel Paese per lavori di manutenzione, per un eventuale ripresa della produzione. 3.30

 

Zelensky: I rappresentanti di 20 Paesi hanno visto crimini a Izyum

“Tutto il mondo avrà informazioni complete su ogni crimine commesso dalla Russia nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina”. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio alla fine del 212° giorno di guerra. “Un evento molto importante – afferma Zelensky – si è svolto oggi a Izyum, nella regione di Kharkiv. Rappresentanti di quasi 20 missioni diplomatiche – gli stati baltici e l’Europa orientale, Germania, Francia, Spagna, Slovenia, Croazia, Danimarca, Svezia, Svizzera, Turchia, l’ambasciatore europeo – hanno visto con i propri occhi ciò che è stato lasciato dagli occupanti russi: case distrutte, camere di tortura, sepolture di massa”, ha detto il capo dello stato.

luciani.2006@libero.it

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