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LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – Lecce vs Monza

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – Lecce vs Monza

Contro un Monza milionario il Lecce sbatte il muso

Nel commentare la partita di ieri contro il Monza devo partire da un antefatto importante per dare la giusta cornice a quello che poi e avvenuto sul campo.

La partita presentata da tutti come da due squadre aventi lo stesso obiettivo è vero solo perché, come da prassi consolidata, le squadre neo promosse sono destinate a formare buona parte del terzetto che retrocede dopo la prima stagione nel massimo campionato.

Tutto vero, ma c’è un piccolo particolare di cui tener conto: il valore della rosa messa a disposizione di ogni tecnico; bene il Lecce in questa classifica è buon ultimo, oltre al fatto che vanta la media età più giovane dell’intero lotto di squadre, mentre il Monza ha un valore (più del doppio di quello del Lecce 128,95 contro 62.80) che lo pone al dodicesimo posto.

Allora non era più una partita tra squadre dal pari valore ma tra squadre di cui una deve ancora dimostrare a pieno quello che può fare ed un’altra che con i mezzi che ha prova a compiere il miracolo calcistico di conquistare la permanenza in serie A.

A tutto ciò si deve poi aggiungere il solito discorso della equanime valutazione dei falli compiuti sul campo da parte degli arbitri.

Ieri per i direttori di gara è stata una giornata non troppo felice e senza stare a parlare di errori di cui si è già

Discusso molto, mi preme rilevare solo quanto avvenuto al “Via del mare”.

Pairetto, ieri, a mio avviso, ha sbagliato molto e non solo su quelli che sono i calci di rigore non rilevati o sul fallo da seconda ammonizione commesso da Sensi su Hjulmand.

Ma bastano questi per dire quanto sia stato determinante il modus operandi sul risultato finale. Andiamo con ordine.

Il Lecce una volta ripreso il pari con la prima rete di Gonzales in serie A, stava producendo il massimo sforzo per cercare il gol del vantaggio e su un cross in area brianzola Molina allarga il braccio e tocca il pallone ma per Pairetto non è nulla ma mentre su altri campi il VAR interviene a Lecce no. Per fortuna lo stesso metro è applicato quando è Hjulmand a toccare netto il allone con un braccio nella propria area di rigore.

Siccome non c’è due senza tre ecco che sul finire mentre Colombo richiama l’attenzione dell’arbitro per un tocco di mani, sia Pairetto che Di Martino pensano bene di andare avanti e chiudere la partita per tornarsene a casa.

A prescindere del fatto che su tre rigori due erano a favore del Lecce (senza parlare della mancata espulsione di Sensi) il possibile vantaggio del Lecce a quel punto della gara avrebbe potuto segnare in maniera positiva il risultato finale in suo favore, galvanizzandoli ancor di più e creando ansia tra gli avversari.

Bene ha fatto il presidente Sticchi Damiani a far rilevare il tutto reclamando “più rispetto” per la società, la squadra e tutti i tifosi da parte di questi signori che col fischietto in bocca pensano di essere chissà chi ed invece sono solo uomini che attraverso uno sport intascano degli ottimi cachet per ogni loro prestazione.

Sotto il profilo tecnico la partita ha solo confermato pregi e difetti che Baroni ed il suo staff devono valorizzare ancor di più ed eliminare quanto prima, o almeno smussare il più possibile.

#LecceMonza 1-1  J. Gonzalez Cañellas (3′ st) S. Sensi (35′ pt) – Classifica 3

Eugenio Luciani

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