HomeSpettacoli Musicali e TeatraliLA RASSEGNA TEATRI A SUD PROSEGUE CON “IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

LA RASSEGNA TEATRI A SUD PROSEGUE CON “IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

LA RASSEGNA TEATRI A SUD PROSEGUE CON “IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

Giovedì 15 settembre nel Chiostro dei Teatini A Lecce si celebra “LA NOTTE DEI POETI”.

Proseguono gli appuntamenti estivi del progetto “Teatri a Sud”, ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura, in collaborazione con Regione Puglia, Università del Salento e con le amministrazioni comunali di Lecce, Cavallino e San Cesario di Lecce.

Martedì 13 settembre (ore 21 – ingresso libero) l’atrio del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce ospiterà “Il cantico dei cantici per lingua madre”, spettacolo di Astràgali Teatro, scritto e diretto da Fabio Tolledi. In scena le attrici della compagnia salentina, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, sono accompagnate dalle musiche eseguite dall’Ensemble Montesardo, coordinato dal Maestro Luca Tarantino (tiorba) e composto dal soprano Ludovica Casilli, dal mezzosoprano Kairi Kosk e da Livio Grasso (tiorba). Tra i testi più misteriosi e segreti della tradizione sapienziale, presente nella Bibbia ebraica e cristiana, “canto assoluto d’amore e di conoscenza”, il Cantico (in ebraico Shir hashirim, in latino Canticum canticorum) già nel nome dice il suo essere il più sublime di tutti i canti, il suo adagiarsi tra le nuvole. Fabio Tolledi (attore, regista, autore, direttore artistico di Astràgali Teatro, vice presidente per l’Europa del network mondiale e presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco) traduce e reinterpreta il testo poetico, attribuito al Re Salomone, in una lingua madre neo-salentina. «Ogni anno scompaiono nel mondo oltre 20 lingue madri, una ogni due settimane. Di questo passo nell’arco di un secolo la metà delle 5mila lingue che si parlano oggi sulla terra saranno estinte», sottolinea Fabio Tolledi. «Le parole vivono e muoiono come gli esseri naturali e quando una lingua sparisce non si perdono solo i testi ma muore un modo di comprendere la natura, di ragionare, di percepire il mondo, di metterlo in parole, di dire l’amore. La traduzione del più grande poema d’amore mai scritto, il Cantico dei Cantici, in una lingua madre che abbiamo chiamato neo-salentino va esattamente nel senso opposto: ritrovare una lingua e, insieme, il mondo che in questa lingua dimorava. Diciamo l’amore, la morte, il desiderio, l’illusione, lo smarrimento, tutte figure presentissime nel Cantico, in una lingua arcaica e potente. Una lingua dove il suono è più forte e avvolgente del senso». Lo spettacolo è anche un libro/cd prodotto da Astràgali Edizioni – Eufonia Multimedia con il sostegno della Regione Puglia (Art 8, LR 12.2005 – Iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo).

Giovedì 15 settembre
(ore 21 – ingresso libero) la sessione estiva di Teatri a Sud si concluderà nel Chiostro dei Teatini a Lecce, all’interno di Lecceinscena, cartellone del Comune di Lecce, con la de “La notte dei poeti”, uno spazio per dare voce alle esperienze di scritture poetiche pugliesi e italiane all’interno di beni e attrattori culturali e in oasi e riserve naturalistiche. Ogni estate, da nove anni, la compagnia salentina Astràgali Teatro propone questa

manifestazione che cerca di cogliere la complessità della ricerca attorno alla scrittura, alla lettura e all’ascolto della poesia. Dopo le due anteprime a San Cesario di Lecce e Cavallino, nel cuore del centro storico di Lecce si celebrerà un’edizione interamente dedicata a voci poetiche femminili. Sul palco si alterneranno Maria Rita Bozzetti, Claudia Di Palma, Paola Mancinelli, Anna Rita Merico, Ilaria Seclì. Caterina Gerardi ricorderà Rina Durante mentre le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo proporranno alcuni componimenti di Goliarda Sapienza. Sul palco anche la violinista e compositrice Valentina Marra e la cantante, ricercatrice e musicista Anna Cinzia Villani.

La notte dei poeti ospiterà, dunque, alcune tra le più interessanti voci della poesia italiana contemporanea. Maria Rita Bozzetti, romana, primario ospedaliero di Patologia clinica per oltre venti anni, vive nel Salento, interessandosi quasi a tempo pieno di scrittura e promozione letteraria. Dal 1992 ha scritto una ventina di libri di poesia con numerose traduzioni straniere e significativi riconoscimenti. Claudia Di Palma, dopo le prime collaborazioni teatrali, dal 2016 si dedica alla poesia pubblicando alcune raccolte (“Altissima miseria”, “Altrove, immondo”, “Atti di nascita”), che hanno conquistato numerosi premi e menzioni, e apparendo in varie antologie e riviste. La tarantina Paola Mancinelli, docente di filosofia, saggista e artista visuale, rivolge la sua ricerca alla poesia e alle installazioni di arte contemporanea. Napoletana d’origine ma salentina d’adozione, Anna Rita Merico è una docente, saggista, ricercatrice (con particolare attenzione alla conoscenza del pensiero femminile) e poetessa. Ilaria Seclì ha pubbblicato alcune raccolte poetiche – “D’indolenti dipendenze”, “Chiuderanno gli occhi, diario a due voci” con Federico Federici, “Del pesce e dell’acquario” e “La sposa nera” – e ha scritto sui maggiori siti italiani di letteratura e in varie antologie. La fotografa e regista Caterina Gerardi ricorderà Rina Durante, giornalista, scrittrice e poetessa. Le due avevano un legame forte di stima, di amicizia, un’ironia molto simile e tanti momenti interessanti e divertenti condivisi. Le attrici di Astràgali Teatro, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, proporranno alcuni componimenti dell’attrice, poetessa e scrittrice siciliana Goliarda Sapienza (1924 – 1996). Dopo aver frequentato a Roma l’Accademia d’arte drammatica, interpretando per un certo periodo ruoli pirandelliani, recitò in alcuni film di Alessandro Blasetti, Luchino Visconti e Citto Maselli. Nota anche per alcune sue vicende personali, come scrittrice si è rivelata una tra le maggiori autrici letterarie italiane del Novecento. La sua opera più importante è sicuramente il romanzo postumo “L’arte della gioia”. Rifiutato dai principali editori italiani, fu stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998 e dopo il successo all’estero (Francia, Germania e Spagna) ottenne il giusto successo anche in Italia. Sul palco anche la cantante, ricercatrice e musicista Anna Cinzia Villani e la violinista e compositrice Valentina Marra. Il percorso di ricerca di Anna Cinzia Villani, mosso da profondo interesse per la memoria sonora e corporea del proprio territorio, ha condizionato tutte le sue scelte artistiche, volte a divulgare e salvaguardare caratteristiche e sfumature che in un’epoca di appiattimento e omologazione culturale andrebbero certamente perdute. La Villani si è impadronita delle tecniche peculiari del canto e dell’intenzione che si cela dietro ai passi della Pizzica pizzica, che rende unici i suoi laboratori didattici in Italia e all’estero. Nel corso degli anni ha suonato con numerose formazioni, esibendosi in molti festival e rassegne. Valentina Marra, dopo gli studi classici al Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce e vari corsi di perfezionamento, ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana e dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” fondata e diretta da Riccardo Muti. Nel corso degli anni si è avvicinata anche al mondo della composizione, si è diplomata in “Musica Elettronica” al Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera, ha collaborato con numerosi artisti, gruppi e progetti (Negramaro, Renato Zero, Massimo Ranieri, Ron, Stefano Di Battista, Arakne Mediterranea, Alessandro Quarta solo per citarne alcuni), esibendosi in Italia e all’estero. Nel 2019 ha pubblicato il suo disco d’esordio Ophelia (Miraloop Records – Diamonds), sette composizioni originali dall’afflato drammatico, sospeso, malinconico e profondamente poetico.

 

luciani.2006@libero.it

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