HomeCronaca e AttualitàLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO B(E)IL FOOLISH 2021 A FRANCESCA DE STEFANO VERSACE E A GIO EVAN Il Premio B(e)

LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO B(E)IL FOOLISH 2021 A FRANCESCA DE STEFANO VERSACE E A GIO EVAN Il Premio B(e)

LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO B(E)IL FOOLISH 2021 A FRANCESCA DE STEFANO VERSACE E A GIO EVAN Il Premio B(e)

Il Foolish, di Made in Carcere, sembrerebbe un incentivo all’essere folli ma in realtà il gioco di parole cela tutt’altro senso per scoprirlo basta porsi una semplice domanda: cosa accadrebbe se provassimo a mettere un po’ del nostro ego da parte (e)? Ne risulterebbe maggior BIL, ossia, benessere interno lordo, per tutti.

Forse oggi per abbandonare la più battuta via del PIL e intraprendere la disconnessa e assai tortuosa strada del BIL bisogna essere davvero un po’ folli. Il Social Brand Made in Carcere lavora su questo tema ormai da anni tanto che Luciana Delle Donne è ormai giunta alla sua terza vita: da regina del PIL – nel suo noto ruolo di manager bancaria – a dispensatrice di 2Chance grazie alla Onlus Officina Creativa e, ora, fieramente al servizio di un progetto ancora più esteso che punta alla creazione di benessere per recuperare persone da contesti svantaggiati e magari evitare che finiscano in carcere. BIL è ormai un importante progetto di ricerca alla base della Social Academy – realizzato anche grazie al sostegno di Fondazione con il Sud – per fare “quello che facciamo non basta l’amore abbiamo bisogno anche di te” recita uno dei mantra di Made in Carcere.

E proprio da questa convinzione nasce il Premio B(e)IL FOOLISH, assegnato nella sua seconda edizione a Francesca De Stefano Versace per il suo impegno che insieme a suo marito, Santo, rappresentano un riferimento – un faro – per tutte quelle realtà scomode e difficili da guardare.

Le mani delle Donne da sempre curano il Mondo e Francesca nel tenderci la sua ci aiuta a sostenere i nostri progetti e lo fa con grande amore.

A Gio Evan per l’intensità delle sue parole.  Sono tempi in cui le parole sono senso e “rifugio”; tempi dove esse sono state piegate al primato della “percezione” e tempi dove esse non hanno più “spiegato” il mondo le relazioni il potere gli animali gli umani la vita.

E le parole, invenzione ed evoluzione della specie, servono come posate per mettere in tavola il discorso: tagliano raccolgono la materia e nutrono il corpo la vita. E tutti abbiamo bisogno di parole e di riappropriarci del loro senso. Gio Evan ci aiuta a ritrovarne il senso.

Con questa iniziativa si vuole creare una rete di persone e attività accomunate dal coraggio e la forza di generare cambiamento attraverso comportamenti e stili di vita virtuosi.

ll premio desidera evidenziare il valore di persone che scelgono di buttarsi tra la folla per aiutare la comunità.

Dare e darsi è la nuova frontiera della ricchezza, lo sosteniamo da sempre, e ora siamo lieti di poterlo affermare a gran voce con nuovi compagni di viaggio, portatori sani di follia. Si, forse bisogna essere davvero folli per guardare il mondo degli invisibili. Si può sprecare la vita a tracciare confini oppure si può decidere di vivere superandoli, la follia ci orienta a correre il rischio di superarli per andare ad incontrare mondi ricchi oltre il mero concetto di PIL.

I vincitori avranno la possibilità di visitare il carcere, incontrare i detenuti e soggiornare in un luogo fuori dal tempo quale Palazzo Sant’Anna Lecce accolti e coccolati da Beatrice Baldisser.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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