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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

QUANDO L’IMPERATORE ERA UN DIO

di Julie Otsuka

Moltissime persone sono a conoscenza dell’attacco dei Giapponesi agli Americani presso Pearl Harbor, ( soprattutto grazie al bel film che è stato realizzato) ma poi le stesse persone passano come ricordo sul rapporto tra questi due paesi, al triste evento di Hiroshima e Nagasaki.

Ma cosa successe nel frattempo dopo Pearl Harbor in America?

Come si sa , da guerra nasce guerra, dal male scaturisce altro male.

Ecco che allora in questo bellissimo libro scritto con delicatezza ma col “giusto” realismo, scopriamo, grazie alle vicissitudini di una famiglia qualunque giapponese, il proseguo del destino di questo popolo che in quel momento si trovava a vivere in America.

Il padre venne subito arrestato e portato via…durante la notte, in vestaglia e pantofole…momento che resterà fisso soprattutto nella memoria del bambino; la famiglia poco dopo fu internata in un campo nel deserto del Nevada, dove regnavano il vento, la polvere e la sabbia e dove le uniche cose che si potevano vedere erano grandi armate, riflettori e filo spinato…

No, noi lettori non assistiamo a particolari torture, ma all’inesorabile destino di persone che diventano invisibili alla società…e i giorni passavano tutti uguali…non c’era più vita…e ogni componente della famiglia ( padre,mamma, figlio e figlia) per fortuna riuscirà a suo modo a sopravvivere…ma come?

Perché avvenne tutto questo?…per tenerli in ostaggio?…per necessità militare? …per proteggerli?…nessuno di loro lo seppe mai…

E il tempo scorreva mentre la vita di queste persone sembrava scivolare via e sciogliersi tristemente…Tre-quattro anni dopo poterono fare ritorno alla loro casa…ma cosa trovarono?Chi rappresentarono a quel punto loro, per la società? Erano i nemici, erano persone che dovevano rinnegare la loro identità…persino la divinità del loro imperatore…
E’ toccante come la sensazione di odio misto a paura sia raccontata attraverso il quotidiano, la vita dei bambini a scuola…l’atteggiamento di sottomissione continuo che devono assumere…il trovare un modo per scusarsi e giustificarsi…sempre …Perchè lì rappresentavano il nemico.

La storia prosegue fino al “momento più bello”…quando “Harry sgancia la bomba”…e tutti i giapponesi, se vogliono continuare ad esistere, devono farsi carico di tutte le colpe, rendersi effettivi fautori delle atrocità commesse da altri loro conterranei…quando loro non avrebbero avuto da dire che una sola cosa: ci dispiace…

E io che ero rimasta affascinata dalla copertina di questo libro con quell’isola splendida di bellezza ,che rappresenta per me la ninfea, è stato davvero impressionante trovare la crudezza di un gesto di quella mamma ,col quale questo libro mi ha accolta inizialmente e che mi ha tenuta a lungo a riflettere di cosa possiamo diventare tutti noi se siamo obbligati ad essere messi di fronte a scelte estreme…e a dover pagare colpe di altri tra noi…

Questa non è la guerra dei libri di storia…questa è la guerra raccontata attraverso la vita di una semplice famiglia…che potrebbe essere la nostra…

redazione.lecceoggi@gmail.com

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