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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO  

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO  

MEGLIO UN UOMO OGGI di Geppi Cucciari

Suggeriamo questa settimana il romanzo dell’attrice comica Geppi Cucciari “Meglio un uomo oggi”. Un’esilerante satira sulle storie d’amore vissute dai trentacinquenni. La storia è, in parte, autobiografica, la protagonista è Geppi, attrice comica, in ragguardevole ritardo sui suoi programmi di vita, ha una relazione a distanza, che dura da due anni, con Michele. Al fianco di Geppi ci sono le sue amiche d’infanzia Lucia e Stefania. Una scrittura spumeggiante e travolgente, un libro da leggere in modo spensierato per rilassarsi e sorridere. Ecco di seguito un breve brano.

«Sono già vestita, truccata e, evento non esattamente scontato, oltremodo ben pettinata. Io e Michele viviamo lontani e ci vediamo non più di una settimana al mese. Questo fa sì che la mia attenzione al dettaglio non sia ancora scesa sotto il livello di guardia. Non mi ha mai vista vestita come una profuga, non conosce il mio look casalingo da mimo con fascia in testa alla Navratilova e non ha mai osservato pinze con fiore in plastica germogliare da una mezza coda.

Il cedimento ai maggiori agi di una vita domestica dimessa non è ancora sopraggiunta. Ci si vende inizialmente sempre per qualcosa che non si è.

Le prime volte che si frequenta un uomo mantenere sembianze femminili in casa è fondamentale, le tute da Super Pippo restano celate e le mise da pernottamento sono ancora accettabili.

Si va a letto con una camicia da notte e non abbigliate da maratoneta. I centimetri di corpo scoperti di una donna tendono a diminuire in misura direttamente proporzionale alla solidità del rapporto. Quanto più il rapporto si cementa, più una donna ricomincia a coprirsi. Noi siamo ancora lontani da questo. Non gli ho neppure ancora servito gli avanzi del giorno prima, né ho mai deciso che per una volta quella macchia di vino sulla tovaglia si potesse coprire con il cestino portapane.

Non abbiamo mai litigato per niente che fosse legato alla vita insieme: mai la minima discussione per la tazzina col fondo di caffè lasciata al mattino nel lavello a incrostarsi, neanche farci entrare un po’ d’acqua possa rendere impossibile leggere dentro il futuro. Per ora sono sempre riuscita a resistere al forte impulso di sparecchiare prima che lui finisse di mangiare la frutta portandogli via tutto da sotto il naso come fa mia madre con mio padre. Ancora nessuna disputa riguardante un asciugamano bagnato buttato sul letto appena rifatto, o per l’imballo in carta di una confezione famiglia di yogurt vuota abbandonata in frigo dopo aver mangiato l’ultimo vasetto».

redazione.lecceoggi@gmail.com

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