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LAUREA HONORIS CAUSA A SUA SANTITÀ BARTHOLOMEOS I

LAUREA HONORIS CAUSA A SUA SANTITÀ BARTHOLOMEOS I

La cerimonia si svolgerà Venerdì 2 dicembre 2016, alle ore 10 presso il Centro Congressi del Campus Ecotekne. L’Università del Salento conferirà la laurea magistrale honoris causa in Archeologia a Sua Santità Bartholomeos I, Arcivescovo di Costantinopoli Nuova Roma e Patriarca Ecumenico.

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Il programma

Apertura musicale del Coro Polifonico dell’Università del Salento

Indirizzo di saluto del Magnifico Rettore Vincenzo Zara

Lettura della motivazione: Katia Mannino, Presidente del Consiglio Didattico di Archeologia

Laudatio: Francesco D’Andria, Professore emerito dell’Università del Salento

Conferimento della Laurea Honoris causa

Lectio Magistralis di Sua Santità Bartholomeos I

Saluto in musica del Coro Polifonico dell’Università del Salento

Il commento del Rettore

VINCNZO ZARA

«La comunità accademica dell’Università del Salento», sottolinea il Rettore Vincenzo Zara, «è orgogliosa di conferire la laurea magistrale honoris causa in Archeologia a Sua Santità Bartholomeos I, eminente personalità del nostro tempo e alto testimone di cultura. Con questo riconoscimento vogliamo onorarne il grande impegno in difesa dell’ambiente, del patrimonio culturale e della dignità umana, aspetti legati tra loro in modo inscindibile e che devono essere valorizzati nella loro ‘organicità’, come peraltro testimoniato dall’instancabile opera del Patriarca. La presenza tra noi di Sua Santità, inoltre, ci ricorda un aspetto importante delle radici culturali del territorio in cui operiamo: il Salento, porta d’Italia che guarda all’Oriente. Nel corso dei secoli queste terre hanno vissuto intensi contatti e scambi con il mondo bizantino, ancor oggi presenti nell’arte delle chiese, nelle tradizioni letterarie, nella musica e nella lingua. Questo momento di celebrazione, oltre a rinsaldare antichi legami e far rivivere tradizioni secolari, vuole essere un invito a un rinnovato impegno per la salvaguardia della Terra e del patrimonio culturale e per il dialogo tra i popoli – tutti importanti filoni di ricerca, tra gli altri, del nostro Ateneo – con l’auspicio che anche la nostra comunità di studio e di ricerca possa contribuire alla costruzione di un futuro di armonia e giustizia».

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La motivazione

Estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento di Beni Culturali nella seduta del 12 marzo 2015, nella quale si è deliberata all’unanimità la proposta, avanzata dai professori Francesco D’Andria e Grazia Semeraro, di conferimento della Laurea magistrale honoris causa in Archeologia al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartholomeos I sulla base delle seguenti motivazioni:

“Il Patriarca ha sviluppato un’opera costante e di grande efficacia per la salvaguardia del Patrimonio culturale e naturale del pianeta; tra le numerose iniziative si ricorda l’organizzazione, nel 1993, assieme al Principe Filippo di Edimburgo, di un Convegno sul tema della difesa dell’ambiente, con l’istituzione, il 1° settembre di ogni anno, della giornata della Salvaguardia del Creato.

L’impegno per la protezione dell’Ambiente è stato sempre sviluppato nella prospettiva più ampia della tutela del patrimonio storico e culturale, come componente essenziale di un’azione globale di valorizzazione delle diverse comunità umane e del loro habitat. Incisiva anche l’azione svolta dal Patriarca per proteggere il patrimonio archeologico e culturale della Turchia, grazie al prestigio di cui gode presso le Autorità politiche del Paese e presso l’opinione pubblica; la sua azione si è rivolta in particolare ai monumenti e alle testimonianze della civiltà bizantina, in un contesto molto complesso a causa delle diverse realtà culturali e sociali di questo Paese.

Questo conferimento riveste un valore particolare per l’Università del Salento, considerando la storia e le tradizioni del territorio, legato per secoli all’Impero bizantino e al Patriarcato di Costantinopoli. Ancora oggi numerose comunità della Grecìa salentina si richiamano alle loro origini elleniche e conservano singolari e significative tradizioni culturali e linguistiche legate alla cultura greco-bizantina. Inoltre, ricerche archeologiche condotte dall’Università del Salento hanno portato alla luce importanti testimonianze della civiltà bizantina, mentre gli studi letterari attestano intensi collegamenti, in particolare nel Monastero greco di San Nicola di Casole, vicino Otranto, con la cultura che nel Medioevo fioriva a Costantinopoli, capitale dell’Impero”.

Cenni biografici

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Demétrios Archondonis nacque nel villaggio degli Haghioi Theodoroi, nell’isola montagnosa di Imbros, nell’anno 1940 e lì trascorse la sua infanzia, in un ambiente incontaminato che segnò profondamente il suo amore per la natura.

Grazie al metropolita Melitone, uno dei più illuminati vescovi dell’Ortodossia, potè studiare al Liceo Zographeion di Istanbul e quindi al seminario di Halki. Dopo essere stato ordinato diacono, in quanto cittadino turco, fece il servizio militare con il grado di ufficiale.

Dal 1963 al 1968, grazie alle borse di studio del Patriarcato Ecumenico, potè compiere gli studi di Dottorato a Roma, presso l’Università Gregoriana, in Svizzera, presso l’Istituto Ecumenico di Bossey, quindi all’Università di Monaco di Baviera.

Collaboratore del Patriarca Ecumenico Demetrios, fu eletto Metropolita di Filadelfia nel 1973, e membro del Santo Sinodo. Dopo la morte del suo padre spirituale Melitone, Metropolita di Calcedonia, nel 1990 fu scelto a ricoprire quella prestigiosa cattedra episcopale.

Dopo l’elezione a Patriarca Ecumenico, fu intronizzato il 2 novembre 1991. La sua azione si è caratterizzata sin dall’inizio per un aperto spirito ecumenico a favore dell’unità dei cristiani, per il dialogo interreligioso, per una incisiva azione in difesa dell’ambiente, che ha portato la sede patriarcale del Phanar ad essere centro di propulsione di innumerevoli iniziative e meta di delegazioni, da parte dei più importanti protagonisti della politica mondiale, di rappresentanti di organismi internazionali e di capi religiosi.

Nel 2006 in occasione della Festa di S. Andrea, ha ricevuto al Phanar la visita del Papa Benedetto XVI. Il 19 marzo 2013, primo Patriarca Ecumenico nella storia delle relazioni tra le due Chiese, ha partecipato a Roma alla messa di intronizzazione di papa Francesco. Con il Pontefice romano si è stabilita un rapporto speciale di intesa, con momenti di grande impatto, come gli incontri a Gerusalemme e a Lesbo, per visitare i profughi fuggiti dai conflitti medio-orientali.

Durante il suo pontificato è stata canonicamente ricostituita la Chiesa Autocefala di Albania (1992, 1998), della Chiesa di Estonia (1996) ed è stata proclamata Autocefala la Chiesa di Cechia e Slovacchia (1998).

Ha promosso numerosi incontri dedicati ai temi dell’Ambiente e della Protezione del Creato:

Simposio I (settembre 1995): Rivelazione ed Ambiente, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Principe Filippo di Edimburgo.

Simposio II (settembre 1997): Il Mar Nero in crisi, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Presidente della Commissione Europea, Jacques Santer.

Simposio III (ottobre 1999): Fiume di vita. Il Danubio e il Mar Nero, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi.

Simposio IV (giugno 2002): Il Mare Adriatico. Un mare a rischio, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi.

Simposio V (giugno 2003): Il Mare Artico. Una comune eredità, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi.

Simposio VI (luglio 2006): L’Amazzonia. Sorgente di vita, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico e del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan.

Simposio VII (fine 2007): L’Artico. Specchio di vita, sotto gli auspici del Patriarca Ecumenico, del Presidente della Commissione Europea, Jose Barroso e di Kofi Annan.

Simposio VIII (ottobre 2009). Il Grande Mississipi. Equilibrio da ripristinare.

Dal 16 al 26 giugno di quest’anno ha convocato a Creta il Santo e Grande Sinodo della Chiesa Ortodossa, che costituisce un evento storico di grande portata per la Cristianità.

Ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti e numerose Università hanno voluto onorare Sua Santità con il conferimento della Laurea Honoris causa; tra tutte si ricordano l’Accademia Teologica di Mosca, l’Università Cattolica di Lovanio, l’Università di Yale USA, in Italia L’Istituto Orientale di Napoli e, più di recente, anche l’Università per Stranieri di Perugia.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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