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LE DONNE NELLA STORIA: AGATHA CHRISTIE

LE DONNE NELLA STORIA: AGATHA CHRISTIE

Terza ed ultima parte segue dal 25 marzo 2022 e dal 01 aprile 2022

Nel 1928, Christie lasciò l’Inghilterra per recarsi a Istanbul e successivamente a Baghdad sull’Orient Express. In questo viaggio, nel 1930 incontrò un giovane archeologo di 13 anni più giovane, Max Mallowan, che sposò nel settembre del 1930. Il loro matrimonio fu felice e durò fino alla morte della Christie, nel 1976. In un’intervista del 1977, Mallowan raccontò che il suo primo incontro con la Christie avvenne quando portò lei e un gruppo di turisti in visita a un sito di scavo in Iraq.

Christie usava spesso le impostazioni che le erano familiari per le sue storie. Spesso accompagnava il marito nelle sue spedizioni archeologiche e i suoi viaggi con lui contribuirono a fare da sfondo a molti dei suoi romanzi ambientati in Medio Oriente. Altri romanzi (come Dieci piccoli indiani) li ambientò a Torquay e nei dintorni, dove crebbe. Il romanzo del 1934, Assassinio sull’Orient Express, venne scritto all’Hotel Pera Palas di Istanbul, in Turchia, il capolinea meridionale della ferrovia. L’hotel conserva la stanza di Christie come un memoriale per l’autrice.

La Greenway Estate nel Devon, acquisita dalla coppia come residenza estiva nel 1938, è ora affidata al National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty. Christie soggiornò spesso ad Abney Hall, nel Cheshire, di proprietà di suo cognato, James Watts, basandovi almeno due storie: un racconto, L’avventura del pudding di Natale, contenuta nella raccolta omonima, e il romanzo Dopo le esequie. Abney divenne la più grande ispirazione di Agatha per la vita in campagna, con tutti i suoi servitori e la sua magnificenza intrecciati nelle sue trame. Le descrizioni delle immaginarie Chimneys, Stoneygates e di altre case nelle sue storie sono per lo più Abney in varie forme.

Durante la seconda guerra mondiale, lavorò nella farmacia presso l’University College Hospital di Londra, dove acquisì una conoscenza dei veleni che mise a frutto nei suoi romanzi polizieschi post-bellici. Ad esempio, l’uso del tallio come veleno le fu suggerito dal capo farmacista Harold Davis. In Un cavallo per la strega, pubblicato nel 1961, lo impiegò per una serie di delitti, spiegando bene che il primo indizio dell’avvelenamento è la perdita di capelli da parte delle vittime. La sua descrizione dell’intossicazione da tallio fu così precisa che almeno in una occasione aiutò a risolvere un caso che era sconcertante per i medici.

Christie visse a Chelsea, prima a Cresswell Place e poi a Sheffield Terrace. Entrambe le proprietà sono ora contrassegnate da targhe blu. Nel 1934, lei e Max Mallowan acquistarono Winterbrook House a Winterbrook, un villaggio adiacente alla piccola città di mercato di Wallingford, all’epoca entro i confini di Cholsey, nel Berkshire.

Questa fu la loro residenza principale per il resto della loro vita e il luogo in cui Christie scrisse la maggior parte delle sue opere. Anche questa casa porta una targa blu. Christie vi condusse una vita tranquilla pur essendo conosciuta nella città di Wallingford,[ dove per molti anni fu presidente della locale società drammatica dilettantistica.[

Targa blu al numero 58 di Sheffield Terrace, Holland ParkLondra

Intorno al 1941-42, l’agenzia di intelligence britannica MI5 fece delle indagini sulla Christie dopo che un personaggio chiamato “maggiore Bletchley” apparve nel suo thriller del 1941 Quinta colonna, che parlava della caccia a un paio di letali giornalisti nell’Inghilterra del tempo di guerra. L’MI5 temeva che Christie avesse una spia nel centro top-secret della divisione del codice segreto inglese, Bletchley Park. Le paure dell’agenzia vennero placate quando Christie disse al suo amico, il codicista Dilly Knox: “Sono stata bloccata lì sulla mia strada in treno da Oxford a Londra e mi sono vendicata dando il loro nome a uno dei miei meno adorabili personaggi”.

In onore delle sue numerose opere letterarie, venne nominata comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1956. L’anno successivo, divenne presidente del Detection Club. Nel 1971 fu promossa a dama comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Tre anni prima, nel 1968, suo marito era stato nominato cavaliere per il suo lavoro archeologico. Erano una delle poche coppie sposate in cui entrambi i partner erano onorati a pieno titolo. Nel 1968, grazie al cavalierato di suo marito, la Christie assunse il titolo di Lady Mallowan.

Tra il 1971 e il 1974, la salute della Christie cominciò a peggiorare, sebbene continuasse a scrivere. In anni successivi alla morte, alcuni ricercatori canadesi, mediante l’utilizzo di strumenti sperimentali di analisi testuale, ipotizzarono che la Christie avesse incominciato a soffrire della malattia di Alzheimer o comunque di una forma di demenza senile.[41][42][43][44]

Agatha Christie morì per cause naturali nella sua Winterbrook House il 12 gennaio 1976 all’età di 85 anni. Al momento della sua morte Winterbrook faceva ancora parte della parrocchia di Cholsey. È sepolta nel vicino cimitero della chiesa di Santa Maria a Cholsey. Aveva scelto il lotto per la sua ultima dimora con il marito circa dieci anni prima di morire. Alla semplice cerimonia funebre parteciparono anche circa venti giornalisti, alcuni dei quali provenienti da molto lontano, uno anche dall’America meridionale. La tomba della defunta fu adornata con trenta ghirlande, tra le quali vi era quella del cast della sua opera Trappola per topi e una inviata “a nome della moltitudine di lettori riconoscenti” dagli Ulverscroft Large Print Book Publishers”.

Oltre al marito, le sopravvisse la sua unica figlia, Rosalind Hicks (1919-2004), e il nipote, Mathew Prichard. Suo marito si risposò nel 1977 e morì l’anno successivo a 74 anni. Fu sepolto accanto ad Agatha Christie.

Ottavia Luciani

 

Pubblicato 08 aprile 2022

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