HomeLe donne nella storiaLE DONNE NELLA STORIA: ANNIE ERNAUX scrittrice

LE DONNE NELLA STORIA: ANNIE ERNAUX scrittrice

LE DONNE NELLA STORIA: ANNIE ERNAUX scrittrice

Annie Ernaux, nata Duchesne a Lillebonne 1° settembre 1940, è una scrittrice francese, autrice del romanzo Gli anni (Les Années, 2008), vincitrice dei premi Marguerite Duras, François Mauriac, del Prix de la langue française, del Premio Strega europeo 2016 e del Premio Nobel per la Letteratura 2022.


Annie Duchesne nasce a Lillebonne, in Normandia, in un contesto sociale di modeste condizioni. Due anni prima della sua nascita i genitori avevano perso la prima figlia, morta all’età di sei anni. Annie trascorre l’infanzia e la giovinezza a Yvetot, dove i genitori, prima operai e poi piccoli commercianti, gestiscono un bar-drogheria. Dopo gli studi all’Université de Rouen ottiene l’abilitazione all’insegnamento e inizia la carriera di insegnante di lettere moderne in un liceo. L’umile provenienza della sua famiglia e il passaggio all’universo “borghese”, consentito a Annie grazie all’istruzione ricevuta, rappresenteranno un’esperienza che inciderà profondamente sulla sua scrittura e sul suo impegno sociale e politico. Nel 1964 si sposa con Philippe Ernaux; il matrimonio, da cui nasceranno due figli, finisce all’inizio degli anni 1980, quando il marito la lascia dopo 17 anni di vita insieme.
Negli anni settanta milita nel movimento femminista e scrive articoli a sfondo politico su Le Monde
Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo. Il suo quarto libro, Il posto, vince il Premio Renaudot nel 1984.
Attraverso le sue opere racconta alcuni degli avvenimenti che hanno segnato la sua vita, come un aborto clandestino in L’Evento (L’Événement), una storia d’amore con un amante russo in Passione semplice, la morte di sua madre in Una donna, il suo tumore in L’Usage de la photo.
Nel 2000 si ritira dall’insegnamento e si dedica alla scrittura de Gli anni (Les Années) che verrà pubblicato nel 2008 e riceverà diversi premi. Nel 2011 esce alle stampe L’altra figlia, una lettera indirizzata alla sorella mai conosciuta, morta prima della sua nascita, e L’Atelier noir, che riunisce vari taccuini composti da note e riflessioni sulla scrittura. Nello stesso anno, Gallimard pubblica l’antologia Écrire la vie, che raccoglie la maggior parte dei suoi scritti autobiografici e un quaderno di cento pagine, composto da foto e brani inediti tratti dal suo diario.
Nell’aprile 2016 pubblica un nuovo racconto autobiografico, Memoria di ragazza (Mémoire de fille), in cui, quasi sessant’anni dopo, parla dell’estate 1958, in cui compì 18 anni e sperimentò il suo primo rapporto sessuale. Questa esperienza, avvenuta lontano da casa, mentre faceva l’animatrice in una colonia di vacanza, rimarrà per lei, come scrive nel libro, “il grande ricordo della vergogna, il più dettagliato, il più intrattabile di ogni altro”.[7]
Nel 2017 riceve il premio Marguerite Yourcenar alla carriera. Nel 2018 il premio Hemingway per la letteratura. Nel 2022 vince il Premio letterario internazionale Mondello (sezione autore straniero). Il 6 ottobre 2022 le viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».

Fine prima parte

luciani.2006@libero.it

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