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LE DONNE NELLA STORIA – ELENA LUCREZIA CORNARO PISCOPIA

LE DONNE NELLA STORIA – ELENA LUCREZIA CORNARO PISCOPIA

Oggi è giusto ricordare una Donna che è passata alla storia per essere stata la Prima Donna a laurearsi, nel 1678 presso l’Università di Padova.

Oggi che di laureate se ne incontrano dovunque e spesso, purtroppo, a svolgere mansioni non adeguate, il cammino di vita di Elena Lucrezia Corner o Cornaro Piscopia sembra quasi impossibile che sia avvenuto, ma tant’è la realtà dei fatti.

La sua fortuna fu che a credere fermamente nelle doti intellettive della figlia fu il padre Giovan Battista, che discendeva da una delle più importanti famiglie veneziane. Ci credeva tanto da definirla il “genio di casa”. Proprio per questo papà Giovan Battista affidò la figlia ai migliori studiosi del tempo che furono ottimi precettori della bimba nelle materie umanistiche e scientifiche a cui poi Elena Lucrezia associò lo studio delle lingue, tra cui ebraica e spagnola, e lo quelli filosofici che, insieme alla teologia, erano le discipline preferite . Sapeva anche suonare il clavicembalo, il clavicordo (uno strumento musicale a corde, dotato di tastiera molto diffuso fino al XVII secolo), l’arpa e il violino.

Dopo aver incantato con il suo sapere sovrani e studiosi di mezza Europa, non le restava che conseguire l’agognato “pezzo di carta”. Al termine degli studi di teologia, il padre iniziò un lungo braccio di ferro con il cardinale Barbarigo, che si opponeva alla richiesta di riconoscerle la laurea in Teologia dello Studio di Padova (allora tra le più antiche e rinomate università del mondo).

Alla fine fu raggiunto un compromesso ed Elena si vide assegnare la laurea in Filosofia, passando alla storia come la prima donna a laurearsi! Era il 25 giugno 1678. Pur con un titolo di studio ottenuto, però, non le fu mai concesso, essendo donna, di esercitare l’insegnamento.

Il giorno della discussione della tesi, vista la sua notorietà, si radunò un nutrito pubblico di professori, studenti e letterati provenienti dalle altre università italiane. La prova venne spostata dall’università di Padova alla cattedrale per accogliere il folto pubblico.

Elena – come d’uso al tempo – discusse la sua lectura (ovvero la lezione dottorale) in latino, commentando brani tratti dalle opere di Aristotele scelti a caso dalla commissione. Che invece di riunirsi in privato per decidere i voti della prova, decisero di dare la loro approvazione viva voce.

Non tutti gli storici, però, sono d’accordo nel considerare Elena Cornaro Piscopia la prima donna a laurearsi: pare che già nel 1236, a Bologna, Bitisia Gozzadini si sia laureata in diritto canonico. Nel ‘500 in Spagna, Isabella Losa de Cordova (1491-1564) pare si sia laureata in medicina e teologia. Anche lei aveva preso i voti e aveva fondato un orfanotrofio in Piemonte, dove si era trasferita dopo gli studi all’università di Cordova.

Di costituzione debole e fiaccata dallo studio e dalle prove ascetiche a cui si sottoponeva, Elena Cornaro Piscopia si ammalava frequentemente e morì a Padova a soli 38 anni, il 26 luglio 1684. La sua laurea non fu che una piccola apertura solitaria ai diritti delle donne. Prima che un’altra donna potesse entrare in un’università italiana si dovranno attendere più di cinquant’anni anni e precisamente il 1732 quando conseguì la laurea Laura Bassi.

Ottavia Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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