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LE DONNE NELLA STORIA: MARTHA GRAHAM

LE DONNE NELLA STORIA: MARTHA GRAHAM

Seconda parte (segue da venerdì 13 maggio 2022)

Nel 1976 è stata la prima danzatrice americana a ricevere la prestigiosa onorificenza statunitense Medaglia presidenziale della libertà (Medal of Fredom, with Distinction), dalle mani del Presidente Gerald Ford. La moglie del Presidente, Betty Ford, prima del matrimonio aveva fatto parte della compagnia di danza della Graham.

Nel 1984 ricevette la medaglia della Légion d’Honneur dal governo francese. in quell’occasione venne celebrata con un gran gala al Lincoln Center di New York.                                                        Martha Graham è considerata la “madre” della danza moderna americana soprattutto perché ha creato la prima vera e propria tecnica della “nuova” danza. La tecnica Graham si basa sul principale atto fisiologico dell’essere umano: la respirazione, ed è incentrata sulla zona del bacino, perché è lì che ha origine la vita. Il suo principio conduttore è quello dell’alternarsi di contraction e release.

– Contraction sta per “contrazione”: durante la fase di espirazione la colonna vertebrale si curva aiutata da una spinta dei muscoli dorsali verso terra e dei muscoli addominali indietro verso la spina dorsale e in alto verso il diaframma.

– Release sta per “rilascio” (non per “rilassamento”!): nella successiva fase di inspirazione una spinta che parte sempre dal bacino si trasmette lungo tutta la spina dorsale, così la schiena si estende e il corpo raggiunge il punto di massima tensione verso l’alto.

La dinamica prodotta nella spina dorsale dal  movimento contraction-release è assimilabile a quello dell’arco e della freccia (si ha “contraction” quando si posiziona la freccia e l’arco è ricurvo, si ha “release” allo scoccare della freccia, quando l’arco si allunga producendo la dinamica del lancio di questa nello spazio). Dunque ogni momento di estensione del corpo è generato dal precedente momento di raccoglimento dell’energia al centro del bacino, così come ogni fase di inspirazione è generata dalla precedente fase di espirazione. Quindi il ciclico ripetersi dello svuotamento dei polmoni al fine di poter essere riempiti di nuova aria corrisponde al ciclo dell’energia che si concentra nel punto centrale del corpo (zona di origine della vita), per potersi poi espandere fino alle zone periferiche.

Graham fu l’insegnante di alcuni attori e cantanti, fra cui Woody AllenMiguel Bosé e Madonna: quest’ultima frequentò le lezioni di danza prima di raggiungere la fama negli anni ottanta, e ha dedicato il suo quattordicesimo album Madame X alla maestra.

Nel 1935 incontra la fotografa americana Barbara Morgan che per alcuni anni documenta il lavoro della compagnia di ballo di Martha Graham e di altri quali Merce CunninghamDoris Humphrey e José Limón. Dal 1935 al 1945 Barbara Morgan catturò le metamorfosi del corpo di Martha Graham: una danza rituale, illustrativa che dà ai sentimenti un’espressione fisica.[4] Realizza una meravigliosa opera fotografica intitolata Sixteen Dances in Photographs (1941), nella quale sono documentate le più famose coreografie di Graham, tra cui la celeberrima opera Letter to the World, recentemente riproposta in una grande mostra a Venezia presso la Ikona Gallery (2006).

Yousuf Karsh, fotografo armeno naturalizzato canadese, nella sua fotografia di ritratti incluse anche la grande ballerina, nella quale – a ben vedere – riconosceva “the essence of the extraordinary person”. Nel 1948 ritrasse Martha Graham, in uno scatto che è diventato iconico per l’immagine della grande coreografa americana, così come fu per gli altri personaggi fotografati per la rivista Life

Ottavia Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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