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LE DONNE NELLA STORIA: SABIHA GÖKÇEN

LE DONNE NELLA STORIA: SABIHA GÖKÇEN

Nata a Bursa il 22 marzo 1913 – morta ad Ankara il 22 marzo 2001 è stata una donna aviatrice con l’aeronautica turca. 

Sabiha-Gökçen

Sabiha-Gökçen

Figlia di Mustafa Izzet Bey e Hayriye Hanım, entrambi di origine bosniaca fu poi adottata da Mustafa Kemal Atatürk, Presidente della Turchia dal 1923 al 1938.

Sabiha è stata la prima aviatrice turca ma, soprattutto, è stata la prima pilota donna da combattimento al mondo.

Rivoltasi al futuro padre adottivo per essere ammessa a studiare in un collegio scolastico, Sabiha non solo ottenne l’ammissione al collegio ma da Atatürk, in visita a Bursa, ricevette la proposta di essere adottata da lui e quindi andare a vivere nel Palazzo presidenziale. Ottenuto il permesso necessario per accettare dalla propria miserevole famiglia d’origine, Sabiha andò a vivere ad Ankara insieme alle altre quattro figlie adottive del Presidente turco, che aveva già adottato, anche, altri tre giovani fanciulli.

Sabiha così frequentò la scuola primaria Cankaya e successivamente il Collegio femminile Üsküdar American Academy a Istanbul.

Nel dicembre del 1934 Atatürk grazie all’adozione della legge sul cognome le dette di nome di Gökçen; in turco Gök significa “cielo” e Gökçen vuol dire “celeste”; a distanza di pochi mesi in Sabuha esplose il suo amore per il volo.

Col padre, Sabiha partecipò nel 1935 alla cerimonia inaugurale del Türkkuşu (Uccello Turco), ossia “Scuola di pilotaggio” e apprezzò molto quanto stava vedendo. In quella stessa circostanza  Atatürk le chiese se voleva diventare una paracadutista, lei annuì “sì sì, sono pronta subito” e così fu iscritta alla scuola come prima allieva femminile.

Dopo aver conseguito il brevetto di volo fu inviata in Russia, insieme a sette studenti maschi, per un corso avanzato di pilotaggio di velivoli e alianti.

Nel 1937, Sabiha prese parte alle operazioni militari alla ribellione di Dersim e divenne la primo pilota di combattimento aeronautico femminile turco. Un rapporto dello stato maggiore menzionava il “danno grave” causato dalla sua bomba da 50 kg a un gruppo di cinquanta “banditi” in fuga e le fu assegnato un takdirname (lettera di apprezzamento). È stata inoltre insignita della prima “Murassa (gioielleria) Medaglia” della Turkish Aeronautical Association per la sua prestazione superiore in questa operazione.

Un suo libro intitolato “Una vita lungo il sentiero di Atatürk” è stato pubblicato nel 1981 dall’Associazione aeronautica turca per commemorare il 100 ° compleanno di Atatürk.

Durante la sua carriera nell’aeronautica turca, Gökçen ha pilotato 22 diversi tipi di velivoli per oltre 8.000 ore, di cui 32 ore di combattimento attivo e missioni di bombardamento.

Ottavia Luciani

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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