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LECCE: DISCARICA IN CONTRADA “PARACHIANCA” DAI SINDACI DEL NORD SALENTO UN CORO DI “NO”

LECCE: DISCARICA IN CONTRADA “PARACHIANCA” DAI SINDACI DEL NORD SALENTO UN CORO DI “NO”

DISCARICA A-NORD LECCE

Contro la discarica, o meglio il progetto di discarica, tutti i sindaci dei paesi interessati oltre alle varie associazioni si schierano in un coro unanime di “no”.

Dice Alfonso Rampino, componente della direzione provinciale del Pd, nel dichiarare la propria contrarietà al progetto relativo alla realizzazione di una discarica a settentrione di Lecce, in località Masseria Parachianca, che già tanto allarme ha suscitato nelle comunità locali “Non si tratta di essere integralisti o di essere affetti dalla sindrome di Nimby, ma di ragionare con il buon senso a salvaguardia di un’intera zona”.

La discarica in questione, “di una volumetria pari a circa 700mila metri cubi, dovrebbe contenere una rilevante quantità di rifiuti speciali non pericolosi, tanto da essere chiaramente predisposta ad accogliere rifiuti per la stragrande maggioranza importati da altri territori”, prosegue il dr Rampino.

Il Nord Salento, però, come rileva l’esponente democratico, è già “stressato dal punto di vista ambientale” e c’è stato uno sforzo, da parte delle Amministrazioni locali, “in direzione della valorizzazione del territorio e di uno suo sviluppo rurale-ricettivo. Basti pensare – aggiunge – che l’ubicazione del sito dista poco dall’Abbazia di Cerrate, importante monumento su cui il FAI sta investendo  risorse ed energie”.

Alla luce di tali considerazioni, per Rampino, il Partito Democratico deve “svolgere un ruolo attivo nel coinvolgimento delle popolazioni interessate e nel formare un pensiero in linea con gli umori e le esigenze dell’opinione pubblica”.

La sua proposta va nella direzione di un confronto con i Circoli PD del comprensorio e di una pronuncia da parte dei Consigli Comunali del territorio.

Per l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce Andrea Guido “sarebbe meglio sospendere l’iter burocratico avviato con il deposito della richiesta di VIA e AIA dello scorso 8 agosto da parte delle ditte Geoambiente e Trio”. La costruzione della discarica non rappresenta “un’operazione proficua”, trattandosi “di un territorio già tormentato dal problema dei fumi di Cerano e dalla presenza di altre strutture come, ad esempio, Biosud, e che, grazie al lavoro del GAL Valle della Cupa, aveva già iniziato la sua riconversione in chiave turistica rivalutando i suoi insediamenti storici e ricettivi”.

Preoccupazione è stata espressa dalle Pro Loco di Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Casalabate Marina di Trepuzzi, Casalabate Marina di Squinzano, Guagnano, Novoli, Salice Salentino, Spiaggia Bella, Villa Convento e Villa Baldassarre.

“Le nostre Associazioni – si legge in una nota congiunta – si battono da anni per la salvaguardia ambientale dei nostri territori. Aprire una nuova fonte di inquinamento rischia di destabilizzare il lento processo verso una vocazione turistica del territorio avviato negli ultimi anni, iniziative volte a migliorare le nostre città e la vita dei cittadini, oltre a creare i presupposti di accoglienza e cura dei turisti, indispensabili per un turismo di qualità, percorso di crescita turistica che mal si sposa con discariche ed inceneritori”.

Forti perplessità anche dal Forum Ambiente e Salute che sulla vicenda ha chiesto una presa di posizione chiara e “coerente” da parte della Regione e del presidente Michele Emiliano sulla “insostenibilità” del progetto.

Alessandro Capodieci, presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, ha espresso la sua “contrarietà”, condividendo le ragioni dei sindaci della zona. Tale posizione nasce anche dall’esigenza di “coinvolgere l’Agenzia regionale unica istituita dal Consiglio regionale nel luglio 2016”; “tener conto dei dati forniti pure da studi del CNR sulla qualità dell’aria e della presenza di importanti insediamenti a forte impatto ambientale”; “concertare le azioni con gli strumenti di pianificazione urbanistica e ambientale dei Comuni di Surbo, Trepuzzi e Squinzano anche in riferimento a quella che è la loro idea di sviluppo e alla presenza della marina di Casalabate”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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