LECCE ospiterà la mostra di “I LOVE LEGO”
La mostra che ha già visto oltre 1 milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo, dal prossimo 20 marzo 2025 sarà ospitata all’interno delle Mura Urbiche di Lecce. Una straordinaria occasione per immergersi nella visionarietà dei mattoncini più famosi del mondo in un luogo denso di storia e stratificazioni. Tra magnifici diorami – che incantano tanto i bambini quanto gli adulti – costruiti con oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili, la mostra racconta l’incredibile evoluzione di quello che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera e propria opera d’arte.
Arriva a Lecce – dal 20 Marzo al 3 Novembre 2025 presso gli spazi delle Mura Urbiche di Lecce -I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto ben oltre 1 milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo: una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
La mostra è prodotta ed organizzata da Mandarino sas, in partnership con Piuma e il patrocinio del Comune di Lecce.
“Abbiamo accolto con grande piacere la proposta di allestire all’interno delle mura urbiche la mostra itinerante “I Love Lego”, che già ha raccolto grande successo in tutto il mondo. Siamo sicuri che anche la tappa leccese richiamerà non solo gli appassionati, ma un po’ tutti quanti. L’universo dei mattoncini colorati non appartiene solo ai bambini ma anche agli adulti. In fin dei conti, Lego è stata la nostra infanzia. Negli anni, quei pezzi nati per il gioco sono diventati arte e le creazioni che si potranno ammirare sono veri e propri capolavori. In questo senso, la mostra è un ‘work in progress’”, commenta il sindaco Adriana Poli Bortone.
“Questa mostra è un viaggio tra architetture, luoghi reali e immaginati, spazi e visioni che il pubblico, dai bambini agli adulti, potrà effettuare camminando in un uno dei monumenti più significativi e ricchi di storia della Puglia, le Mura Urbiche di Lecce. Uno straordinario bene culturale diventa così l’epicentro per nuove riflessioni e per un percorso di conoscenza attraverso il metodo del gioco grazie alla presenza di grandi diorami in grado di farci sognare a occhi aperti”, comunicano da Mandarino, aggiungendo che “Le Mura Urbiche durante il periodo della mostra saranno luogo attivo di visione e di tante occasioni che, mese dopo mese, allieteranno i leccesi e i turisti che vorranno immergersi al loro interno, confrontandosi anche con le iniziative collaterali alla mostra che sono già in cantiere”.
Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 6 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti privati, gli spazi delle Mura Urbiche di Lecce saranno invase da tante installazioni che renderanno la mostra unica.
Infatti, a far da cornice ai minimondi Lego e “invadendo” gli stessi diorami, le simpaticissime vignette comiche ideate da “Legolize” (pagina umoristica che crea installazioni utilizzando proprio i LEGO) accompagneranno i visitatori a dimostrare quanto dei semplici mattoncini siano entrati – anche per un solo momento – a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
Inoltre, lungo il percorso di mostra saranno presenti anche gli oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “omini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte – attraverso una tecnica pittorica ad olio – crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
All’interno del costo del biglietto è consentito naturalmente anche l’accesso agli scavi archeologici delle Mura Urbiche e nel Giardino di Palazzo Giaconia.
Il percorso monumentale delle Mura Urbiche di Lecce tiene insieme storia, architettura, paesaggio, urbanistica, custodendo testimonianze millenarie della città. Fortificata in età messapica, romana e medievale Lecce è oggetto, nella metà del Cinquecento, di una nuova cinta muraria per volontà dell’imperatore Carlo V d’Asburgo. Il pericolo ottomano era alle porte attraverso i Balcani
e minacciava i suoi domini meridionali, così Carlo V, sul cui impero non calava mai il sole, decide di costruire un sistema di fortificazioni lungo le più importanti città del Viceregno, utilizzando innovative soluzioni militari, con bastioni angolari in grado di resistere al fuoco delle nuove armi da guerra a difesa dei tratti rettilinei.
A Lecce l’incarico di ricostruire mura e castello fu affidato nel 1939 all’architetto e regio ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya che riprende il tracciato medievale ma avanza a settentrione con uno sperone a tenaglia dovendo inglobare il convento dei minimi. E’ questo l’unico tratto superstite della cinta muraria, costituito dal Bastione di San Francesco e da due fronti rettilinei di muratura ciclopica. Presente la firma dell’architetto Gian Giacomo dell’Acaya in un capitello triplice rovesciato, all’interno dell’ambiente a tutto sesto. Diversi i ritrovamenti: tratti di una strada romana del IV secolo collegamento con la via Appia, fortificazioni federiciane, graffiti come il cavaliere inciso sulla muratura esterna, vasellame del IV e il III sec. a.C., frammenti lapidei cinquecenteschi e settecenteschi, persino un tetragramma musicale, croci, numeri, stemmi, a ricordare l’uso militare e carcerario del luogo fino al ‘900.
Dalla fortificazione con un camminamento si arriva al giardino di Palazzo Giaconia, edificio del Cinquecento cui si accede dal fossato e da piazza Peruzzi.
Realizzato a ridosso delle mura intorno 1546 dal monsignore leccese Angelo Giaconìa, vescovo di Castro passa nel 1593 a Vittorio dè Prioli, umanista e sindaco di Lecce. Rimaneggiato nei secoli, il palazzo aveva un ampio impluvium che dava su di un lungo giardino con colonne, bassorilievi, iscrizioni, statue raccolti dagli scavi praticati a Lecce, Rudiae e Salàpia. Di tutto questo oggi rimane un maestoso albero di alloro alto 20 metri, vestigia di un folto laureto, una selezione di piante e fiori che rimandano alle essenze presenti in origine e due bassorilievi in pietra leccese con la scena di
Davide e Golia dello scultore architetto leccese Francesco Antonio Zimbalo e un Davide che scrive i salmi attribuito a Gabriele Riccardi.
I giardini sono limitati dalle mura e dalla loro sommità si affaccia un pergolato in ferro battuto con colonne seicentesche. Uno spettacolo da cui ammirare la città sotto la luce abbacinante e affascinane di “un sud del sud dei santi” (C. Bene)
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
La mostra non è direttamente sponsorizzata da LEGO ed è realizzata grazie ad alcuni dei più grandi collezionisti del mondo.
I DIORAMI
Classic Space
Ideato e progettato da uno dei più grandi collezionisti al mondo di set e pezzi originali della serie Anni ‘80 Lego® Classic Space, Massimiliano Valentini, il grande diorama “Spazio” riproduce un insediamento minerario lunare. In questo futuristico scenario l’uomo si avvale dell’aiuto di astronavi, droidi e macchinari per la ricerca di nuove risorse. La sua realizzazione è in continuo divenire in quanto di volta in volta si arricchisce di nuovi elementi unici e irripetibili creati dal costruttore che trae ispirazione oltre che dalla serie originale anche dalle più importanti saghe di fantascienza cinematografiche.
Grande Diorama City
Il Grande Diorama City, realizzato e coordinato da Marcello Amalfitano, è un work in progress costante dal 2016; massima espressione del tema cittadino è composto da costruzioni uniche e irripetibili, realizzate interamente con mattoncini originali e utilizzando sia tecniche di costruzione tradizionali sia tecniche anticonvenzionali.
I costruttori progettano e realizzano indipendentemente le loro opere usando ispirazioni e stili diversi, utilizzando schizzi, disegni tecnici ma anche software di progettazione assistito dedicati ai mattoncini Lego. La collezione di queste creazioni viene arricchita costantemente da nuove opere composte da migliaia di mattoncini e ricche di particolari.
L’assetto urbano viene definito usando software CAD più convenzionali; si delineano così i quartieri del centro storico, i moderni quartieri dove sorgono gli altissimi grattacieli, zone verdi e aree ricreative, il tutto incorniciato dalle tratte ferroviarie.
Completa l’installazione della City un fantastico Porto che nasce da un progetto di Andrea Battaglia che riproduce una porzione del porto antistante la città; i grandi palazzi si stagliano sul lungo molo dove approdano gli yacht delle celebrità e i motoscafi dei cittadini che si concedono un giorno di svago godendosi il mare.
Tra le navi più belle spiccano il catamarano “Queen Mary” da 3000 pezzi, il “Nemesi” (quello con la chiglia verde) da 3100 pezzi e il colossale “Prince Marie” (tutto nero) da 3900 pezzi.
Completa l’installazione della City un fantastico Porto che nasce da un progetto di Andrea Battaglia che riproduce una porzione del porto antistante la città; i grandi palazzi si stagliano sul lungo molo dove approdano gli yacht delle celebrità e i motoscafi dei cittadini che si concedono un giorno di svago godendosi il mare.
Tra le navi più belle spiccano il catamarano “Queen Mary” da 3800 pezzi, il “Nemesi” (quello con la chiglia verde) da 3100 pezzi e il colossale “Prince Marie” (tutto nero) da 2900 pezzi.
Roma e i fori imperiali – Il foro di Nerva
Antonio Cerretti con un diorama di 80.000 mattoncini fa il Foro di Nerva o Transitorio, uno dei fori definiti come imperiali, un insieme di monumentali piazze che costituivano il centro della città di Roma in epoca imperiale. Iniziato dall’imperatore Domiziano, fu inaugurato dal suo successore Marco Cocceio Nerva nel 97 d.C.
La pianta del Foro di Nerva fu condizionata dallo spazio disponibile tra i complessi precedenti: la piazza ebbe una pianta stretta e allungata. Al centro del foro era presente il tempio di Giano, realizzato come arco quadrifronte. All’estremità la piazza era dominata da un tempio dedicato a Minerva dietro al quale era posizionata la Porticus Absidata, un ingresso monumentale all’area dei fori dal quartiere limitrofo. Il lato breve opposto al tempio, a ridosso del Foro Romano, aveva pianta curvilinea. Su questo lato doveva esistere un ingresso dal Foro Romano, forse identificabile con l’Arcus Nervae citato in alcune fonti medioevali.
Pirati
È ispirato alle avventure leggendarie dei lontani mari caraibici.
Le opere contenute hanno richiesto svariati tentativi e modifiche, di natura sia stilistica che strutturale.
L’atollo di origine vulcanica è ritenuto il posto perfetto per nascondere i tesori di mille scorribande mentre gli indigeni sono pronti a difendere il proprio territorio. I gendarmi sapendolo, sono appostati per recuperare il bottino e imprigionare i malviventi.
Il kraken, mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi (5.350 pezzi) è stato progettato interamente in digitale con successive modifiche estetico/strutturali.
Il mito di questo animale leggendario – che infestava gli incubi dei marinai di tutto il mondo, di dimensioni abnormi, generalmente immaginato come un gigantesco cefalopode tipo calamaro con tentacoli così lunghi da avvolgere una nave – si è sviluppato soprattutto fra il Seicento e l’Ottocento. La nave pirata Sea Reaper è ispirata alla famosa nave HMS Victory, un vascello di prima classe, a tre ponti da 104 cannoni della Royal Navy, costruita negli anni 1760. La paratia laterale è apribile, al fine di mostrare i ponti e le cabine arredate.
La nave pirata Snake Wing è di libera ispirazione e presenta ponte e cabine arredate. Le vele e i cordami sono realizzati con pezzi originali presi dai set della serie “Pirates”.
Nido dell’aquila
Ispirato alla saga A Song of Ice and Fire dello scrittore americano George R.R. Martin e alla pluripremiata serie tv Game of Thrones, l’inespugnabile roccaforte di Nido dell’Aquila (The Eyrie) è la residenza della casata Arryn, protettrice dell’est.
Lo spettacolare progetto (circa 300.000 di Manuel Montaldo) inizia a prendere corpo nella mente del progettista nel 2014 e dopo 2 anni di intenso lavoro viene esposta per la prima volta al Lucca Comics and Games 2016 tra lo stupore del pubblico.
Lo scenario, a cui continuano ad aggiungersi nuovi dettagli anno dopo anno, occupa una superficie di quasi 3 metri quadrati, mentre la sommità del castello raggiunge 1,80 m di altezza. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati oltre 300.000 pezzi reperiti in oltre 3 anni di ricerca.
Grande Diorama Castello
Il diorama medievale nasce da un’idea di Marco Cancellieri e Jonathan Petrongari nel lontano 2011; partecipa alla costruzione anche Marcello Amalfitano. 250.000 pezzi soggetti a numerosi cambiamenti nel corso degli anni. Del progetto iniziale è rimasta soltanto l’imponente città fortificata che sorge nella parte sud; tutto il resto è stato costruito tra il 2013 e il 2015.
Questo diorama può raggiungere la superfice record di 27 metri quadrati.
Partendo da Sud troviamo una piccola foresta abitata dai Forestman e un piccolo forte dei Black Falcons (personaggi della serie originale Lego® Classic Castle), la città fortificata sviluppata intorno alla Basilica. Da questa parte il sentiero porta a un piccolo villaggio e all’entrata della foresta.
Oltre la foresta il villaggio alle porte di Winterfell, dimora della casata Stark, ultimo castello presente nel profondo Nord ispirato alla serie tv Game of Thrones. Nel Castello il giardino con l’Albero Cuore.
SCHEDA TECNICA
Titolo: I Love Lego
Luogo: Mura Urbiche, viale Michele De Pietro, 10, Lecce
Periodo di esposizione: 20 Marzo – 3 Novembre 2025
Orari: 10-20 fino al 15.6;
10-22 dal 15.6 al 15.9 e nei festivi e prefestivi;
10-20 dal 15.9 al 10.11;
– ticket intero – euro 10,00;
- ticket ridotto (gruppi di 12 persone, convenzioni, minori di anni 16) – euro 8,00
- ticket per ingresso scolaresche – euro 5,00;
- gratuito per i minori di 7 anni in visita con i genitori, guide turistiche con patentino (con gruppo) e disabili + 1 accompagnatore;
– gratuito per giornalisti accreditati.
Info visite guidate: 320.76.93.152.