HomeSpettacoli Musicali e TeatraliLIVING ARCHIVE FLOATING ISLANDS. EUGENIO BARBA, ODIN TEATRET E TERZO TEATRO

LIVING ARCHIVE FLOATING ISLANDS. EUGENIO BARBA, ODIN TEATRET E TERZO TEATRO

LIVING ARCHIVE FLOATING ISLANDS. EUGENIO BARBA, ODIN TEATRET E TERZO TEATRO

Spettacoli, dimostrazioni di lavoro, incontri e riflessione su un archivio straordinario, un “Archivio vivente” tra Biblioteca Bernardini di Lecce e Cantieri Teatrali Koreja

Un progetto di Regione Puglia e Polo biblio-museale di Lecce in collaborazione con Fondazione Barba Varley e Teatro Koreja

«Il teatro aiuta a mediare con l’invisibile», afferma Eugenio Barba

Otto giorni di narrazioni, performance e la presentazione del suo Archivio che sarà accolto alla Biblioteca Bernardini dove è già stato inaugurato l’Archivio Carmelo Bene

Un nuovo progetto della Regione Puglia e del Polo biblio-museale di Lecce a Eugenio Barba e a Odin Teatrer parte giovedì 6 (con repliche ogni sera fino a sabato 8 ottobre) alle ore 20.45 con Odin Teatret. Tebe al tempo della febbre giallaai Cantieri teatrali Koreja di Lecce con Kai Bredholt, Roberta Carreri, Donald Kitt, Iben Nagel Rasmussen, Julia Varley.

 

È il giorno dopo la battaglia. La guerra tra i due figli di Edipo per il dominio di Tebe è terminata. La ribelle Antigone è stata punita per aver profanato la legge della città. Le famiglie seppelliscono i loro morti. Il fantasma di Edipo si aggira tra i cadaveri. Creonte e Tiresia ordiscono la pace. La Sfinge e la peste sono in agguato. Per noi tutti è primavera, tempo di innamoramenti. Il futuro è frenesia di sole e oro: una febbre gialla.

«A volte – racconta Eugenio Barba– ho la sensazione che un sottile muro di aria separi il mondo in cui mi muovo da un mondo che mi sta accanto. Uno spasmo della memoria o un cambio di coscienza mi trasportano inaspettatamente in un’altra realtà. Basta un nome, un’immagine, un suono. Il sottile muro si dissolve e io scivolo nel mondo che costeggia quello in cui mi muovo. Lì figure note e ignote si avvicinano e mi raccontano storie che conosco bene rivelando, però, dettagli segreti o fornendo spiegazioni impensate. Insinuano nelle mie mani un’elemosina inaspettata: frammenti di una conoscenza rinnovata. Questa dissociazione mi accompagna da quando avevo nove anni e vidi morire mio padre. Questa realtà parallela è pronta ad accogliermi per confortarmi o esaltarmi. Il mio mestiere di regista ha dato una giustificazione a questa ubiquità».

Info e prenotazioni 0832242000

Biglietti su vivaticket.it

Durata 70 minuti

Agenda degli appuntamenti:

Cantieri Teatrali Koreja

Lunedì 10 ottobre, ore 20.45

Else Marie Laukvik

I miei bambini di scena

Durata 70 minuti

 

Martedì 11 ottobre, ore 20.45

Iben Nagel Rasmussen

Bianca come il gelsomino

Durata 60 minuti

Julia Varley

Il tappeto volante

Durata 60 minuti

Biblioteca Bernardini 13 ottobre, ore 17.00

PRESENTAZIONE DEGLI SPAZI E DELLE ATTIVITÀ del LIVING ARCHIVE FLOATING ISLANDS
Interventi rappresentanti Regione Puglia, Ministero Cultura, Soprintendenza per i Beni Archivistico e Librari, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Comune di Gallipoli, Università del Salento.

 

– REALTÀ E MIRAGGI CHE COSA È UN ARCHIVIO VIVENTE?

Interventi di Mirella Schino, Annelis Kuhlmann, Francesca Romana Rietti, Valentina Venturini Francesco Ceraolo, Brizia Minerva, Franco Perrelli, Eugenio Barba.

– PRESENTAZIONE DEGLI SPAZI E DEGLI ALLESTIMENTIa cura di Luca Ruzza e The Open Lab.

Living Archive Floating Islands inquadra la vita e l’opera di Eugenio Barba, i sessant’anni di avventura dell’Odin Teatret come laboratorio teatrale, e la memoria delle Floatings Islands. Questo è il nome che Barba ha dato al Terzo Teatro, la variegata cultura dei gruppi e delle reti teatrali che hanno segnato la storia del teatro dalla seconda metà del Novecento.

 

Sarà un archivio-mostra-installazione interattivo, che conserva e presenta migliaia di materiali e manufatti – libri, documenti, video, film, set, oggetti – in una cornice ludica fantasiosa. L’obiettivo è quello di preservare e studiare le testimonianze del passato e di reinventarle come universo artistico, così come accade da oltre un anno con il Fondo Carmelo Bene già allestito negli spazi adiacenti a quelli che dedicheremo all’Archivio Barba.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment