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MORTEN HJULMAND UN GIOIELLO VENUTO DAL NORD

MORTEN HJULMAND UN GIOIELLO VENUTO DAL NORD

Nella lunga e fortunata carriera di Pantaleo Corvino, quella di Morten Hjulman, è una delle più interessanti scoperte.

Sin dalle prime battute, nel corso della scorsa stagione, il calciatore prelevato in Austria ma di nazionalità danese, e proprio oggi c’è la sua convocazione per la Nazionale del suo Paese, Hjulmand ha fatto vedere di essere un giocatore importante e di sicuro avvenire.

Quest’anno nel campionato maggiore, von la fascia di capitano al braccio ha addirittura migliorato il suo standard di prestazioni tanto da essere considerato il numero uno per interdizioni effettuate, è il secondo in Europa, ed il Lecce non può prescindere dalla sua presenza in campo.

Già sotto osservazione da parte di molti club italiani e non, ma lui vorrebbe provare il campionato inglese, lo scorso gennaio la società di “Via Costadura” ha rifiutato una offerta superiore ai dieci milioni di euro.

Le ultime prestazioni della squadra non sono state delle migliori, anzi, ma Morten Hjulmand, è sempre stato ben oltre la sufficienza.

Oggi, in conferenza stampa, quale capitano dei giallorossi, ha seminato calma nell’ambiente asserendo che un periodo nero può capitare nel corso di una stagione, ma che bisogna essere sempre tranquilli e positivi.

“Durante una stagione ci sono i periodi difficili, ma non sono preoccupato, abbiamo perso tre partite, ma la prestazione c’è stata. È tutto normale, bisogna essere sereni e positivi”, ha affermato Hjulmand

La convocazione in Nazionale

“Ieri mi ha chiamato il Ct della Danimarca e mi ha convocato, sono contento, ho fatto tanti sacrifici per arrivare a questo e ne sono valsi la pena”.

La gara col Torino

“Dobbiamo lavorare e continuare a impegnarci, la prestazione e l’atteggiamento ci sono stati, ma non possiamo prendere gol come è avvenuto domenica, abbiamo guardato il video e analizzato gli errori. Adesso pensiamo alla Fiorentina, poi, alla sosta”.

Su Alexis Blin

“Blin mi dà una grossa mano in campo, è un grande uomo ed è sempre pronto ad aiutare tutti ed questo è molto importante”.

L’uscita dal campo domenica ed essere capitano

“Sono andato da un oculista, c’è stato un trauma, ma adesso mi sento meglio. Essere capitano è una responsabilità, ma sono orgoglioso perché Lecce è diventata la mia casa”.

Tifosi

“I tifosi ci danno sempre una mano, in casa e fuori e questo è importante per noi, vengono alla stadio e anche in trasferta, noi vogliamo fare punti e buone prestazioni anche per loro”.

Il parapiglia di domenica

“Bisogna stare tranquilli in campo, sono il capitano e devo parlare con l’arbitro, domenica c’è stato un parapiglia, anche io mi sono innervosito, ma non bisogna mai perdere la testa”.

Voci di mercato

“Adesso non penso alle voci di mercato e non è una cosa a cui penso, sono a Lecce ho un contratto e non voglio parlare se non dei giallorossi”


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