NARDÒ: Mettiamoci All’Opera
Un viaggio nell’opera italiana con il pianoforte dei maestri Corlianò e Rana
Ultimo appuntamento lunedì con la nuova rassegna musicale della stagione del Teatro
La novità della quindicesima edizione della stagione del Teatro Comunale è stata, com’è noto, Mettiamoci all’Opera, un’intrigante incursione nel mondo dell’opera con alcuni appuntamenti bellissimi. La rassegna è stata organizzata nel centesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini, un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi compositori italiani della storia.
Il settimo e ultimo appuntamento è Incontri all’Opera, in programma lunedì 12 maggio (ore 19). L’opera italiana, da Rossini a Puccini, è un viaggio attraverso l’evoluzione del linguaggio musicale e teatrale. Rossini porta la brillantezza del bel canto, Donizetti aggiunge profondità drammatica, Verdi intensifica l’aspetto emotivo e patriottico, Puccini perfeziona il verismo. In questo percorso, l’opera italiana si sposta dall’idealismo e dalla leggerezza dell’opera buffa al realismo emotivo e al dramma più profondo e complesso. Ogni compositore ha contribuito a una progressiva trasformazione, mantenendo viva e vibrante la tradizione operistica italiana. Ritornano i solisti dell’Accademia Germogli d’Arte del maestro Salvatore Cordella, accompagnati dalle note al pianoforte dei maestri Roberto Corlianò e Vincenzo Rana. Una serata che promette di essere un connubio perfetto di talento e passione, dove la musica si trasformerà in poesia.
Il biglietto unico per la rassegna ha un costo di 7 euro. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri di telefono 320 8949518 e 389 7983629.
Note:
Émile Bernard (1843–1902)
Organista e maestro di coro a Parigi, fu titolare del grande organo di Notre-Dame-des-Champs dal 1887 al 1895. Compositore prolifico di musica sinfonica, vocale e da camera, ricevette nel 1889 il prestigioso Premio Chartier per la sua produzione cameristica. Il suo Divertissement op. 36 per doppio quintetto di fiati, scritto nel 1888, è considerato un esempio brillante ed efficace del genere.
Charles-François Gounod (1818–1893)
Compositore francese noto per lo stile melodico e ispirato al canto gregoriano, vinse il Prix de Rome nel 1839 e fu figura centrale nella vita musicale parigina. Compose Petite Symphonie nel 1885 su richiesta della Société de musique de chambre pour instruments à vent, diretta dal flautista Paul Taffanel. L’opera, pensata per un organico di nove fiati, fu eseguita per la prima volta alla Salle Pleyel.
Joseph Joachim Raff (1822–1882)
Compositore tedesco, influenzato inizialmente da Mendelssohn e poi dalla cerchia di Liszt, seppe unire il rigore contrappuntistico alle innovazioni della musica a programma. La sua vasta produzione comprende sinfonie, musica da camera e per pianoforte. La Sinfonietta op. 188 per dieci fiati, apprezzata anche da Strauss e Bruch, riflette la sua maestria orchestrale e il gusto per i soggetti rustici