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PASSA IL TEMPO MA CORVINO È SEMPRE SULLA BRECCIA

PASSA IL TEMPO MA CORVINO È SEMPRE SULLA BRECCIA

Il Direttore giallorosso ha in mente un nuovo colpo baby puntando il classe 2003 irlandese che piace a diversi club internazionali. 

Il tempo trascorre inesorabile ed ora che ci si appresta ad affrontare le peripezie del calcio mercato ecco che salta agli occhi un dato: da quello che sta per iniziare all’ultimo condotto da Pantaleo Corvino quale responsabile del Lecce in serie A sono passati ben diciotto anni. Un numero d’anni importante perché indica il raggiungimento della maggiore età. Insomma Lecce e Corvino hanno in questi anni maturato tanta di quella esperienza che oggi, anche grazie agli ultimi eventi societari, porta al mondo dei tifosi un’aria di maggiore serenità sul prossimo futuro.

Da quell’estate, 2004, tanta acqua è passata sotto i ponti e la memoria ci riporta indietro per rivivere quel periodo. Giusto come antipasto c’è da ricordare che quella fu la stagione con Zeman in panchina e per i salentini fu un bel vedere con sogni accarezzati e poi richiusi nel cassetto.

In quel mercato Pantaleo Corvino seppe realizzare delle plusvalenze molto interessanti per il bilancio di una società come il Lecce iscritta al campionato del calcio che contava (oggi conta anche se forse un poco meno in Europa). Una fu determinata dalla cessione dell’idolo dei leccesi Ernesto Javer Chevanton al Monaco per dieci milioni di euro con una plusvalenza di tre milioni.

Corvino in quel mercato riuscì a portare a Lecce diversi calciatori come

Anania, quale vice Sicignano, mentre al ruolo di terzo portiere venne promosso il Campione d’Italia Primavera Antonio Rosati, ora alla Fioretnina. Arrivò anche il maliano

Diamoutene, difensore centrale in concorrenza per il posto da titolare con Paci, dalla cadetteria, ed ora allenatore. A centrocampo il colpo fu rappresentato dal prestito dal Milan di Dalla Bona, giovane ed emergente mezzala che formò con Ledesma e Giacomazzi un trio straordinario. Sempre fra i centrocampisti come alternative ecco il giovane Marianini che bene aveva fatto nei mesi precedenti a Trieste.

Sempre tra i cadetti, più precisamente al Genoa, venne pescato in prestito Bjelanovic, che riuscì a ritagliarsi un buon ruolo come punta di peso nel tridente. Attacco che, per sopperire all’addio di Cheva, beneficiò anche degli arrivi di un sorprendente Pinardi dall’Atalanta e del promettente Babù dal Venezia. Per non dimenticare il finlandese di origini russe Eremenko, buoni colpi ma soprattutto fisicamente non pronto per i ritmi del nostro campionato. Un attacco che alla fine fu uno dei migliori attacchi del torneo. A gennaio, poi, Corvino piazzo un altro bel colpo con la cessione di Valeri Bojinov alla Fiorentina per quattrodici milioni (era costato da enfant prodige solo 15/mila) prelevando dalla stessa società gigliata (2/mln) Pajarito Valdes ben visto dai tifosi ma non sempre impiegato da Zeman.

Senza notizie ufficiali in relazione al nuovo calcio mercato, si può solo supporre l’arrivo di due portieri (Joronen e Brancolini) mentre si parla del  giovane talento irlandese Aidomo Emakhu,  ala sinistra classe 2003 in grado di adattarsi in ogni ruolo offensivo. Nonostante la giovane età ha già fatto molto bene con la maglia dello Shamrock Rovers, principale club dell’isola britannica. Già nel giro delle nazionali giovanili, secondo la testata irlandese Pundit Arena, Emakhu sarebbe nel mirino di Roma, Celtic, Wolverhampton e Southampton, ma a quanto pare l’interesse più forte è stato del Lecce.

Ernesto Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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