HomePoliticaPIANO DI RIORDINO: EMILIANO PENSAVA DI FARLA FRANCA E INVECE SI DEVE TORNARE IN COMMISSIONE

PIANO DI RIORDINO: EMILIANO PENSAVA DI FARLA FRANCA E INVECE SI DEVE TORNARE IN COMMISSIONE

PIANO DI RIORDINO: EMILIANO PENSAVA DI FARLA FRANCA E INVECE SI DEVE TORNARE IN COMMISSIONE

IGNAZIO ZULLO

Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, aveva richiesto che il Piano di Riordino Ospedaliero fosse sottoposto all’analisi di compatibilità economica

Emiliano pensava di farla franca e di andare avanti attuando il Piano di Riordino Ospedaliero senza sottoporlo alla valutazione di impatto economico. Emiliano pensava  di essersi buttato alle spalle la brutta pagina che ha visto anche esponenti della sua maggioranza  bocciare in Commissione Sanità.  Invece,  il provvedimento dovrà ritornare in Commissione, questa volta quella al Bilancio, perché  i consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza hanno accolto la mia richiesta di procedere a una valutazione economico-finanziaria. Il nostro tentativo sarà quello di evitare i danni del Piano visto che lui è troppo impegnato a verificare i danni prodotti da governo Renzi e non si rende conto che in Puglia le sue Riforme stanno producendo gli stessi effetti.

La nostra non è una vittoria politica, sia chiaro, ma è una vittoria dei pugliesi. Anche perché in Commissione Sanità sia al presidente- assessore alla Sanità, Emiliano, sia al direttore Ruscitti avevamo esposto tutte le nostre perplessità su un Piano che non aveva fatto nessuno studio su come, a livello economico, l’attuazione avrebbe inciso sulle risorse del Sistema Sanitario Regionale. Noi non sappiamo ad oggi se  si risparmiano risorse o si sprecano, eppure nel DM 70 del 2015 (che detta le linee guida dei Piani di Riordino) è prevista in modo preciso la clausola di invarianza finanziaria, mentre la Legge di Stabilità 2016 (a cui bisogna parametrare i costi) ha decretato che il rapporto costi/ricavi negli ospedali non deve creare uno squilibrio superiore al 10% e comunque non deve essere superiore ai 10 milioni di euro. Non solo, gli Indicatori tendenziali di finanziamento dei micro-livelli di assistenza consigliano di ripartire le risorse sanitarie per il 51% alla medicina territoriale, il 44% all’assistenza ospedaliera e il 5% alla prevenzione. Se il Piano di Riordino Ospedaliero dovesse assorbire più del 44% è chiaro che si andranno a sottrarre risorse alla medicina territoriale e alla prevenzione.

Insomma, vogliamo fin  da oggi scongiurare che alla fine dell’anno il Bilancio della Sanità pugliese non sia in deficit e non abbia bisogno di correttivi. Così come non vogliamo che gli ospedali debbano trovarsi in una situazione di dover procedere a un Piano di rientro

Fortunatamente ora di tutto questo sarà la Commissione Bilancio a dare le risposte, visto il silenzio  sia di Emiliano sia di Ruscitti. E’ il caso di dire che “esiste un giudice a Berlino” e per questo ringrazio il presidente della Commissione, Amati, e i colleghi che hanno accolto la nostra richiesta”

redazione.lecceoggi@gmail.com

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