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PILI: SCANDALO AUTOBLU ALLO STADIO, SUBITO DIMISSIONI PER IL SOTTOSEGRETARIO DELLA DIFESA

PILI: SCANDALO AUTOBLU ALLO STADIO, SUBITO DIMISSIONI PER IL SOTTOSEGRETARIO DELLA DIFESA

Interrogazione di Mauro Pili dopo la vergognosa e reiterata sceneggiata del vice della Pinotti beccato dalle “Iene” per l’ennesima volta tenta di smentire prove schiaccianti.

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“Dopo essere stato beccato con l’autoblu verso lo stadio per il derby Lazio – Roma il vice della Pinotti si deve dimettere senza se e senza ma. Una scena vergognosa. Senza pudore e senza dignità. Solita rappresentazione patetica di un rappresentante del governo Gentiloni che arriva in autoblu a ridosso dello stadio per il derby Roma – Lazio. Immagini chiare e schiaccianti con un cancello, quello del ministero della Difesa, che si apre, la solita auto di stato, un percorso di chilometri, in corsie riservate e non solo, un parcheggio a ridosso dello Stadio, e pantomima di un amico-collega che lo trasborda per l’ultimo miglio. E poi Le Iene. Quel Filippo Roma che non ne vuole sentire di farsi raccontare frottole dal sotto-sottosegretario di stato Domenico Rossi, già protagonista di simili sceneggiate da Sanremo a piazzale Clodio. Si tratta di una scena rocambolesca, se di mezzo non ci fosse un esponente di governo avvezzo all’utilizzo sempre più improprio di autoblu e autista. Questa volta per andare allo stadio, come nella peggiore delle abitudini di stato. Impeccabile la prova schiacciate che Filippo Roma cuce con sagacia e ironia addosso al malcapitato generale in prestito alla Pinotti nazionale. Prove schiaccianti, quanto e più della stessa vergogna di stato che devasta il malcapitato:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/roma-il-sottosegretario-usa-ancora-l%E2%80%99auto-blu_708057.html”. Lo ha detto il deputato di Unidos Mauro Pili con un’interpellanza al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della Difesa con la quale sollecita le dimissioni del sottosegretario della difesa Domenico Rossi nuovamente oggetto di un servizio della nota trasmissione “Le iene”.
“Cosa dovrà ancora capitare a questo solerte sottosegretario di Stato per essere cacciato via dal governo? Cosa dovrà ancora fare questo signorotto che gestiva le basi militari della Sardegna con la stessa supponenza dell’autoblu allo stadio?

Ma non avrà un minimo pudore questo esponente del governo che continua a negare misfatti nei poligoni della Sardegna e nel contempo gestisce il suo incarico con le impegnative comparsate da Sanremo sino al derby romano? Nessun pudore! Basta guardarlo in faccia quando nega di essere arrivato allo stadio con tanto di auto di stato. Ignaro come un bambino che nega sapendo di negare pur avendo le mani intrise di nutella. Può un uomo di Stato avere certi comportamenti? Può essere tollerata tale innegabile stoltezza?”
“E’ fin troppo evidente che se non ci saranno le dimissioni significa che i suoi vertici avallano tali comportamenti, schiacciati dalla morsa del “non possiamocacciarlo perchè facciamo peggio”. I vertici del governo possono scegliere la condivisione della vergogna oppure imporre un dignitoso anche se tardivo passo indietro del rappresentante indegno del governo. Per quel poco di dignità che resta a queste istituzioni corrose dal malcostume e non solo – conclude Pili – le dimissioni sono un atto dovuto e improcrastinabile”.

INTERPELLANZA
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della difesa – Per sapere – premesso che:

il sottosegretario della difesa Domenico Rossi è stato soggetto di un nuovo articolato e puntuale servizio della trasmissione le Jene dove l’esponente del Governo viene ripreso mentre esce dal ministero della difesa a bordo di un auto di stato e poi accompagnato a ridosso dello stadio olimpico per assistere alla partita Roma – Lazio;

è stato, dunque, nuovamente colto in flagranza di uso di auto di stato per usi decisamente impropri; ancora una volta la nota trasmissione televisiva manda in onda una scena senza pudore e senza dignità, patetica;
questa volta l’episodio denuncia è peggiore degli stessi già gravi precedenti: autoblu per andare al derby Roma – Lazio. Un cancello, quello del ministero della Difesa, la solita auto di stato, un percorso di chilometri, in corsie riservate e non solo, un parcheggio a ridosso dello Stadio, e solita pantomima di un amico-collega che lo trasborda per l’ultimo miglio;

il servizio – inchiesta di Filippo Roma racconta una scena rocambolesca, con prove impeccabili e schiaccianti che vengono proposte con sagacia e ironia addosso al malcapitato generale, sottosegretario di Stato alla Difesa;
si tratta di prove schiaccianti, quanto e più della stessa vergogna di stato che devasta il soggetto del servizio: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/roma-il-sottosegretario-usa-ancora-l%E2%80%99auto-blu_708057.html;
lo stesso sottosegretario si avventura nel tentativo maldestro di negare di essere arrivato allo stadio con tanto di auto di stato;

il sottosegretario non è nuovo a tali performance, nei mesi scorsi era stata ripetutamente ripreso mentre compiva delle acrobatiche peripezie per raggiungere un auto di servizio a pochi metri dalla propria abitazione;
il regista immortalava in quell’occasione i passi felpati, ammortizzati dall’effetto slow motion, mentre l’esponente del Governo, generale dell’esercito, usciva di casa, percorreva 50 metri, scavalcava la fermata del filobus, avanzava altri 50 metri e poi saliva sull’auto blu (grigia) che lo aspettava nascosta dentro un distributore di benzina;

il Sottosegretario saliva in macchina accertandosi che nessuno lo vedesse; attraversava Roma di qua e di là con auto e autista, sino al Ministero; questo si ripeteva per giorni secondo le riprese della nota trasmissione televisiva; le Jene lo seguirono, ora dopo ora. E lui sempre lo stesso rituale: cento metri a piedi, distributore e poi auto blu; quando le Jene si decisero ad intervenire commentava positivamente la decisione del Presidente del Consiglio che esortava i sottosegretari a non usare auto blu;  salvo poi essere clamorosamente irriso dal giornalista che gli mostra a qualche metro l’auto di servizio a cento metri da casa che lo attende nascosta nel distributore solito; il sottosegretario tentò quella che appariva all’interrogante una ridicola e improbabile giustificazione; la scena, ad avviso dell’interrogante, oltre che patetica, risulta grave sul piano dell’onorabilità del ruolo ricoperto sia di esponente di Governo che di generale dell’Esercito; aver cercato di nascondere l’evidenza, aver utilizzato quelli che l’interrogante giudica maldestri quanto indecorosi stratagemmi per occultare o nascondere l’uso l’auto di servizio impongono provvedimenti esemplari: se non ritenga, in seguito a questo nuovo grave episodio, opportuno suggerire o favorire la naturale conseguenza di questi fatti che in qualsiasi altro Paese avrebbero portato alle spontanee dimissioni dell’esponente del Governo;  se non ritenga di far conoscere il tipo di uso fatto di quell’autovettura, per quanto tempo e se lo stesso sia stato autorizzato e da chi.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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