HomeSpettacoli Musicali e TeatraliPRESENTAZIONE DEL PROGETTO “BARBONAGGIO TEATRALE COLLETTIVO”  

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “BARBONAGGIO TEATRALE COLLETTIVO”  

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “BARBONAGGIO TEATRALE COLLETTIVO”  

IN PIAZZA SANT’ORONZO A LECCE, L’ATTORE, AUTORE E REGISTA IPPOLITO CHIARELLO PRESENTA CON UN INCONTRO/PERFORMANCE IL PROGETTO CHE SI TERRÀ A OTTOBRE

Sabato 19 giugno dalle 18:30 alle 20 in Piazza Sant’Oronzo a Lecce torna il barbonaggio teatrale di Ippolito Chiarello. L’attore, autore e regista incontrerà il pubblico per presentare e raccontare il suo nuovo progetto “Barbonaggio Teatrale Collettivo”. Promosso da Nasca Teatri di Terra con il sostegno della Regione Puglia, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia, dal 18 al 24 ottobre il progetto proporrà spettacoli, laboratori gratuiti e incontri in vari spazi di Lecce. Chiarello arriverà in bici nella versione “delivery”, sulla scia dell’evoluzione del Barbonaggio teatrale nata in pandemia.

«Era il pomeriggio del 28 agosto 2009», racconta Ippolito Chiarello, «e con assoluta incoscienza stendevo a terra un tappeto, piazzavo un lume e un gradino di legno nero e dorato, infilavo il mio inseparabile impermeabile e tra gli sguardi increduli dei miei colleghi e del pubblico della strada, vendevo il mio primo pezzo di spettacolo con questa modalità, che chiamai barbonaggio teatrale. Con la stessa incoscienza, con caparbietà e molta fatica ho realizzato in questi quasi 12 anni la mia utopia: fare ogni giorno il mio lavoro, viverci e avere pubblico che mi ascolti». Nato dal disagio e da un moto di rifiuto per un sistema teatrale chiuso in se stesso, spesso autoreferenziale e legato a logiche di mercato, il Barbonaggio Teatrale è un modo per ripensare il teatro nei suoi processi di scrittura, produzione e distribuzione. Un’esperienza che si è ramificata e arricchita nel tempo, moltiplicandosi con articolazioni inaspettate, una maniera per uscire dai luoghi deputati della cultura e ritornare alle origini di un’arte pubblica e politica, con un diretto contatto col pubblico, ripartendo dalla strada, dalla piazza, dall’idea di agorà. Una modalità oggi riconosciuta anche dalla critica (segnalazione al premio Rete Critica e al Premio UBU nel 2014) e che, dopo quasi 300 città in Italia, tappe a Barcellona, Madrid, Parigi, Nantes, Londra e Berlino, passando dal palco dei Negramaro, è approdata anche in Canada nell’autunno 2016.

Il “Barbonaggio Teatrale Collettivo” è una forma di teatro diffuso che abbraccia le comunità e diviene strumento di incontro reale, confronto e dialogo, al fine di suggerire una presa di coscienza rispetto al sistema teatrale per innovarlo dall’interno. Si tratta di un tentativo nato per aprire un varco nel sistema teatrale italiano e cercare nuove strade, per diffondere la cultura teatrale e per distribuire gli spettacoli. È un modo per fare pubblicità al teatro. Ridare dignità a un mestiere, abituare le persone a dare un valore alla poesia, alle parole, alla scrittura, a sentirne veramente la necessità, il bisogno. Mai come in questo tempo è necessario ricreare una relazione sentimentale con i pubblici, dopo la brusca interruzione dovuta al lockdown e alle varie restrizioni da Covid19. Proprio in questo periodo difficle Ippolito Chiarello ha cominciato a portare sotto i balconi leccesi e di tutto lo stivale, il suo Barbonaggio Teatrale Delivery, un modo per continuare a fare teatro dal vivo, anche durante il periodo più complicato per i lavoratori dello spettacolo e non solo. Così come i riders portano il cibo a domicilio in tutta la città, Ippolito Chiarello – zaino in spalla e bicicletta – da sei mesi porta il teatro sotto le finestre, davanti ai condomini e le case; in cartellone due ricchi menu, per adulti e per bambini, con brani di spettacoli tratti dal suo vasto repertorio. Il progetto ha ottenuto una grande attenzione da parte di tutti gli organi di comunicazione, non solo italiani e ha innestato una virtuosa risposta anche dalle istituzioni nazionali, teatrali e non, che in diverse regioni hanno finanziato gli artisti che si erano uniti alla rete USCA – Unità Speciali di Continuità Artistica. Del Barbonaggio Teatrale Delivery hanno parlato, tra le altre testate, Radio Deejay, Radio Montecarlo, Radio24, Radio popolare, Radio Capital, Radionews24, Radio3, la Repubblica e D di Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, TG3, Mi manda Rai3, TV2000, Tg1, Tv8, SkyArte, Millionarie e all’estero anche la RSI – Radiotelevisione della Svizzera italiana e alcuni magazine giapponesi.

 

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