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PUGLIA: DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA

PUGLIA: DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA

Si chiama “Documento di programmazione per l’impiantistica sportiva” e rappresenta la “via pugliese” per la promozione dello sport come benessere sociale, attrattore turistico e motore dei territori.

La Regione Puglia ha commissionato ad Asset Puglia, l’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, un documento di pianificazione sportiva che, partendo dall’analisi del contesto, proponga una visione di sviluppo dell’impiantistica sportiva sostenibile e integrata con la programmazione ambientale, turistica, e con le politiche della salute e del welfare. Un documento inserito nella collana di studi e ricerche dell’Asset che ha dato vita a un inedito Piano strategico dello sport.

Quattro gli obiettivi principali: la mappatura dell’impiantistica sportiva regionale al fine di migliorare la diffusione della pratica sportiva organizzata; la conduzione manageriale degli impianti sportivi; la promozione della pratica sportiva per aumentare il numero di cittadini attivi e ridurre gli effetti deleteri della sedentarietà anche attraverso attività sportive a cielo aperto; la creazione di eventi all’interno della regione che fungano anche da attrattore turistico.

Il piano individua due direttrici strategiche: il recupero del patrimonio esistente attraverso l’implementazione degli impianti sportivi e il miglioramento della gestione degli impianti pubblici; la diffusione dei luoghi di sport a cielo aperto valorizzando spazi, percorsi urbani e aree naturali, dove praticare gli sport ambientali.

“La nostra attenzione è rivolta soprattutto all’attuazione di politiche sportive e nuove strategie che consentano ampia accessibilità agli impianti sportivi immaginati come luoghi di aggregazione e di interscambio culturale – scrive nella prefazione del documento il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – In quest’ottica abbiamo avviato una pianificazione integrata dell’impiantistica sportiva con i luoghi di sport a cielo libero e con il sistema socio-educativo regionale”.

“Gli spazi a ‘cielo aperto’ – prosegue –  possono diventare il volano per una maggiore diffusione e per lo sviluppo della pratica sportiva in Puglia. Un plus per la regione e un modello di riferimento anche per altri territori (in Italia). Un’idea che può rappresentare un punto di svolta della programmazione regionale capace di creare nuove opportunità per promuovere gli sport “ambientali” emergenti.  In tal modo potremo utilizzare al meglio le potenzialità climatiche e paesaggistiche del nostro territorio integrando lo sport con la salute e il benessere, promuovendo efficacemente il turismo e l’economia sostenibile”.

“Per quanto riguarda la Puglia – scrive nell’introduzione del documento il direttore generale del’Asset  Elio Sannicandro – si evidenziano settori di eccellenza, ma anche situazioni di arretratezza. È proprio in questo passaggio epocale che lo sport deve farsi carico di colmare il divario, accogliere le domande espresse e inespresse per coniugarle con i valori di sempre: i principi educativi, la funzione sociale aggregatrice, l’etica dello sport”.

Un lavoro che recupera dati e progetti che dimostra “quanto l’attività motoria possa essere considerata non solo come strumento di prevenzione sanitaria, ma che possa diventare anche attività terapeutica”.

“A tal proposito – prosegue Sannicandro – sono evidenti i risultati positivi ottenuti nella prevenzione di malattie metaboliche, cardiovascolari e respiratorie. Risulta ancora più significativo l’investimento in ambito sportivo rispetto ai costi sociali e sanitari diretti ed indiretti generati dalle malattie, dal disagio e dalle sofferenze psicologiche che colpiscono gli individui ma che coinvolgono famiglie e intere comunità”.

“Per quanto riguarda il numero e la qualità degli impianti sportivi tradizionali (palestre, piscine, campi all’aperto) – aggiunge Sannicandro – i nostri standard sono molto inferiori rispetto alla media nazionale.  Inoltre, considerati gli esigui stanziamenti economici nazionali nel settore sportivo e le scarse capacità di investimento degli Enti locali, la Regione Puglia si è posta l’obiettivo di mantenere efficienti gli impianti esistenti e, negli ultimi anni, ha incrementato sensibilmente le risorse economiche destinate alla ristrutturazione e manutenzione degli impianti sportivi di base”.

“L’ultima frontiera dello sport – conclude Sannicandro – riguarda la capacità di incidere positivamente sui processi di trasformazione delle città. Infatti, l’esigenza di migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, la ricerca di benessere, l’esigenza di verde urbano e di servizi per la residenza, la ricerca di corretti stili di vita ed il contrasto alla vita sedentaria portano a scelte di sostenibilità ecologica ed ambientale e quindi, condizionano le scelte urbanistiche”.

 

 

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