HomePoliticaRAPPORTO SPECIALE PUGLIA, VENTOLA (DIT): IMPERDONABILE! L’ASSESSORE CAPONE HA CANCELLATO LA PROVINCIA BAT

RAPPORTO SPECIALE PUGLIA, VENTOLA (DIT): IMPERDONABILE! L’ASSESSORE CAPONE HA CANCELLATO LA PROVINCIA BAT

RAPPORTO SPECIALE PUGLIA, VENTOLA (DIT): IMPERDONABILE! L’ASSESSORE CAPONE HA CANCELLATO LA PROVINCIA BAT

Così il consigliere regionale di Direzione Italia, Francesco Ventola, che chiede l’immediata correzione

FRANCESCO VENTOLA

A leggere il Rapporto Speciale Puglia sembra che il Referendum Costituzionale che prevedeva l’abolizione delle Province abbia dato un esito opposto al voto della gente nella BAT: infatti, la sesta provincia pugliese è scomparsa dall’agenda della Regione!

Nonostante una Legge dello Stato del 2004, la 148, le elezioni e l’insediamento dei suoi organi del 2009, sembra proprio che la Renzi/Delrio abbia colpito solo ed unicamente la Bat: nella disamina che ne fa lo speciale di ItaliaOggi, la Puglia è divisa in cinque Province, la Provincia di Barletta Andria Trani non c’è più! A decretarne la cancellazione il vicepresidente della Giunta regionale, Loredana Capone.

E meno male che a testimoniare la vitalità del nostro tessuto economico-produttivo – e non solo -, siano proprio le nostre aziende, i nostri imprenditori, i nostri professionisti, i tecnici e l’abnegazione del personale dei diversi settori in cui siamo leader o emergiamo. Le migliori piccole e medie imprese della Bat, ad esempio, sono inserite tra quelle della Provincia di Bari.

Non c’è promozione ed autodeterminazione che tenga, se l’identità del territorio e la unicità delle sue peculiarità vengono mortificate; fare bilanci, o esaminare l’export o i comparti di punta, l’innovazione e l’internazionalizzazione, impieghi e redditività, senza avere quel minimo di consapevolezza degli assetti istituzionali o geografici di un territorio che da anni si insegna già nella scuola primaria, non è ammissibile.

Dopo otto anni di rappresentanza di settori importanti della Regione Puglia, questo, all’assessore Capone, non possiamo perdonarlo. Perciò mi auguro che si sappia e si voglia correre ai ripari.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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