HomeCronaca e AttualitàRICETTAZIONE DI BOMBOLE E COMMERCIALIZZAZIONE INDEBITA DI GPL: OPERAZIONE FRA BRINDISI E BARI

RICETTAZIONE DI BOMBOLE E COMMERCIALIZZAZIONE INDEBITA DI GPL: OPERAZIONE FRA BRINDISI E BARI

RICETTAZIONE DI BOMBOLE E COMMERCIALIZZAZIONE INDEBITA DI GPL: OPERAZIONE FRA BRINDISI E BARI

Ricettazione di bombole, commercializzazione indebita di gpl con frode al danno dei consumatori: nella mattinata odierna le Fiamme Gialle Brindisine, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa dal gip presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di otto indagati, residenti nelle province di Brindisi, Bari e Bat, (quattro sottoposti agli arresti domiciliari e quattro all’obbligo di dimora), nonché al decreto di sequestro preventivo di un opificio industriale a Corato.

I soggetti, destinatari delle misure cautelari, infatti, farebbero parte di un sodalizio criminale, operante sull’intero territorio regionale, dedito all’appropriazione indebita di bombole di gpl, riconducibili a marchi noti a livello nazionale, alla ricettazione delle citate bombole (ritinteggiate al fine di mascherarne ulteriormente la provenienza) e confezionamento del gpl in violazione delle norme di settore (i suggelli di garanzia sono risultati contraffatti), alla commercializzazione dei contenitori in evasione di imposta e con l’intento di frodare il consumatore finale, traendolo in inganno su origine, qualità e quantità di prodotto stoccato all’interno di ogni singola bombola.

All’esito della complessa attività investigativa, nel corso della quale erano già state sequestrate circa 1000 bombole contenenti oltre 12mila kg di gpl, 7mila bombole vuote di varie marche illecitamente detenute, 800 sigilli di una società nazionale operante nel settore, è stata emessa l’ordinanza in cui si contesta agli indagati, tra l’altro, i reati di associazione per delinquere, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, appropriazione indebita, ricettazione e autoriciclaggio.

Le indagini testimoniano il concreto e costante impegno della Guardia di Finanza brindisina, coordinata dalla Procura, nel contrasto della concorrenza sleale basata su comportamenti illeciti di taluni operatori economici, che cercano di avvantaggiarsi sul mercato a scapito di imprenditori onesti e mettendo a rischio l’incolumità e la salute di ignari clienti, convinti di acquistare merce sicura ritenendola riconducibile a imprese leader del settore.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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