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SALENTO ANCORA SOTTO LA NEVE

SALENTO ANCORA SOTTO LA NEVE

SANTA CATAERINA SOTTO LA NEVE

Aveva ragione Matteo Tafuri che prevedeva la fine del mondo preannunciata da eventi simili a quelli che stiuamo vivendo in questi giorni?

La neve caduta in questi giorni sul Salento, la morsa di gelo che sta attanagliando il nostro territorio, infatti, riportano alla mente una profezia formulata da un medico filosofo salentino, tale Matteo Tafuri, di Soleto, vissuto nel XVI secolo, che nel proprio diario annotò questa frase: “Salento di palme e mite scirocco, Salento nevoso ma mai dopo il Tocco. Due giorni di neve due lampi nel cielo, il Mondo finisce lo so non lo anelo”.

Più di 500 anni fa lo studioso aveva predetto uno straordinario evento atmosferico che avrebbe interessato il Salento e che sarebbe stato il preludio alla fine del mondo. Analizzando la misteriosa quartina, è chiaro che i versi facciano riferimento ad abbondanti nevicate che si sarebbero abbattute sul Salento per due giorni. I versi iniziano sottolineando il clima mite di cui gode il Salento, spesso riscaldato dai venti meridionali di scirocco. Salento che, specifica il Tafuri, può essere nevoso ma mai dopo il “tocco”. Il tocco rappresenta l’una pomeridiana e l’alchimista specifica che nel Salento quando nevica, la neve si scioglie sempre entro l’una di pomeriggio. Il secondo verso, molto più chiaro, non ha bisogno di grandi interpretazioni: due giorni di neve e due lampi nel cielo darebbero inizio quindi, all’Apocalisse.

Scampati alla profezia dei Maya, saranno dunque le nevicate di questi giorni a sancire la fine del mondo? La risposta è, naturalmente, negativa. Intanto nel 1987 il Salento ha già affrontato nevicate eccezionali ben peggiori di quelle dei giorni scorsi.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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