HomeCronaca e AttualitàSAN CATALDO (LECCE) – UN’ALTRA BRUTTURA ABBATTUTA SUL LUNGOMARE

SAN CATALDO (LECCE) – UN’ALTRA BRUTTURA ABBATTUTA SUL LUNGOMARE

SAN CATALDO (LECCE) – UN’ALTRA BRUTTURA ABBATTUTA SUL LUNGOMARE

Sono iniziate nella mattinata di oggi le operazioni per abbattere il chiosco denominato “Il Molo” insistente nei pressi del faro di San Cataldo sul tratto di arenile libero dopo qualche anno fa era stato costruito il lido Salapia, atto anche ad accogliere i non autosufficienti, ma poi abbattuto.

Prosegue così l’azione dell’Amministrazione Comunale del ripristino dell’ambiente.

“Questo episodio – ha spiegato il sindaco – si iscrive in una vicenda che ha visto la nostra amministrazione negare la proroga di un permesso a costruire teso al mantenimento della struttura e rilasciato in passato su una concessione demaniale assegnata nel 2014 senza procedura di evidenza pubblica e al di fuori di ogni pianificazione costiera comunale”.

Il chiosco, un prefabbricato di 40 metri quadrati con annessa pedana di 110 metri, è stato oggetto di un contenzioso amministrativo, già risolto lo scorso gennaio con sentenza favorevole al Comune mentre prosegue un procedimento penale a carico  di nove le persone che rispondono, a vario titolo, dei reati di distruzione o deturpamento di bellezze naturali, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione e tentata truffa.

Per le marine si concentrano diverse iniziative dell’amministrazione comunale: quella più strategica è la redazione del Piano delle coste, arrivato ad approvazione, ma oggetto di ricorsi da parte di alcune associazioni di operatori balneari che contestano il progetto generale a partire dalla vicenda dell’illegittimità della proroga delle concessioni al 2033, che gli imprenditori rivendicavano e che il Consiglio di Stato, in adunanza plenaria, ha stroncato con una sentenza datata novembre 2021.

Proprio su questo argomento il sindaco è tornato anche oggi: “L’amministrazione è al lavoro per la redazione dei nuovi bandi per le nuove concessioni previste nel Piano, tra cui chioschi ecologici ben inseriti nel paesaggio, per garantire nuovi e diversificati servizi sulla nostra costa.  Anche sul Piano delle Coste dovremo affrontare i ricorsi al Tar già presentati da alcune associazioni dei concessionari balneari, ma siamo fiduciosi della bontà delle nostre ragioni e argomenti”.

luciani.2006@libero.it

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