HomeCronaca e AttualitàSANTA CROCE DI NUOVO LIBERA DA VELI E IMPALCATURE TORNA A SPLENDERE DELLA SUA BELLEZZA

SANTA CROCE DI NUOVO LIBERA DA VELI E IMPALCATURE TORNA A SPLENDERE DELLA SUA BELLEZZA

SANTA CROCE DI NUOVO LIBERA DA VELI E IMPALCATURE TORNA A SPLENDERE DELLA SUA BELLEZZA

L’impegno assunto nella serata in cui si tolse il velo di protezione alla facciata di Santa Croce, era il 7 luglio scorso, è stato mantenuto e, dopo il velo sono state rimosse anche tutte le impalcature che deturpavano la splendida facciata di una delle chiese più belle al mondo. Ora finalmente che arriva in via Umberto I da piazzetta Castromediano può ammirare a tutta vista della veduta della splendida facciata orgoglio del barocco leccese.

La Basilica, simbolo della città, è tornata a splendere, dopo due anni di prezioso restauro.

Era aprile 2017 quando l’impresa di Valentino Nicolì ha avviato il cantiere, proponendo un’occasione unica ai leccesi ed ai forestieri: quella di poter salire sulle impalcature per ammirare da vicino il rosone, le statue e gli altri fregi della facciata. Un’emozione irripetibile per quanti sono riusciti ad accedere. E sono stati davvero in tanti basti pensare ai 17mila registrati dalle prenotazioni on line, oltre a tutti quei visitatori rimasti non censiti, quali i gruppi dell’Università di Bari e di quella di Lecce, e, infine, alla moltitudine di gruppi studenteschi di varie scuole.

All’opera di restauro ha partecipato la Soprintendenza di Lecce – direttore dei lavori – che ha lavorato in collaborazione con L’Opificio delle pietre dure, di Firenze con il consulente, Mauro Matteini, il Laboratorio di diagnostica per la conservazione ed il restauro dei Musei vaticani, diretto da Ulderico Santamaria, che probabilmente sarà a Lecce, nell’incontro tecnico previsto per l’autunno, un’iniziativa pubblica che sarà aperta alla città.

I progettisti sono stati la soprintendente architetto Maria Piccarreta e l’architetto Giovanna Cacudi; progettista delle migliorie l’architetto Alberto Torsello. Responsabile del procedimento, l’architetto Giuseppe Fiorillo; committente la Curia.

Per il restauro la Regione, con l’Assessorato all’Industria turistica e culturale di Loredana Capone, ha stanziato due milioni di euro, nell’ambito di «Smart in» la strategia per il rilancio del patrimonio culturale con l’obiettivo di garantire la valorizzazione, la fruizione ed il restauro dei beni culturali della Puglia.

Ottavia Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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