HomeSportTORINO E LECCE DUE “UNDICI” GIOVANI PRONTI A DARSI BATTAGLIA SINO ALLA FINE

TORINO E LECCE DUE “UNDICI” GIOVANI PRONTI A DARSI BATTAGLIA SINO ALLA FINE

TORINO E LECCE DUE “UNDICI” GIOVANI PRONTI A DARSI BATTAGLIA SINO ALLA FINE

Ultime ore di attesa e poi si va in campo per un match tra due formazioni dall’età media molto bassa visto che quella dei padroni di casa è di poco superiore ai 24/anni e quella dei giallorossi è di appena 23/anni.

Due società che, anche se con qualche ambizione in più da parte dei granata, puntano attraverso i giovani di raggiungere importanti traguardi agonistici ma anche una tranquillità economico/finanziaria che possa assicurare un futuro sereno.

Ma ora si deve guardare più all’aspetto pratico, ovvero a quanto le due squadre potranno fare una volta in campo.

Il Torino di Juric nel giro di due stagioni (quella chiusa a maggio e quella appena in corso) ha cambiato molto ed ora appare pronta ad inserirsi nel novero delle più forti. Saranno molti i giovani in campo un po’ per scelta ed un poco per necessità visti gli infortuni ma il tecnico non è di quelli che si lamentano e così sta forgiando la propria squadra.

Dall’altro lato c’è il Lecce, formazione baby del campionato per età, ma certo non per qualità visto che proprio uno dei suoi giovani, Hjulmand, dopo l’ottimo campionato dello scorso anno in serie cadetta, sta confermandosi anche sul palcoscenico calcistico più importante d’Italia.

Il centrocampista giallorosso, stando alle statistiche finora raccolte, è infatti primo nella speciale graduatoria dei “palloni recuperati” (34) e dei “contrasti vinti” (11) e quindi guida non solo il reparto ma tutta la squadra con una perizia degna di maggior fortuna.

Certo oggi il Lecce dovrà fare a meno, per infortunio, del giocatore, Strefezza, che può incidere di più sull’andamento di una partita, ma anche Baroni è tipo da non lamentarsi a priori (non usa farlo neppure a posteriori, a dire il vero) e quindi guarda avanti e conta solo sulla propria capacità ed intuizione di scorgere tra i disponibili gli undici che andranno per primi in campo e poi i cinque che gli daranno la possibilità di appartare eventuali modifiche.

Come in altre occasioni ci sarà da dare il massimo, non sbagliare nulla o quasi e cogliere l’errore dell’avversario per fargli male.

Il Lecce a due punti non è male ma conquistarne qualcuno oggi darebbe slancio per quelli che saranno i prossimi impegni da affrontare.

Una cosa è certa chiunque andrà in campo darà il massimo perché questa è la mentalità data da Baroni (supportato dal team e dalla società tutta) al gruppo di giovani, e non, virgulti che formano l’intero gruppo leccese costruito con tanto lavoro da Corvino e Trinchera.

Ernesto Luciani

 

luciani.2006@libero.it

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