HomeEVENTITORNA IL FESTIVAL DI MUSICA ELETTROACUSTICA E ARTI DIGITALI MA/I  

TORNA IL FESTIVAL DI MUSICA ELETTROACUSTICA E ARTI DIGITALI MA/I  

TORNA IL FESTIVAL DI MUSICA ELETTROACUSTICA E ARTI DIGITALI MA/I  

Dal 9 settembre all’11 novembre, tra Puglia e BasilicataN.

Questa settima edizione sarà dedicata al tema “Ramifications”: un omaggio al compositore ungherese György Ligeti e al titolo di una sua celebre opera che indica anche la proposta di una ricerca musicale che è soprattutto sperimentazione di nuove modalità di relazione con le altre forme artistiche.

Tra gli ospiti Kassel Jaeger (aka Francois Bonnet), Nicolas Bernier, Ryoichi Kurokawa, Cameron Naylor, Tasos Asonitis, Nikos Stavropoulos, Roberto Alonso Trillo, Marek Poliks.

Si parte il 9 e 10 settembre da Kora – Contemporary arts center di Castrignano de’ Greci e il 23 e 24 settembre alle Officine Cantelmo di Lecce.

A ottobre e novembre nuovi appuntamenti a Potenza e Matera.

Info e programma www.mainfest.it.

Spettacoli performativi e intermediali, live di musica elettroacustica, installazioni e sperimentazioni sonore e visive con artisti affermati e giovani compositori provenienti da tutto il mondo: dal 9 settembre all’11 novembre tra Puglia e Basilicata torna MA/IN, festival di musica elettroacustica e arti digitali che offre punti di vista critici e creativi sulla cultura contemporanea e sulle arti innovative, in un contesto interdisciplinare e transmediale. Organizzata dall’associazione LoxosConcept, con la direzione artistica di Giulio Colangelo e la curatela di Cesare Saldicco e Vittorio Montalti, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata, il patrocinio della Provincia di Lecce e dei Comuni di Castrignano de’ Greci, Lecce, Matera e Potenza, la partnership della BCC Basilicata e la media partnership di Rai Radio3, questa settima edizione del festival sarà dedicata al tema “Ramifications”. Un omaggio al grande compositore ungherese naturalizzato austriaco György Ligeti (celebre anche per alcuni suoi brani inseriti nelle colonne sonore di alcuni capolavori di Stanley Kubrick come “2001: Odissea nello spazio”, “Shining” e “Eyes Wide Shut”) e al titolo di una sua celebre opera che indica anche la proposta di una ricerca musicale che è soprattutto sperimentazione di nuove modalità di relazione con le altre forme artistiche: connessioni e ramificazioni che portano all’ampliamento e all’intensificazione della percezione sonora. Grazie alla Ma/In Academy, durante il Festival, le studentesse e gli studenti dei Conservatori di Musica “Tito Schipa” di Lecce e “Carlo Gesualdo Da Venosa” di Potenza si misureranno con la composizione elettroacustica sotto la guida di Kassel Jaeger aka Francois Bonnet, direttore dell’INA GRM di Parigi, uno dei più importanti centri europei di ricerca musicale. Dal 2016, Ma/IN lancia, inoltre, un concorso internazionale diviso in quattro categorie (composizione acusmatica, mixermedia, audiovisual e live performance/soundart). Tra le oltre 450 candidature provenienti da 56 Paesi in tutto il mondo, la giuria internazionale ha selezionato alcune opere che saranno proposte durante  il festival. Tra gli ospiti di questa edizione Nicolas Bernier, Ryoichi Kurokawa, Cameron Naylor, Tasos Asonitis, Nikos Stavropoulos, Scanner, Roberto Alonso Trillo, Marek Poliks, Manfredi Clemente, Giorgio Distante e Giulia Maria Falzea, Christian Campobasso, Francesco Rizzo, il trio Acre, Alberto Barberis, Rajan Craveri e Bera Romairone, Ljuba Bergamelli, Zeno Baldi e Jacopo Cenni, Alberto Maria Gatti, la musica mista per archi ed elettronica di MDI Ensemble. Info e programma www.mainfest.it

 

PROGRAMMA – PUGLIA (CASTRIGNANO DE’ GRECI – LECCE)

Sabato 9 e domenica 10 settembre (ore 20 – ingresso 3 euro) il festival partirà da Kora – Contemporary Arts Center di Castrignano de’ Greci. La serata d’apertura prenderà il via con la prima europea dell’installazione sonora Hydra #2 di Roberto Alonso Trillo (musicista e ricercatore spagnolo, assistente universitario alla Hong Kong Baptist University) e Marek Poliks (artista, ingegnere e teorico statunitense che lavora con il machine learning applicato al suono, con i media digitali, con la robotica e con la scultura). A seguire il compositore e musicista Manfredi Clemente (docente di Composizione elettroacustica al Conservatorio di Alessandria) proporrà “Hajime yori kotoba shirazariki” un’opera sonora, in linea con una ricerca personale sul legame tra testo poetico e suono elettroacustico, dedicata a Michiko Ishimure poetessa, attivista e ambientalista giapponese scomparsa nel 2018. Subito dopo The minimal self, un’operetta elettronica per contentarsi del sé nella quale dialogano i suoni prodotti dalla HY.E.T (HYbrid Electroacoustic Trumpet), strumento elettroacustico ideato dal musicista e compositore Giorgio Distante con brevi racconti creati sul momento dalla scrittrice e operatrice culturale Giulia Maria Falzea. In chiusura “Ishtar’s Star” del sound artist, compositore, ricercatore e batterista Christian Campobasso, un progetto performativo basato sull’interazione tra umano e macchina, nel tentativo di indagare il nostro rapporto con la tecnologia nel mondo contemporaneo. Domenica 10, dopo la riproposizione dell’installazione sonora Hydra #2, la serata proseguirà con “Khemenu”, performance live del compositore greco Nikos Stavropoulos che rimanda alla mitologia di otto divinità primordiali adorate nell’antico Egitto (Ogdoad), numero che si trova anche nei primi sistemi di credenze religiose e nell’antica astronomia e cosmologia (otto corpi celesti), così come nella mitologia cinese (otto immortali). Otto è anche il numero di canali in una registrazione ambisonica di secondo ordine (A Format), la tecnica utilizzata per catturare i materiali di partenza per questo lavoro. Prima della chiusura affidata al giovane compositore pugliese Francesco Rizzo, spazio al trio Acre formato da Ermanno Baron (batteria), Ginomaria Boschi (chitarra) e Marco Bonini (elettronica). Il suono del gruppo è costituito da alcune riconoscibili influenze musicali e dal modo in cui queste vengono messe in gioco e lasciate “interferire”: la pratica dell’improvvisazione, l’elaborazione in tempo reale dei suoni sintetici, la ricerca timbrica e gestuale mutuata dalla musica “colta” occidentale. Attraverso queste coordinate di riferimento il “libero gioco” del gruppo resta sempre aperto a nuove modulazioni.

 

luciani.2006@libero.it

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