HomeCronaca e AttualitàTRA COMUNE E CONFCOMMERCIO NON C’È ACCORDO SUL REGOLAMENTO DEL DEHORS URBANO

TRA COMUNE E CONFCOMMERCIO NON C’È ACCORDO SUL REGOLAMENTO DEL DEHORS URBANO

TRA COMUNE E CONFCOMMERCIO NON C’È ACCORDO SUL REGOLAMENTO DEL DEHORS URBANO

È polemica tra Comune e Confcommercio dopo che il nuovo regolamento per l’arredo urbano dello spazio pubblico per attività stagionali e continuative è stato approvato dal consiglio comunale di Lecce.

Confcommercio imprese per l’Italia sottolinea che, mentre il regolamento veniva approvato, era in attesa di incontrare l’assessore Rita Miglietta, per confrontarsi sul documento discusso e votato: “Un momento di approfondimento e confronto richiesto la prima volta in data 13 dicembre 2018 – spiegano – con lettera a firma del presidente provinciale Maurizio Maglio, più volte sollecitata, ma ancora in attesa di essere evasa”.

“Quindi in attesa di conoscere le modifiche apportate al documento originario, onde evitare strumentalizzazioni politiche, la scrivente associazione – prosegue -, con l’obiettivo di tutelare gli associati interessanti al regolamento in oggetto,  chiede al sindaco di Lecce Carlo Salvemini e all’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta un incontro pubblico sul nuovo strumento di regolamentazione per comprenderne i reali vantaggi e le eventuali modifiche utili a rendere detto regolamento più confacente agli interessi di chi è chiamato a ‘lavorare’ tutto l’anno in città”.

Non si fa attendere la replica dell’amministrazione a Confcommercio con alcune precisazioni, a partire da quella sui diversi incontri con i rappresentanti dell’associazione dal 2018, in presenza dell’assessore alla Pianificazione Urbanistica Rita Miglietta e in altre occasioni, dall’assessore al Commercio Paolo Foresio.

“In sede di questi incontri – si legge nella nota – non è mai emersa una richiesta formale di discussione sul tema del ‘Regolamento comunale per l’arredo urbano dello spazio pubblico per attività stagionali e continuative, dehors’. La bozza del Regolamento è stata inviata motu proprio dall’amministrazione alle associazioni di categoria nel novembre del 2018, accompagnata da una nota firmata dal sindaco e dall’assessore Miglietta. Nella nota si chiedeva alle stesse di esprimere proprie osservazioni. Con la nota del 13 dicembre 2018 firmata dal presidente Maglio, Confcommercio faceva giungere le proprie, alcune delle quali sono state accolte e sono oggi parte integrante del Regolamento licenziato dal Consiglio comunale. La stessa nota non conteneva richiesta di ulteriore incontro.”

“Richiesta di incontro specifica sul tema del Regolamento – si legge nella nota del Comune – non è giunta neanche a seguito della pubblicazione dello stesso sul sito istituzionale, integrato dalle osservazioni delle associazioni di categoria (il link alla pubblicazione della bozza di regolamento – peraltro già liberamente consultabile – è stato prontamente fornito all’associazione su richiesta della stessa), né nei numerosi successivi incontri intrattenuti da allora con l’associazione su altri tematiche. Le osservazioni di Confcommercio, giunte con la nota del 13 dicembre 2018, ritenute compatibili con l’interesse pubblico che il Regolamento intende tutelare e dunque integrate nello stesso riguardano l’ammissione della tipologia semichiuso b nell’ambito 2, la possibilità di dotare i dehors di attrezzature per il riscaldamento, la migliore specificazione, in particolare nel centro storico delle modalità di valutazione della larghezza minima dei dehors in relazione all’esigenza di assicurare il transito dei mezzi di soccorso”.

Dall’amministrazione si aggiunge che, insieme alle osservazioni di Confcommercio siano state valutate e integrate nel Regolamento proposto alla Commissione consiliare competente alcune osservazioni espresse dalle altre associazioni di categoria: “A valle di un percorso complesso – si ribadisce -, che ha visto il coinvolgimento delle associazioni di categoria e in seguito la discussione del Regolamento nella competente Commissione consiliare e in Consiglio comunale – sede nella quale è stato ulteriormente emendato – giunge ‘fuori tempo massimo’ la richiesta di un incontro pubblico per l’integrazione dello stesso, che resta comunque modificabile in sede istituzionale secondo le modalità previste dalla legge, previo congruo periodo di vigenza”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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