HomeSportUN LECCE CHE CON UOMINI VERI HA COSTRUITO UNA SQUADRA MIRACOLO

UN LECCE CHE CON UOMINI VERI HA COSTRUITO UNA SQUADRA MIRACOLO

UN LECCE CHE CON UOMINI VERI HA COSTRUITO UNA SQUADRA MIRACOLO

Quando si parla di Lecce con i diretti responsabili, siano essi il Presidente, il Direttore Generale o ancora quello Sportivo, l’Allenatore tutti parlano di “uomini” e più ancora di “gruppo” per finire al solito refrain “gioco di squadra”.

Ed è tutto vero, ma, premesso che “uomini” si nasce ma si diventa anche grazie a propri meriti, al famoso gioco di squadra si arriva solo e soltanto se al lavoro di ogni giorno, all’applicazione costante, si accoppia il peso specifico delle qualità tecniche di ogni componente la decantata squadra.

Il Lecce a questo proposito è davvero ben fornito di esempi da portare come singoli che, appunto perché ben dotati tecnicamente, forti anche nel personale, sono riusciti a creare questo Lecce-miracolo di cui tutti, qualcuno malvolentieri (?) parlano.

Si parte dal quel rettangolo che costituisce il limite da difendere e da violare (la porta ndr) dove i giallorossi schierano Wladimiro FALCONE un portiere non spettacolare ma sempre molto efficace, un numero uno di nome e di fatto (anche se indossa la maglia numero 30) che in ogni partita ci ha messo del suo per creare quel reparto difensivo che, anche grazie al gioco voluto da Baroni, sta assicurando una buona tenuta tanto da risultare la sesta difesa del campionato (alla pari con l’Atalanta) preceduta solo dalle big del torneo.

Wladimiro Falcone

Anche a Bergamo, dove Falcone ha commesso un errore il nostro numero uno ha effettuato tutta una serie di interventi salva risultato risultando a fine gara tra i migliori in campo.

Del resto non sbaglia solo chi non opera, ma il dato più qualificante che si desume da quanto occorso contro i bergamaschi e l’immediata ripresa fornita da Falcone. Commettere un errore, che poteva costare caro alla squadra, di solito abbatte moralmente ed invece il nostro portierone, che sino all’89’ aveva fornito una prova superlativa, subito dopo ha effettuato l’intervento più spettacolare e più efficace neutralizzando un pallone che sembrava destinato al fondo del sacco giallorosso.

Ecco cosa vuol dire avere i numeri per eccellere, Falcone ha dimostrato di averli ed il Lecce, per bocca dei responsabili si prepara ad effettuare il suo diritto di riscatto sperando che la Sampdoria non eserciti il suo di contro riscatto.

Pantaleo Corvino

Ma Falcone è il punto di partenza perché nel Lecce, costruito soprattutto con le idee da Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, come lui ne ha diversi di uomini veri. Sono i giovani di belle speranze, ma ora possono essere definiti certezze, come GENDREY che è passato dalla B alla A senza accusare grandi scompensi; GALLO che ha ribadito a sinistra quanto il primo faceva a destra. In difesa, poi, un’assoluta sorpresa, ormai insostituibile nel ruolo, ecco BASCHIROTTO, giunto a Lecce come esterno difensivo e ormai consacrato “centrale” col vizio del gol. Un giocatore non più giovanissimo ma che credo abbia un futuro assicurato con una maglia azzurra a portata di mano.

Passando a centrocampo ecco HJULMAND il capitano più giovane del campionato (e non solo di quello italiano) che è un argine difficilmente superabile ed una fonte di gioco spesso decisiva con lui è esploso, arrivando dalla Primavera giallorossa quel GONZALEZ che accoppia all’agonismo una tecnica che ne fanno una delle mezzali più interessanti del torneo. In attacco poi ecco i giovani BANDA, CESSEY e COLONBO   che, ognuno nel proprio ruolo, stanno mettendosi in luce tanto che anche i responsabili delle rispettive Nazionali li seguono con attenzione.

A supporto del manipolo di giovani, però, si muovono dentro e fuori dal campo i cosiddetti anziani. Come non considerare autori di una stagione da ricordare personaggi come BLIN, DI FRANCESCO e STREFEZZA tutti ormai con maggiori esperienza dei compagni.

Samuel Umtiti

Per chiudere, ciliegina sulla torta, con UMTITI un campione del mondo venuto a Lecce con l’umiltà dello sconosciuto tutto da scoprire che all’affetto dimostratogli dalla tifoseria da subito ha risposto con prove da Campione dando vigoria e certezze a tutti.

Ernesto Luciani

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