HomeSportVERSO GENOA vs LECCE – La Parola ai Tecnici

VERSO GENOA vs LECCE – La Parola ai Tecnici

VERSO GENOA vs LECCE – La Parola ai Tecnici

Fabio Liverani:

Proprio da Genova parte la storia di Liverani come allenatore, per questo, anche, il tecnico ora sulla panchina del Lecce ci tiene in modo particolare anche se non lascia trasparire la minima emozione.

Domani sera, alla guida del suo Lecce, cercherà di prendersi una personale rivincita su un ambiente che troppo in fretta non ha creduto in lui (esonerato dopo 6 gare). In palio ci sono tre punti che, come sempre, in partite da ultima spiaggia, contano per due e quindi potrebbero dire molto in chiave.

Liverani dopo la seduta di rifinitura alla vigilia della gara contro i rossoblù di Davide Nicola ha così presentato la sfida di domani.

“Una gara che può valere un’intera stagione. Non ci sarà, al triplice fischio finale, nessun verdetto definitivo, ma è chiaro che – un poco come successo lo scorso anno contro il Brescia – lo scontro diretto di domani darà la percezione alla squadra se può raggiungere l’obiettivo finale oppure no”.

La gara Genoa-Lecce è come uno spareggio anticipato tra le due squadre che fino alla fine si contenderanno l’ultimo posto utile per la salvezza. I liguri sono avanti di un punto (30 a 29) rispetto ai giallorossi ed è un vantaggio importante; dopo questo match ci saranno altre quattro partite quindi 12 punti ancora in palio), ma andare a -4, con gli scontri diretti a svantaggio, potrebbe essere letale.

Lo sa bene Fabio Liverani che dice:

“Quelli di domani saranno 90 minuti che rappresenteranno un crocevia molto importante – spiega. Un pareggio lascerebbe invariata la distanza, mentre la vittoria di una delle due squadre avvicinerebbe l’obiettivo salvezza. Diminuiscono le partite che mancano alla fine del campionato e questo implica un innalzamento della tensione e una minor possibilità di sbagliare. Tutti dobbiamo essere bravi a fare meno errori possibili perché in questo periodo anche il minimo errore non è più recuperabile. Massima attenzione, quindi, da parte di tutti, arbitri compresi, perché sarà un momento decisivo per tutti”.

Non vuole disattenzioni, quindi, il tecnico romano:

“disattenzioni che troppo spesso sono costate brucianti sconfitte, soprattutto dopo il lockdown: “venivamo dalle buone prestazioni contro Lazio Cagliari, ma poi è arrivata la sconfitta contro la Fiorentina. A livello fisico e mentale abbiamo pagato la fatica dell’ultima gara di un trittico in cui abbiamo spinto tanto. Purtroppo in rosa non c’è l’opportunità di fare ampie scelte: la carretta la stanno tirando sempre gli stessi e hanno pagato dazio mercoledì scorso”.

Liverani insiste su un concetto basilare:

“quello che assolutamente non voglio vedere sono gli errori che possono mettere in salita la partita. Se il Genoa sarà bravo a far gol, allora faremo loro i complimenti, ma ultimamente i gol agli avversari molto spesso li abbiamo regalati noi“.

Come ci si avvicina alla sfida col Genoa:

“Siamo numericamente corti: Deiola ha finito la stagione perché deve operarsi; Calderoni in questo momento non è disponibile, ma vuole partire per essere vicino ai suoi compagni. Me lo ha chiesto lui ed era giusto accontentarlo. In compenso ritroviamo qualche pedina: Meccariello è un’opzione in più e lo valuteremo domani, mentre Tachtsidis – che ieri ha avuto un problemino – oggi ha fatto rifinitura regolarmente. Lapadula? Potrebbe essere una soluzione che valutata in base al minutaggio che può avere”.

Sull’avversario Liverani dice: “sarà un Genoa diverso rispetto al girone d’andata. E’ cambiato il mister e a gennaio ci sono stati tanti nuovi innesti, soprattutto in esperienza. Sarà una partita totalmente diversa: partiamo con la voglia e con il temperamento di poter dire la nostra, con umiltà, ma senza paure. Pandev? Lo conosco da quando aveva 19 anni, quando arrivò giovanissimo alla Lazio. E’ un campione e con la sua esperienza rappresenta certamente un valore aggiunto. Dobbiamo cercare di limitarlo sapendo che non sarà facile”.

Chiosa finale per il mister su quel Genoa che per lui ha rappresentato la prima esperienza in assoluto da allenatore, subito in Serie A: era il 2013 quando guidò il grifone ad inizio stagione per 6 partite, raccogliendo una vittoria, un pareggio e quattro sconfitte.

“Io ho sempre detto che ognuno di noi ha un passato che va ricordato come tale. I ricordi servono per crescere e per mantenere dei rapporti, ma quello che conta davvero è il presente e il futuro. Perché nel mio futuro c’è ancora tanto da scrivere”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment