HomeSportVERSO LECCE vs TORINO . La Parola ai Tecnici

VERSO LECCE vs TORINO . La Parola ai Tecnici

VERSO LECCE vs TORINO . La Parola ai Tecnici

Fabio Liverani: “Abbiamo cercato di occupare le caselle mancanti, qualcosa siamo riusciti a fare, volevamo fare qualcosina in più ma non ci siamo riusciti”.

La gara importante come quella di domani col Torino è stata oggetto dell’incontro di oggi con il tecnico giallorosso che ne ha parlato partendo da lontano e con alcune precisazioni fra le righe

Si parte con Liverani che ha parlato di chi sarà o meno in campo:

“Petriccione non l’ho mai visto in campo questa settimana, non ci sono possibilità di vederlo dall’inizio. In assenza di Tachtsidis e Petriccione gioca Deiola davanti alla difesa. In attacco la situazione più preoccupante è quella di Farias, non riesce ad allenarsi con continuità. Speriamo che possa risolvere i suoi problemi altrimenti da qui alla fine del campionato in attacco possiamo essere corti. Shakhov, nell’ultimo mese non è stato nelle condizioni di esprimersi al meglio, quando riusciamo a gestire la partita ha le qualità per mettersi a disposizione della squadra. Barak e Saponara hanno il 50% di possibilità di giocare dal primo minuto. Stiamo valutando se giocare con la difesa a tre o tornare al 4-3-1-2“.

Allora i nuovi che impatto avranno?

“I nuovi sono arrivati discretamente dal punto di vista fisico ma sono entrati bene nel gruppo per il loro entusiasmo. Ci vorrà un po’ di tempo per assimilare il credo calcistico, ma Barak ha già giocato in un centrocampo a tre e Saponara gioca nel suo ruolo naturale. Hanno contribuito ad alzare il livello della squadra. Tutti i giocatori arrivati credono che possano essere utili per dare delle alternative. Tutti quelli che abbiamo preso sono giocatori che non giocavano mai o quasi mai. Questo deve far riflettere. Noi crediamo in chi abbiamo preso e siamo convinti che possano fare meglio di quanto fatto finora nella loro carriera. Chi arriva qui viene per aiutare, non per risolvere i problemi“.

Il mercato quindi non è stato una soluzione di problemi?

 “Abbiamo cercato di occupare le caselle mancanti, qualcosa siamo riusciti a fare, volevamo fare qualcosina in più ma non ci siamo riusciti. Chiudiamo con 20 giocatori di movimento, ho un po’ di timore dal punto di vista numerico, perché se perdi contemporaneamente più giocatori vai in difficoltà. Speriamo nel girone di ritorno di avere più fortuna di quanta ne abbiamo avuta in quello di andata. Imbula? E’ una domanda da fare al d.s., fino a ieri era sul mercato, è un patrimonio della società e deciderà la società cosa fare. Il centrocampo numericamente in questo momento è il reparto più pieno“.

Veniamo all’avversario:

“Rispetto all’andata è cambiato tanto, è una partita completamente differente. E’ una partita importante che ci serve per ripartire. Il Torino è costruito per altri obiettivi, ma dobbiamo fare punti con tutti e vogliamo fare risultato. Sappiamo che sarà una partita difficile. Il Torino è una squadra viva, fino ai sette gol subiti dall’Atalanta aveva fatto un buon campionato. Non è una squadra che viene da molte sconfitte consecutive“.

Per chiudere con la classifica 

“Alla lunga la classifica delinea i valori delle squadre e di quello che hanno dato sul campo. Se oggi ci sono quattro squadre in un punto con una media bassa significa che tutti hanno delle difficoltà. Bisogna capire che ci sono differenze mentali, atletiche, tattiche e tecniche fra le squadra, la bravura nostra deve essere di provare a tenere nella lotta salvezza altre squadre oltre a quelle che ci seguono. Sperando di poter avere la rosa completa al più presto possibile vogliamo aumentare il livello di qualità e fisicità di questa squadra. Possiamo farlo solo attraverso il lavoro. Quando una squadra come il Lecce non ha a disposizione diversi giocatori nel lungo periodo va in difficoltà. L’aspetto mentale della squadra è legato agli episodi della partita, dobbiamo rimanere legati al risultato. Contro il Verona siamo andati in difficoltà dopo essere andati in svantaggio, a differenza della partita con l’Inter. Per quello che penso io non è possibile una squadra che con l’Inter sta bene fisicamente e dopo cinque giorni non sta bene fisicamente. Ci sono le critiche costruttive e poi le chiacchiere da bar. La realtà è stata che il Verona è stato più forte“.

Ed infine lo striscione degli ultras

“A me i tifosi hanno sempre dato stimoli. Qui a Lecce i tifosi sono sempre stati un valore aggiunto. Insieme si è riportata questa squadra sul palcoscenico più importante dello sport italiano. Uno striscione esposto è stimolante e credo che sia giustificato da parte di chi fa sacrifici per la squadra. Questa gente è sempre stata vicina alla squadra. Quello che posso garantire alla gente di Lecce è che questa squadra lavora al massimo. Dobbiamo rimanere uniti fino all’ultimo“.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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