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XI LEGISLATURA Interrogazione ordinaria urgente a risposta scritta

XI LEGISLATURA Interrogazione ordinaria urgente a risposta scritta

OGGETTO: Stroke Unit

Premesso che:

L’ictus cerebrale, allo stato attuale, rappresenta la seconda-terza causa di morte in assoluto e la prima causa di grave inabilità permanente e costituisce una vera urgenza neurologica poiché la tempistica degli interventi diagnostici e terapeutici riduce significativamente sia la mortalità sia gli esiti invalidanti di suddetta grave patologia che colpisce, in percentuale diversa, tutte le fasce di età.

Infatti, a livello internazionale, la assoluta priorità ed urgenza degli interventi è sintetizzata nel motto Time is brain, nel senso che quanto più precocemente ed appropriatamente si interviene tanto più le funzioni cerebrali possono essere salvaguardate, per la vita e per la gravità degli esiti.

Gli unici presidi che hanno dimostrato di essere di aiuto nel ridurre mortalità e invalidità nei pazienti colpiti da ictus in fase acuta con inoppugnabili evidenze scientifiche sono:

Il ricovero in Stroke Unit (SU) per tutti i pazienti indipendentemente dalla eziologia (ischemica o emorragica), dall’età e dalla gravità;

Il trattamento trombolitico entro le 4,5 ore dall’esordio e comunque il più presto possibile nei pazienti con ictus ischemico,

La trombectomia meccanica per via endovascolare in un sottogruppo selezionato di pazienti con ictus ischemico entro le 6 ore dall’esordio e comunque dopo trombolisi venosa.

Le Stroke Unit sono indispensabili per effettuare in sicurezza le terapie d’urgenza, che salvano vite “di per sé”, soprattutto grazie alla specializzazione del personale medico e paramedico, alla capacità di gestione delle complicanze, alla capacità di rapida diagnosi eziologica con conseguente prevenzione secondaria e alla riabilitazione precoce.

Negli ultimi anni nella Regione Puglia sono state attivate alcune SU affidando la loro realizzazione alle singole Direzioni Aziendali secondo quanto indicato dal registro SITS, il cui protocollo rendeva necessaria l’adozione di procedure finalizzate all’esecuzione della trombolisi endovenosa.

Ciò ha consentito di avviare nelle neurologie pugliesi un processo iniziale di gestione del paziente con ictus in fase acuta. Tuttavia tale processo si è svolto con numerose difficoltà e ad oggi la situazione assistenziale non è omogenea sul territorio regionale ed insufficiente a garantire una risposta adeguata, specie alla luce dei nuovi sviluppi della letteratura scientifica ed il riscontro del beneficio ottenuto con i trattamenti endovascolari ha reso ancora più complesso lo scenario.

Secondo dati estrapolati dal registro internazionale SITS, la Puglia ha effettuato solo il 30% -35% circa dei trattamenti (per via venosa ed endovascolare) prevedibili in base alla numerosità della popolazione.

Nella deliberazione N.161 del 29.2.2016 e successive modifiche la regione Puglia ha sancito la volontà di attivare una rete assistenziale per l’ictus, all’interno di un sistema di reti per patologie tempo-dipendenti.

Allo strumento “rete” viene affidato il compito di rispondere alle esigenze molteplici che negli anni sono emerse all’interno dei sistemi sanitari al fine di affrontare con gli strumenti più adeguati suddetta grave urgenza neurologica. Inoltre la rete, per conseguire l’obiettivo della precocità dell’intervento deve coprire aree territoriali omogenee con idonei presidi ospedalieri di Stroke Unit.

Nel caso dell’ictus i principali obiettivi saranno prevalentemente di natura clinica (realizzazione di una rete specialistica e ultra specialistica con competenze differenziate) ed operativa (in quanto rete tempo-dipendente).

Pertanto gli attori principali della rete Stroke sono i seguenti:

Il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica (S.S.U.E.M.);

 

I pronto soccorso (PS);

Le SU di primo e secondo livello;

Le strutture riabilitative.

Focalizzando l’attenzione sulle Stroke Unit

Il modello di rete prescelto dalla Regione Puglia dovrebbe essere, molto opportunamente, quello FONDATO SUI CENTRI HUB (STROKE UNIT II LIVELLO) E SUI CENTRI SPOKE (STROKE UNIT DI I LIVELLO)

Le SU di primo livello (Centri SPOKE)

In base al DM 70 (al punto 8.2.3.1) le SU di primo livello sono Unità Ospedaliere per il trattamento dei pazienti con ictus. Inoltre, il medesimo decreto indica come fondamentali ed obbligatori la presenza dei servizi/strutture di Neurologia presso tutti gli ospedali di I livello. Appare superfluo specificare che le Stroke Unit sono articolazioni cliniche delle strutture di Neurologia.

Sono, altresì, necessarie per rispondere diffusamente, a livello territoriale, al fabbisogno di ricovero e cura della maggior parte dei pazienti con ictus cerebrale. Si caratterizzano per la presenza in area di degenza specializzata per pazienti con ictus.

In relazione al vasto territorio della provincia di Foggia, Stroke Unit di I livello (centri Spoke) dovrebbero urgentemente essere istituiti, nell’ambito di una struttura di neurologia, presso gli ospedali di I livello di San Severo e Cerignola la cui collocazione territoriale permette di coprire vaste aree (Nord e Sud del territorio provinciale) e di poter espletare i primi interventi di urgenza sull’ictus cerebrale, in stretto collegamento con il centro HUB (Stroke Unit di II livello) già operativo da anni nella s.c.o. di Neurologia, del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia.

In base al DM 70, il fabbisogno stimato di SU è di 1 ogni 150.000/300.000 abitanti, pertanto, tenendo conto del valore medio della stima, in Provincia di Foggia sono necessarie almeno altre due Stroke Unit (Spoke di I livello) anche in considerazione della particolare conformazione logistica del territorio e considerando che la Stroke Unit operante presso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, in San Giovanni Rotondo, copre l’area garganica e costiera.

 

 

Le SU di secondo livello (Centro HUB)

Nel territorio della Provincia di Foggia è attiva la Stroke Unit di II livello presso la s.c.o. di Neurologia del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia, configurata come centro HUB.

La totale assenza di Stroke Unit di I livello sull’intero territorio provinciale rende molto spesso inefficaci e/o impossibili gli interventi di urgenza per il superamento della tempistica prevista per suddetti interventi (trombolisi e/o trombectomia).

 

Tutto ciò brevemente premesso e considerato

 

INTERROGA

Il Presidente della Regione Puglia dottor Michele Emiliano, nonché l’assessore alla Salute ed al benessere animale prof. Pier Luigi Lopalco al fine di sapere:

  1. Quali sono le motivazioni per cui, dopo oltre cinque anni dalla delibera regionale istitutiva, la rete Stroke non è stata ancora completata, almeno per quanto riguarda il territorio della provincia di Foggia, per cui si registrano gravi disfunzioni nell’applicazione di protocolli dell’urgenza emergenza di intervento per l’ictus cerebrale con inevitabili ripercussioni negative sulla salute dei pazienti?
  2. Se sono in atto procedure specifiche ed urgenti per attivare presso l’ospedale di San Severo e di Cerignola Stroke Unit di I livello (centri Spoke- Stroke Unit di I livello) come previsto anche dal DM 70 esclusivamente nell’ambito di istituende strutture di Neurologia?
  3. Se il direttore generale della ASL di Foggia ha in atto procedure rapide finalizzate alla realizzazione delle strutture di cui al punto 2.?
  4. Se il coordinamento regionale, presso l’ARES, per la progettazione, esecuzione e controllo della rete Stroke regionale e delle sottoreti provinciali, è ancora attivo e da quali professionisti del settore è formato e da chi è coordinato?

Il Consigliere regionale

Joseph Splendido

redazione.lecceoggi@gmail.com

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