HomeCulturaXII^ EDIZIONE SALENTO BOOK FESTIVAL 2022

XII^ EDIZIONE SALENTO BOOK FESTIVAL 2022

XII^ EDIZIONE SALENTO BOOK FESTIVAL 2022

La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori – GIUGNO – LUGLIO – AGOSTO

​​Sabato 24 giugno 2022

Museo della civiltà contadina – TUGLIE / ore 20.30

VALENTINA PETRINI presenta il libro

“Il cielo oltre le polveri” (Solferino)

Con GIUSEPPE SERRAVEZZA e ANTONIO CALO’

Domenica 25 giugno 2022

Piazza Tellini – GALLIPOLI / ore 20.30

VALENTINA PETRINI presenta il libro

“Il cielo oltre le polveri” (Solferino)

con NANDU POPU

Piazza Tellini – GALLIPOLI / ore 21.30

PAOLO CALABRESI presenta il libro

“Tutti gli uomini che non sono” (Salani).

Il Salento Book Festival prosegue: prossimi appuntamenti domani a Tuglie (Le) e domenica a Gallipoli (Le). La XII edizione de “La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori” accoglie adesso Valentina Petrini con “Il cielo oltre le polveri” (Solferino), libro in cui la giornalista, cresciuta a Taranto, ricostruisce la storia “nera” dell’Ilva, e l’attore Paolo Calabresi con una storia tra finzione e realtà a tratti surreale, “Tutti gli uomini che non sono” (Salani).

Petrini sarà al Museo della Civiltà Contadina di Tuglie sabato 25 giugno 2022 alle ore 20.30 (dialoga con l’autrice Lara Napoli con la partecipazione di Giuseppe Serravezza, oncologo e direttore scientifico LILT Lecce, letture a cura di Antonio Calò) e in piazza Tellini a Gallipoli domenica 26 giugno alle ore 20.30 (dialoga con l’autrice Valentina Murrieri con la partecipazione di Nandu Popu). Quest’ultimo appuntamento sarà seguito dall’incontro di presentazione del libro di Calabresi previsto alle ore 21.30 sempre in piazza Tellini (dialoga con l’autore Eleonora Tricarico). Ingresso gratuito. Dettagli suwww.salentobookfestival.it. Info 348/5465650.

“Il cielo oltre le polveri” approfondisce l’Ilva, fin dalla fondazio­ne un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Fran­cesco Zaccaria, finito in mare con la ca­bina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consu­mato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudi­ziarie si staglia, più vasta e apparentemen­te senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impauri­ta, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per cia­scuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia?

Valentina Petrini è cresciuta proprio in un quartiere operaio a ridosso dell’Ilva dove le polveri si posano sui bal­coni delle case e sui giochi dei bambini. Si è trasferita a Roma per costruire una car­riera. Torna sui luoghi della sua infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva. Lo compone in queste pagine con sensibilità e con forza, parlando con i te­stimoni e i parenti delle vittime, interpel­lando professionisti e istituzioni, seguendo i dibattimenti in aula, interrogando il suo stesso passato. E scrive un libro necessa­rio, intenso e vivo, dopo il quale non sarà più possibile dire «non sapevo».

Quella di “Tutti gli uomini che non sono” di Calabresi, invece, è la storia vera di un attore che si fingeva persone realmente esistenti nella vita di tutti i giorni.

Che cos’è il genio? È un lampo, un’intuizione, un principio di follia. A Paolo Calabresi il colpo di genio arriva nel momento più buio della sua vita. Fa l’attore a teatro, ma quando i suoi genitori scompaiono prematuramente, seguiti a breve distanza dal suo maestro, il dolore e lo smarrimento lo riducono in mille frammenti. In quei momenti di malinconia, l’unico sollievo gli arriva dalla passione per il calcio. E a pochi giorni da una sfida della sua amata Roma contro il Milan, coi biglietti già esauriti da tempo, ecco l’idea che a nessun altro sarebbe mai venuta in mente: chiedere un posto omaggio a nome di un personaggio famoso e presentarsi allo stadio indossandone i panni. E così, la domenica, sfruttando una certa somiglianza con Nicolas Cage e borbottando qualche battuta in inglese, Paolo C. varca l’ingresso di San Siro. Contro ogni previsione, non solo riesce a farla franca ma nessuno si accorge dell’inganno, compresi i telegiornali che danno grande risalto alla presenza della star hollywoodiana. Ma quello che all’inizio era soltanto un modo per entrare gratis allo stadio assume presto la dimensione di un’intima necessità. Perché recitare nella vita reale, all’insaputa di tutti, per lui diventa un modo per esorcizzare quei lutti e, al tempo stesso, sublimare l’amore per il proprio mestiere. Del resto, cosa fa un attore, se non fingere di essere qualcun altro e farlo credere al maggior numero di persone possibile?

Partendo da una serie di interpretazioni che Calabresi ha davvero realizzato, in un crescendo di situazioni surreali che mescolano continuamente finzione e realtà, questo romanzo racconta le portentose capacità nascoste che tutti possiamo tirar fuori quando crediamo di non aver più nulla da perdere.

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment