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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Giovedì 13 aprile 2017

Quindicesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 103 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 262

A Roma il sole sorge alle 05.32 e tramonta alle 18:48 (ora solare)

 Lecce il sole sorge alle 05.19  e tramonta alle 18:30 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Martino Papa

ACCADDE OGGI:  1970 – Incidente nello spazio per Apollo 13

apollo13

«Houston, abbiamo un problema». Una frase memorabile nella storia della conquista del cosmo. Più delle macchine e della tecnologia, furono la lucidità aritmetica e il coraggio dell’uomo a trasformare un clamoroso fallimento in una compiuta “mission impossible”.

Sulla scia dell’entusiasmo creatosi attorno al successo dell’Apollo 11 (20 luglio 1969) e della celebre camminata sulla Luna di Neil Armstrong, con cui in un solo colpo erano stati offuscati i primati sovietici dello Sputnik e di Gagarin, il governo degli Stati Uniti d’America diede forte impulso al “programma Apollo”.

Per l’Apollo 13 venne designato nel ruolo di comandante James Lovell, un astronauta di lungo corso, con tre voli spaziali all’attivo (Gemini 7, Gemini 12 ed Apollo 8). Accanto a lui Ken Mattingly, come pilota del modulo di comando dell’Apollo (ribattezzato Odyssey), e Fred Haise, in qualità di pilota del modulo lunare o LEM (rinominato Aquarius). A pochi giorni dal lancio il primo venne sollevato dall’incarico, per un sospetto contagio di morbillo, e sostituito con Charles Duke.

L’ora X scattò alle 14.13 (ora di New York) di sabato 11 aprile, dalla base di lancio di Cape Canaveral, in Florida. Destinazione l’altopiano di Fra Mauro sulla Luna. Fatta eccezione per un problema a uno dei cinque motori nella fase iniziale, tutto sembrava procedere regolarmente. A 55 ore dalla partenza, con la Luna distante 14.000 km, la voce di Lovell che avvertiva di un “problema” scosse i tecnici della NASA.

Dapprima l’onda d’urto di un’esplosione e poi i comandi dell’Apollo letteralmente impazziti prospettarono un quadro poco confortante. Guardando dall’oblò, l’equipaggio si rese conto che stava seminando una sostanza gassosa nello spazio: era l’ossigeno del serbatoio 2, esploso per un cortocircuito (sul momento si pensò a un meteorite), che aveva finito col danneggiare anche il serbatoio 1. La riserva a disposizione era insufficiente per le operazioni di allunaggio, per cui dalla base arrivò l’ordine di «missione annullata».
L’obiettivo a questo punto diventava uno solo: riportare a casa gli astronauti. Gli ostacoli da superare erano diversi, a cominciare dal fatto che l’Odyssey, danneggiato dall’esplosione, sarebbe tornato utile solo per rientrare nell’atmosfera terrestre, ma non era più vivibile per l’equipaggio. Quest’ultimo dovette trasferirsi nel LEM, che però era concepito per ospitare due persone per due giorni, mentre di lì in poi avrebbe dovuto reggere la presenza di tre persone per quattro giorni di viaggio.

Cominciò così una corsa contro il tempo dei tecnici della NASA, impegnati a cercare soluzioni ingegnose per limitare il livello di anidride carbonica e rintracciare l’energia elettrica necessaria per il rientro. Gli astronauti, dal canto loro, vennero chiamati a una dura prova di resistenza, dovuta all’assenza di viveri e acqua potabile e alle basse temperature. Ciò non impedì a Lovel di compiere manualmente una traiettoria mai tentata in precedenza e di trovare la lucidità giusta per scrivere a mano i calcoli, che consentirono di impostare il LEM adattandolo a una capsula e utilizzandolo come scialuppa di salvataggio, prima del definitivo passaggio nel Modulo di Comando (CSM).

Passaggi decisivi che il 13 aprile fecero tornare i tre sulla Terra. Gli ultimi istanti, per via del lungo silenzio radio, tennero col fiato sospeso milioni di telespettatori in tutto il mondo. Anche in Italia la RAI seguì l’evento, attraverso famosi inviati come Ruggero Orlando (presente anche nell’impresa di Neil Armstrong) e Jas Gawronski. Pochi istanti dopo l’atterraggio in mare, dal CSM arrivò la voce di Lovell che rassicurò sulle condizioni di salute dei tre. Mai fallimento fu più celebrato nella storia degli USA e non solo.

Trasposta nell’omonimo film di Ron Howard del 1995 (premiato con due Oscar per Miglior montaggio e Miglior sonoro), la vicenda dell’Apollo 13 salì nuovamente alla ribalta nel 2011, quando vennero battuti all’asta i libri di bordo utilizzati da Lovell per i preziosi calcoli.

NACQUERO OGGI

1808 – Antonio Meucci – inventore

1951 – Ivano Bordon ex calciatore

1960 – Rudy Voller – ex calciatore

FRASE CELEBRE: Non vi è ricchezza senza lavoro. (George Bernard Shaw)

IL PROVERBIO: Chi pon cavolo d’aprile, tutto l’anno se ne ride.

IL SEGNO ZODIACALE: ARIETE – Dal 21/03 al 20/04

Personalità

Intrepido e fiero, la sua è una personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura irrequieta è portata ad ogni genere di attività, dovrebbe evitare tutte quelle imprese troppo rischiose o azzardate. Ma per lui, coraggioso fino alla temerarietà, le mezze misure sono sconosciute, “o tutto o niente” è il suo motto, sa essere estremo, sia nell’entusiasmo che nell’indignazione.

Amore

Un incontro, un gesto sono sufficienti a fargli andare il cuore in gola. I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione ed è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo. Un simile comportamento lo espone a delusioni! Bisogna però sottolineare che il fuoco della sua passione con la stessa facilità con cui divampa, si spegne, ed egli, avventuroso per natura, rivolge altrove il suo sguardo e i suoi interessi. Se è lui ad essere corteggiato bisogna agire d’astuzia: chiedere i suoi preziosi consigli, poi sfuggirgli quel tanto che basta, ma in ogni caso la sincerità è un obbligo. Infine, come amerà il nostro Ariete nell’età matura? Sarà sempre così ardente e appassionato? O perderà un po’ del suo ardore? Non lo perderà, anzi continuerà ad adorare l’avventura romantica, il fascino della seduzione e l’eccitamento della conquista. E se subentra la gelosia? Come minimo ci si può aspettare una scenata memorabile, voleranno insulti e… suppellettili, lancerà accuse terribili, salvo poi pentirsene, senza tuttavia chiedere scusa.

Lavoro

Ad uno come lui a cui piace comandare, un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui, la sua abilità gli permette invece d’inventarsi i lavori dal nulla, perché è originale, ha grinta e coraggio da vendere. Se svolge un lavoro d’équipe, ha bisogno di collaboratori fidati sui quali poter contare in ogni momento, mentre se è alle dipendenze, non farà nulla per farsi benvolere dai colleghi, che non lo sopporteranno per i suoi modi sbrigativi e per la sua abilità nel mettersi in luce con i superiori. Un altro campo di stretta appartenenza a tale segno è quello dell’atletica e delle arti marziali. Lo studente Ariete non è proprio uno scolaro modello, meglio i campi da gioco, le palestre o l’organizzazione di feste e gruppetti musicali. Ciò non toglie che, quando si appassiona (come solo lui sa fare!) ad una materia o ad un singolo argomento di studio, riesce ad ottenere ottimi risultati. All’università gli saranno più congeniali le facoltà in cui si effettuano studi sperimentali specie in campo architettonico e in quello della chimica industriale.

Salute

Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione (specie l’arco dentario superiore), il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, e non è raro, ad esempio, sentirlo lamentarsi di emicranie, nevralgie o sinusiti. I suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività e al suo mirare continuamente verso nuovi obiettivi. La sua grande vitalità lo porta costantemente a sopravvalutare le sue forze e quindi, più di qualsiasi altro segno, abusa della sua salute. Il fosfato di potassio è il suo sale cellulare, che restituisce una parte di quel vigore intellettuale che l’Ariete spende con tanta prodigalità

I DOODLE DI GOOGLE: Songkran Festival

Nel mondo buddhista il capodanno viene festeggiato nel cuore della stagione primaverile. È il Songkran, dal sanscrito Samkranti (“passaggio astrologico”), festeggiato dal 13 al 15 aprile nei paesi di tradizione theravāda (la più antica scuola buddhista) del Sud-est asiatico. Principale rito di quest’antica tradizione è bagnarsi a vicenda con l’acqua, quale simbolo di purificazione spirituale: armate di secchi, pentole, tubi da giardino e pistole ad acqua, le persone si innaffiano tra di loro e lavano le statue di Buddha portate fuori dal tempio. In giorni diversi vengono portati al wat (area che comprende gli edifici sacri) cibo e sabbia, quest’ultima come contributo simbolico alla costruzione di un nuovo tempio.

Il Songkran è stato ricordato più volte da Google con quattro doodle locali (visibili in Cambogia, Laos e Thailandia), pubblicati nel 2008, 2009, 2011 e 2012.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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