Ad alcune stazioni della provincia di Brindisi e Taranto assegnato il premio “EUROFERR”
Sarà consegnato nel marzo 2025
Di seguito il comunicato di Ferrovie dello Stato Premio “Uuroferr”
Nel mese di marzo del 2025 (fra un anno) a Lecce, sarà consegnato il Premio Ferroviario Europeo “Euroferr” (diploma d’onore) ai Sindaci della Provincia di Brindisi, delle Stazioni Ferroviarie di: Brindisi, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Erchie (Brindisi) -Torre Santa Susanna (Brindisi), San Pancrazio Salentino, Fasano, Cisternino, Ostuni, San Vito dei Normanni, San Pietro Vernotico, Mesagne, Latiano, Oria, e Villa Castelli( anche se questa ultima stazione è chiusa e non utilizzata nonché lontana dal paese vogliamo valorizzarla con questo premio Euroferr) in quanto le loro Stazioni Ferroviarie sono state considerate / giudicate da AEC (Association Europeenne Des Cheminots), da UTP Milano (Utenti Trasporto Pubblico), da ANFG (ferrovieri del genio) e dal CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) come Stazione ad Alta Valenza Storica, Turistica, Ambientale e Archeologica, in base a quanto previsto dal Manifesto dei Principi del Premio (In Allegato “A”): Il cui concetto fondamentale è relativo al fatto che “Noi di AEC consideriamo le Stazioni non solo punti di transito ma anche Porte Magiche di Ingresso verso Territori Meravigliosi Ricchi di. Storia, Turismo, Bellezze Ambientali e Archeologiche”.
Sono quattro anni che come AEC insieme a UTP Milano, CIFI e ANFG assegniamo, Il Premio Ferroviario Europeo “Euroferr” (fino ad oggi sono n. 153 i Sindaci – premiati in fascia tricolore scortati dai loro Gonfaloni – per le loro Stazione e n. 50 le Associazioni/Musei Benemeriti/e premiati/e):
ai Sindaci (in fascia tricolore scortati dai loro Gonfaloni) delle Stazioni Ferroviarie considerate da noi ad Alta Valenza Storica, Turistica, Ambientale e Archeologica;
alle Associazioni benemerite legate culturalmente (in qualche misura) al mondo ferroviario e ambientale;
ai Musei Ferroviari benemeriti;
Termino con due concetti fondamentali:
“”Il treno si ferma in stazioncine senza capostazione, senza biglietteria. Alcune sono murate, altre distrutte dai vandali. Sempre i banditi? No, la globalizzazione. Sono i rami secchi, potati dai governatori dei flussi. In burocratese si chiamano Stazioni impresenziate. La fine dei territori e delle aeree interne comincia così, col bar e la panetteria che chiude , poi con le stazioni del silenzio (P. R.)”””
“””La Storia ci ha dimostrato l’importanza dei trasporti ferroviari. Per il futuro è opportuno confidare e sperare nella saggezza dell’umanità; essa solo può permettere alla Ferrovia di svolgere la missione per le quali sono state realizzate: unire gli uomini oltre le frontiere e portare il suo contributo nel trasporto ferroviario e nello scambio internazionale. La libertà di movimento rappresentava e rappresenta uno dei principi fondamentali di AEC perché solo attraverso il libero movimento di idee, informazioni, pensieri , persone e merci si potrà sperare in una pace duratura in un mondo composto da più popoli.
Gen MARIO PIETRANGELI