Adesione allo sciopero generale di ieri venerdì 3 ottobre 2025
Il Consiglio di Amministrazione ed il personale tutto di Rinascita Società Cooperativa Sociale unanimemente aderisce allo sciopero generale proclamato per Venerdì 3 ottobre 2025.
L’aggressione armata, avvenuta il 1° ottobre 2025, contro navi civili che trasportavano cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema: un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza dei lavoratori e dei volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi. È un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso.
Come giustamente è stato evidenziato dalle sigle sindacali che hanno promosso lo stato di agitazione, la nostra Costituzione lo afferma con chiarezza.
– L’articolo 10 adegua l’ordinamento italiano alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute, vincolando tutti gli Stati sottoscrittori a obblighi di reciprocità.
– L’articolo 11 ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo per risolvere le controversie internazionali; riconosce il diritto alla difesa (art. 52) ma, soprattutto, impegna l’Italia a limitare la propria sovranità per costruire un ordinamento che garantisca pace e giustizia tra le nazioni, promuovendo le organizzazioni internazionali che perseguono questo fine. L’aiuto umanitario rientra pienamente in tali obiettivi di giustizia.
– L’articolo 117 impone al legislatore di rispettare i vincoli comunitari e internazionali. La fedeltà ai trattati di pace non è dunque una scelta politica, ma un obbligo costituzionale, ma sempre in condizione di reciprocità.
Su questi principi si fonda l’ordinamento italiano: rispetto del diritto internazionale, promozione della pace, ripudio della guerra.
Israele, pur essendo Stato firmatario di convenzioni internazionali costitutive del diritto di pace, ha violato norme essenziali:
– ha disatteso la Carta delle Nazioni Unite (artt. 2 e 51), che vieta l’uso della forza salvo autodifesa o mandato del Consiglio di Sicurezza;
– con l’attacco alla Flotilla, ha violato la Convenzione ONU sul diritto del mare, che riconosce la libertà di navigazione (art. 87) e tutela le navi civili e umanitarie (artt. 87, 88, 89);
– ha contravvenuto alla Convenzione di Ginevra del 1949 e ai Protocolli aggiuntivi del 1977, che vietano in modo assoluto gli attacchi contro civili e missioni umanitarie.
Lo sciopero generale e le numerose manifestazioni in tutto il territorio nazionale sono un messaggio inequivocabile rivolto al Governo per esprimere non solo solidarietà al popolo palestinese ma anche la volontà del mondo del lavoro di non farsi arruolare nella guerra e nella barbarie nella quale ci stanno precipitando.
Interrompere ogni relazione militare, commerciale e non, con uno Stato protagonista di un genocidio, rifiutarsi di lavorare per uno Stato che non solo vende armi e collabora a tutti i livelli con Israele, ma che destina decine e decine di miliardi alla folle corsa al riarmo invece di destinarle ad assicurare diritti sociali, salari dignitosi e servizi pubblici sono le richieste che continueremo a gridare con forza nello sciopero
generale del 3 ottobre.
La nostra solidarietà è partecipazione attiva: scioperiamo il 3 ottobre e blocchiamo il paese! No alla Guerra!
Restiamo umani!
Rinascita Società Cooperativa Sociale