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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: sabato 25 marzo 2023

Dodicesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 84 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 281

A Roma il sole sorge alle 6.04 * tramonta alle 18.28 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 5.42 * tramonta alle 18.05 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Isacco  

OGGI È: L’ultimo giorno con l’ora solare:

Nella notte tra oggi e domani, si passa all’ora legale. Infatti, in tutta l’Unione Europea, questa viene adottata tra l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre. Ufficialmente alle due si sposta la lancetta delle ore in avanti, alle tre. In pratica… dormiremo un’ora in meno!

Negli Stati Uniti, invece, l’ora legale è già partita (parte la seconda domenica di marzo) per poi terminare la prima domenica di novembre.

LE GIORNATE MONDIALI/INTERNAZIONALI: Giornata internazionale in ricordo delle vittime della schiavitù

Per oltre 400 anni, oltre 15 milioni di uomini, donne e bambini sono stati vittime del tragico commercio transatlantico di schiavi, uno dei capitoli più bui della storia umana.

Ogni anno il 25 marzo, la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi offre l’opportunità  di onorare e ricordare chi ha sofferto ed è morto a causa del brutale sistema della schiavitù.

In commemorazione delle vittime, l’Assemblea Generale, con la risoluzione 62/122 del 17 dicembre 2007, ha dichiarato il 25 marzo, la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi da osservare ogni anno.

La risoluzione chiede inoltre l’istituzione di un programma di assistenza per mobilitare le istituzioni educative, la società  civile e altre organizzazioni ad inculcare nelle generazioni future le “cause, le conseguenze e le lezioni del commercio transatlantico di schiavi, e a comunicare i pericoli del razzismo e pregiudizio”.

La Giornata Internazionale mira anche a sensibilizzare sui pericoli del razzismo e del pregiudizio dei giorni nostri.

Cenni storici

Il commercio transatlantico di schiavi ha rappresentato la più grande forma di migrazione forzata nella storia, e innegabilmente una delle più disumane. Il vasto esodo di africani si diffuse in molte aree del mondo, per un periodo di 400 anni e non ha precedenti negli annali della storia umana.

Come diretta conseguenza della tratta transatlantica degli schiavi, il più grande trasferimento di africani avvenne in direzione delle Americhe €“con l’arrivo nei porti del Sud America e delle Isole caraibiche, del 96 per cento dei prigionieri su navi negriere provenienti dalle coste africane.

Dal 1501-1830, L’Atlantico venne attraversato da un numero di africani quattro volte maggiore rispetto al numero di europei che nello stesso periodo attraversarono l’oceano. Questo fenomeno caratterizzò la demografia delle Americhe di quel periodo come un fenomeno basato sull’ampliamento della diaspora africana piuttosto che un esodo europeo. L’eredità di questa migrazione è ancora evidente oggi, attraverso la presenza nelle Americhe di grandi comunità di persone di origine africana.

L’idea iniziale di capovolgere la visione precedentemente accettata iniziò con un primo movimento abolizionista anglo-americano. Gli individui e le organizzazioni erano in contatto, promuovevano e pubblicavano libri, opuscoli e giornali come parte di uno sforzo per aumentare la consapevolezza della causa. Questo fu l’inizio di uno dei più grandi movimenti umanitari mai visti.

Un ruolo chiave in questo primo movimento fu interpretato da un certo numero di abolizionisti neri, tra cui il gruppo britannico Figli dell’Africa, i cui membri includevano Olaudah Equiano (Gustavus Vassa) e Ottobah Cugoano.
Il movimento abolizionista prese piede (o acquistò slancio), lavorando con gruppi come i quaccheri per ottenere un cambiamento da zero. Diversi Stati degli Stati Uniti, iniziando con il Vermont nel 1777, approvarono le leggi contro il commercio degli schiavi e le leggi anti-schiavitù molto prima della legislazione federale.
Molte nazioni si impegnarono anche a diventare firmatarie di trattati internazionali sulla questione. Dal 1807 la Gran Bretagna e l’America abolirono giuridicamente il commercio transatlantico di schiavi. Tuttavia queste azioni non decretarono la fine della schiavitù.

Decenni più tardi, lo “Slavery Abolition Act” del 1833 pose fine alla schiavitù in Canada, nelle Indie Britanniche Occidentali e nel Capo di Buona Speranza, mentre l’”Indian Slavery Act” fu firmato nel 1843. La schiavitù fu abolita nel 1848 in Francia, nel 1853 in Argentina, nel 1863 nelle colonie olandesi e statunitensi, e nel 1888 in Brasile.

ACCADDE OGGI: anno 1585 – Istituita l’Accademia della Crusca:

Da oltre quattro secoli la massima istituzione linguistica italiana, ogni suo parere sulla grammatica e sul lessico della “lingua del sì” è vangelo!

In principio fu solo un’allegra brigata di poeti e letterati, che tra il 1570 e il 1580 si riuniva a Firenze sfidandosi a colpi di cruscate, ossia di versi giocosi, nell’intento di fare il verso al tono pedante degli studiosi dell’Accademia Fiorentina. Su iniziativa del filologo e umanista Lionardo Salviati il gruppo si costituì in “accademia” il 24 marzo del 1585, dandosi un proprio statuto.

Il riferimento alla “crusca” richiamava l’opera di pulizia e selezione che sta dietro la produzione del “fior fior della farina”, metafora della minuziosa ricerca della forma linguistica più pura che si prefiggeva il nuovo organismo. Di qui la scelta di utilizzare come stemma un buratto (o “setaccio”) utilizzato per raffinare la farina. Dal 1590 nello stemma venne inserito il motto ufficiale: «il più bel fior ne coglie», adattamento del verso petrarchesco «e ’l più bel fior ne colse» (Canz. LXXIII, 36).

Pubblicato a partire dal 1612, il suo Vocabolario della lingua italiana, oltre a dare forma e regole alla lingua italiana, rappresentò un modello lessicografico per le lingue francese, spagnola, tedesca e inglese. Considerata la più antica accademia linguistica del mondo, la Crusca ha sede nella Villa medicea di Castello, che ospita una biblioteca con oltre 120mila volumi (tra cui manoscritti, incunaboli e cinquecentine).

Gli studiosi ed esperti che vi lavorano continuano nella preziosa attività di conservazione e divulgazione dell’italiano, utilizzando anche il sito web per rispondere ai numerosi quesiti degli utenti.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1867 – Arturo Toscanini (+1957)

anno 1940 – Mina (Mina Anna Mazzini)

anno 1942 – Aretha Franklin

anno 1947 – Elton John

anno 1981 – Gianluca Pegolo

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

“L’amore è una maledizione che piomba addosso e resistere è impossibile.” (Dino Buzzati)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Ci lassa la strata ecchia pe lla noa, sape cce lassa ma nu ssape cce troa. (chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova)

I DOODLE DI GOOGLE: Evliya Çelebi:

Il Seicento nella letteratura turca va sotto il nome di epoca postclassica, il cui autore più rappresentativo è Evliya Celebi. Nato a Costantinopoli nel 1611 da famiglia agiata, fu educato dagli ulema della corte imperiale e a 30 anni nominato aiutante di Malek Ahmed Pascià, futuro gran visir. In questo periodo iniziò a viaggiare sia all’interno dell’impero ottomano che in altri paesi europei e del Mediterraneo.

I suoi appunti su edifici, mercati e cultura, furono raccolti in un’opera di 10 volumi, dal titolo Seyahatname (Libro dei Viaggi), oggi considerato una testimonianza attendibile dei luoghi dell’impero e in particolare di Istanbul. Nel 2011, a quattro secoli dalla nascita dello scrittore, Google ha pubblicato un doodle locale (visibile in Turchia) per ricordarlo.

luciani.2006@libero.it

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