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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: mercoledì 19 aprile 2023

Sedicesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 109 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 256

A Roma il sole sorge alle 6.23 * tramonta alle 19.56 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 6.02 * tramonta alle 19.31 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Emma

LE GIORNATE MONDIALI/INTERNAZIONALI: Giornata mondiale della Biodanza

Il 19 aprile, nell’anniversario della nascita del suo fondatore, Rolando Toro Araneda, si celebra la Giornata mondiale della Biodanza.

La Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. La sua metodologia consiste nell’indurre esperienze integranti attraverso la musica, il canto, il movimento e situazioni di incontro di gruppo.

L’integrazione umana

In Biodanza il processo di integrazione si attua mediante la stimolazione della funzione primordiale di connessione con la vita, che consente a ciascun individuo di integrarsi a sé, al simile e all’universo.

L’integrazione a sé consiste nel riscattare la propria unità psicofisica L’integrazione al simile consiste nel restaurare il vincolo originario con la specie come totalità biologica.

L’integrazione all’universo consiste nel riscattare il legame primordiale che unisce l’uomo alla natura e nel riconoscersi parte di una totalità maggiore, il cosmo.

Il rinnovamento organico

Avviene in Biodanza come effetto della stimolazione dell’omeostasi, o equilibrio interno, e della riduzione dei fattori di stress.

 Il riapprendimento delle funzioni originarie della vita

Esso consiste nella sensibilizzazione alle risposte naturali che scaturiscono spontaneamente in ogni individuo. La proposta di Biodanza è quella di guardare le manifestazioni naturali da una prospettiva poetica di esaltazione della vita e della grazia naturale da esse derivata. Lo sviluppo delle potenzialità genetiche umane in un contesto di gruppo affettivamente integrato stimola il coraggio e la gioia di vivere.

 Il termine ‘Biodanza’

Fu creato per designare una disciplina dalle caratteristiche inedite. Occorreva ristabilire il concetto originale di danza nella sua più vasta accezione: come movimento di vita non assimilato né al balletto né ad altre forme di danze strutturate. Il prefisso ‘bio’ deriva dal greco bios, ‘vita’. Il senso primordiale della parola ‘danza’ è ‘movimento naturale’, connesso all’emozione e pieno di significati. La metafora è quindi: ‘Biodanza, la danza della vita’

Le origini

La Biodanza è nata nel 1965 a partire dalla ricerca e dall’esperienza personale di Rolando Toro Araneda, psicologo e antropologo cileno.

Dalle sue parole:

“La Biodanza all’inizio è comparsa con discrezione nella mia vita. Poi lentamente ha preso forza, risvegliando l’interesse delle persone, suscitando cambiamenti sorprendenti in alcuni dei partecipanti, e soprattutto creando un sentimento di rinascita e speranza nella vita.

Molte forze si sono manifestate dentro di me per condurmi finalmente all’ideazione di questo insieme di arte, scienza e amore. Sentivo la possibilità del contatto puro con la realtà viva, attraverso il movimento, i gesti e l’espressione dei sentimenti.

La musica era il linguaggio universale, l’unico che tutti potevano comprendere nella Torre di Babele del mondo; la danza era la forma ideale per integrare corpo e anima, e poteva comunicare a tutti i partecipanti felicità, tenerezza e forza.

Fu da questo insieme di esperienze e sensazioni che sorse il desiderio di formare piccoli gruppi per danzare, cantare e incontrarsi con la musica.”  [Rolando Toro]

I fondamenti teorici

Il Sistema Biodanza creato da Rolando Toro, trova le sue fondamenta nelle scienze che riguardano la vita, in particolare nella biologia, nella fisiologia, nelle neuroscienze e nelle leggi universali che conservano i sistemi viventi e che rendono possibile la loro evoluzione.

In particolare i progressi sperimentati nelle neuroscienze hanno un grande valore per i sistemi di sviluppo umano e confermano la metodologia di Biodanza.

Molti studi hanno dimostrato infatti che la stimolazione ambientale induce risposte di plasticità nel cervello adulto. Gli scienziati propongono il concetto di “ambiente arricchito”. In Biodanza usiamo il concetto di “eco-fattori positivi” come categorie specifiche per arricchire l’ambiente in aspetti definiti tali come autoregolazione, piacere, innovazione, legame amorevole ed espansione della coscienza.

Gli studi di fisiologia umana hanno inoltre da tempo stabilito che la regione centrale e più antica del cervello detta limbico-ipotalamica è sede delle emozioni e del tono vitale. Tale regione è inibita, controllata e modulata dalla regione periferica del cervello detta corteccia.

Le ricerche più attuali sulle funzioni del cervello indicano una differenza di attività tra i due emisferi cerebrali: il sinistro è la sede del linguaggio, del pensiero analitico e le funzioni razionali e cognitive, mentre che il destro è specializzato nelle funzioni integranti, non verbali, tattili e si attiva maggiormente in attività come ascoltare la musica e danzare.

La Biodanza stimola prevalentemente l’emisfero destro, in modo da compensare lo squilibrio provocato da una cultura che predilige le funzioni razionali e analitiche a scapito di quelle inconsce. La Biodanza ha un grande effetto riequilibrante tra queste due funzioni del nostro cervello stimolando l’ascolto e l’espressione adeguata delle emozioni, promuovendo il rapporto in feedback con l’ambiente circostante e facilitando in questo modo l’integrazione armonica tra il sentire, il pensare e l’agire.”

Gli studi di psicologia di S. Freud e C.G. Jung hanno descritto come l’inconscio personale e l’inconscio collettivo influenzano il comportamento umano. Rolando Toro, propone il nuovo concetto di inconscio vitale, che si esprime nell’umore endogeno, nel benessere cenestesico e nello stato generale di salute.

Gli studi di filosofia e di psicologia sull’identità di Heidegger, Piaget, Merleau-Ponty, Pichon-Riviere e Buber, propongono l’immagine dell’uomo come essere relazionale e danno fondamento al lavoro in gruppo, alla collaborazione e ai rapporti affettivi. Approfondite ricerche sulla musica rivelano il legame tra percezione musicale e percezione di sé. La musica utilizzata in Biodanza è selezionata seguendo rigorosi criteri al fine di elevare l’umore endogeno e quindi a migliorare lo stato generale di salute.

Gli studi sul movimento umano, mettono in relazione la motricità con la affettività. Per questo gli esercizi di Biodanza sono ispirati ai movimenti naturali dell’essere umano e a determinati gesti archetipici ‘eterni’.

ACCADDE OGGI: anno 1987 – Prima TV dei Simpson:

Marito, moglie e tre figli, dalla pelle gialla e accomunati da una condotta di vita sregolata da un linguaggio politicamente scorretto. La famiglia più irriverente esordì in TV negli intervalli pubblicitari e per pochi minuti, arrivando nel giro di un anno a conquistare la ribalta.

Originario dell’Oregon, il fumettista Matt Groening s’impose sui principali settimanali americani con la divertente striscia Life in Hell. Sulla scia di questo successo venne assunto alla Fox con l’idea di trasporre sul piccolo schermo il fumetto, ma il timore di perderne i diritti di pubblicazione lo fece desistere dal proposito.

Groening ripiegò allora su un nuovo soggetto incentrato su una famiglia, che fin dall’effetto grafico avrebbe dovuto suscitare enorme sorpresa nel pubblico. Per questo scelse come colore della pelle il giallo, immaginando la reazione perplessa di chi li avrebbe visti la prima volta, pensando a un problema tecnico dell’apparecchio televisivo. A ciò unì uno spirito irriverente contrario a qualsiasi buona norma del rapporto genitori-figli e permeato da una feroce satira sulla società americana.

Fonte d’ispirazione dell’autore fu la sua infanzia, sia nella scelta del nome della città immaginaria dove ambientare la serie (Springfield richiama l’omonima cittadina dell’Oregon dove Groening ha vissuto da piccolo), sia nei nomi dei protagonisti, ripresi da quelli della sua famiglia; unica eccezione Bart, inteso come anagramma di brat (in italiano “monello”).

Il debutto de I Simpson avvenne il 19 aprile 1987, con il cortometraggio dal titolo Good Night che andò in onda all’interno del Tracey Ullman Show, varietà condotto dalla Ullman, popolare attrice comica. La formula dei corti, per la durata ognuno di un minuto, venne riproposta per due anni e trasmessa negli intermezzi pubblicitari. I disegni erano però lontani da quelli che più tardi avrebbero conquistato le TV di mezzo mondo, per il fatto che gli animatori si limitarono a ricalcare gli schizzi di base di Groening, senza apportare modifiche e migliorie.

L’enorme successo convinse la Fox a portare il cartone in prima serata con episodi di mezz’ora, la cui prima stagione prese avvio il 17 dicembre 1989. Seguirono altre ventisei stagioni che costruirono il primato di più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa (primato detenuto in precedenza dai Flintstones).

Ad esso si aggiunsero riconoscimenti solitamente riservati alle grandi star del piccolo schermo e del cinema: oltre 23 Emmy Awards (gli oscar internazionali della televisione) e nel 2000 una stella nella Hollywood Walk of Fame (onore concesso a Topolino e a pochi altri personaggi immaginari). A rendere onore ai Simpson fu anche il prestigioso Oxford English Dictionary, inserendo tra le voci «D’oh!», esclamazione ricorrente di disappunto di Homer.

NACQUERO OGGI:

anno 1932 – Fernando Botero

anno 1953 – Sara Simeoni

anno 1957 – Lilly Gruber

anno 1987 –  Maria Sharapova

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

Il passato è un segnale di direzione, non un palo dove appoggiarsi. (Thomas Holcroft)

IL PROVERBIO DEL GIORNO

Batti lu fierru finché è cautu. (Batti il ferro finché è caldo)

I DOODLE DI GOOGLE: Fiera d’Aprile di Siviglia:

Tra le feste dell’Andalusia è quella che gode di maggior eco al di fuori dei confini nazionali. Istituita verso la metà del XIX secolo come fiera del bestiame, oggi tiene viva quell’antica funzione cui si unisce un clima generale di divertimento all’insegna della musica, della danza e del buon cibo.

La manifestazione ha luogo ogni anno due settimane dopo Pasqua, di fronte al Parco Maria Luisa. Qui vengono allestite le coloratissime casetas, “cassette”, dove ci si ritrova per gustare piatti locali e il rebujito (vino manzanilla con gassosa). È tradizione che le donne di ogni età sfilino in tipico abito sivigliano, esibendosi in passi di sevillana, danza popolare simile al flamenco. La fiera ha trovato spazio su Google nel 2010, con un doodle locale (visibile in Spagna).

luciani.2006@libero.it

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