HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: martedì 13 giugno 2023

Ventiquattresima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 164 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 201

A Roma il sole sorge alle 5.33* tramonta alle 20.47 (ora legale)

A Lecce il sole sorge alle 5.15 * tramonta alle 19.19 (ora legale)

 

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Antonio da Padova

Sant’Antonio è il protettore di orfani, prigionieri, naufraghi, donne incinte, donne sterili, bambini malati, vetrai e reclute.

 

ACCADDE OGGI: anno 313 D.C. – Editto di Milano: 

«Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente ci incontrammo nei pressi di Milano e discutemmo di tutto ciò che attiene al bene pubblico, [pensammo] che si dovessero soprattutto regolare le cose concernenti il culto […], concedendo anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita».
Recita così l’editto promulgato nel 313 dall’imperatore d’Occidente Costantino I e dal suo omologo d’Oriente, Licinio, per porre fine alle persecuzioni contro i cristiani e proclamare la neutralità dell’Impero nei confronti di ogni religione. La storica decisione, destinata a cambiare le sorti dell’Europa e del mondo intero, maturò in seguito al precedente editto di Serdica (311) e alle ribellioni scoppiate in Oriente mentre a Mediolanum (l’odierna Milano) era in corso il matrimonio tra Licinio e Costanza, sorella di Costantino.

Il documento ebbe un impatto determinante anche nello sviluppo urbano del capoluogo lombardo, che da anonima città di provincia fu elevata al rango di una delle capitali dell’impero, attraverso la costruzione di importanti edifici quali il Palatium (sede imperiale) e le Terme Erculee.

Salutato come l’inizio di una nuova era di pacifica convivenza tra le diverse religioni, l’editto di Milano si rivelò un’occasione mancata, finendo col favorire la supremazia politica del Cristianesimo sulle altre fedi.

 

EVENTO SPORTIVO: anno 1956 – Al Real Madrid la prima Coppa dei Campioni:

A pochi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, anche lo sport, e il calcio in particolare, comincia a prendere una fisionomia organizzativa più simile a quella che avrà nel terzo millennio. Nella stagione 1955/56, l’UEFA organizza un torneo tra i migliori club europei per evitare che possa nascere per iniziativa privata.
Alla prima Coppa dei Campioni prendono parte sedici squadre, in linea di massima le vincitrici dei campionati nazionali (sarà la regola dalla successiva edizione). L’Italia è rappresentata dal Milan, già al suo quinto scudetto. I rossoneri sono eliminati in semifinale dal Real Madrid, primizia di un confronto calcistico tra i due paesi che riempirà pagine intere della storia del calcio europeo, non solo a livello di club.

Nella finale del 13 giugno il Real Madrid s’impone per 4 a 3 sulla squadra francese “Stade Reims”, vincendo così la prima Coppa dei Campioni. Nei decenni a venire i “blancos” saranno campioni d’Europa per altre dodici volte (nel 2014 e nel 2016 nel derby madrileno, nel 2017 contro la Juventus e nel 2018 contro il Liverpool), diventando il club con il maggior numero di titoli europei vinti.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1888 – Fernando Pessoa (+1935)

anno 1946 – Ettore Andenna

anno 1971 – Stefano Pescosolido

 

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

La sovranità non si lascia e si riprende come un mantello. (Napoleone Bonaparte)

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia.

 

I DOODLE DI GOOGLE: Fernando Pessoa e gli eteronimi:

Il primo poema lo scrisse a soli sette anni e già allora fece trasparire l’inesauribile carica creativa che segnò la sua attività di romanziere e poeta. Esponente del movimento modernista e annoverato tra i massimi scrittori del XX secolo, Fernando Pessoa espresse questa sua vivacità letteraria ricorrendo a più eteronimi (nomi fittizi che coesistono con il vero nome dell’autore, a differenza degli pseudonimi che invece lo celano), che contribuirono ad alimentare il carattere enigmatico della sua personalità.

Felice sintesi della tradizione portoghese e di quella inglese (ispirata ad autori come Shakespeare, Milton, Byron e Shelley), la sua produzione letteraria si alternò con la scrittura giornalistica e commerciale. Un famoso ritratto che di lui fece il pittore e amico José de Almada-Negreiros, è stato ripreso da Google nel doodle locale (visibile in Portogallo e Brasile), pubblicato nel 2011 a 123 anni dalla nascita di Pessoa.

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment