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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: mercoledì 29 novembre 2023

Quarantottesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 333 Giorni mancanti alla fine dell’anno 32

OGGI SI FESTEGGIA: San Demetrio  

OGGI È: Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese.

Nel 1977, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 29 novembre Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese.

La data è stata scelta per il suo significato per il popolo palestinese:  il 29 novembre del 1947 fu approvata dall’Assemblea Generale la Risoluzione 181 che prevedeva il Piano di partizione della Palestina elaborato dal Comitato Speciale dell’ONU sulla Palestina (UNSCOP).

La Risoluzione definiva l’istituzione di uno Stato ebraico e di uno Stato arabo in Palestina, con Gerusalemme come corpus separatum sotto un regime internazionale speciale. Dei due Stati previsti, solamente quello di Israele è stato creato. Il popolo palestinese, che ora conta più di otto milioni di persone, vive principalmente nel territorio palestinese, inclusa Gerusalemme Est, in Israele, nei vicini Stati arabi e nei campi profughi della regione.

Con questa giornata si vuole ricordare alla comunità internazionale che la questione della Palestina è ancora irrisolta e che il popolo palestinese deve poter godere di quei diritti inalienabili che l’Assemblea Generale ha definito: il diritto all’autodeterminazione senza interferenze esterne, il diritto all’indipendenza e alla sovranità nazionale, e il diritto a fare ritorno alle case e proprietà che i palestinesi hanno dovuto abbandonare. In occasione della giornata, istituzioni governative ed organizzazioni della società esprimono la loro solidarietà verso il popolo palestinese attraverso messaggi, incontri ed eventi di sensibilizzazione.

ACCADDE OGGI: anno 1947 –  L’Onu dà vita allo stato di Israele:

Con ancora negli occhi gli orrori del Secondo conflitto mondiale, terminato due anni prima, le istituzioni internazionali si trovarono impegnate in una complessa fase di ridefinizione della geografia di alcuni territori, che avrebbe segnato profondamente gli equilibri politici dei successivi decenni.

In questo scenario maturò la risoluzione n° 181, adottata il 29 novembre 1947 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la quale si stabiliva un piano di spartizione della Palestina che dava luogo alla nascita di uno stato arabo e di uno ebraico, mentre Gerusalemme veniva posta sotto il controllo internazionale. Fu la premessa alla nascita di Israele, che sarebbe avvenuta ufficialmente il 14 maggio dell’anno dopo.

Il provvedimento dell’Onu, approvato con 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti, recepì le conclusioni dell’Unscop, un comitato formato dai rappresentanti di 11 Stati (Australia, Canada, Guatemala, India, Iran, Paesi Bassi, Perù, Svezia, Cecoslovacchia, Uruguay, Jugoslavia) e incaricato di studiare la migliore soluzione per il nuovo assetto dei territori palestinesi, su cui il Regno Unito aveva rinunciato al proprio mandato, rimettendolo nelle mani dell’Onu.

Questo aveva scatenato una feroce contesa tra la popolazione araba (in quel momento in maggioranza con 1.200.000 unità) e quella ebraica (che contava 600.000 abitanti), che l’Unscop – pur sottolineando l’impossibilità di soddisfare le richieste di entrambe – tentò di risolvere prospettando due opzioni: 1) la suddivisione in due stati indipendenti con Gerusalemme sotto egida Onu; 2) la creazione di un unico stato federale che comprendesse le due etnie.

Accettata a maggioranza la prima opzione, si arrivò alla risoluzione Onu che, dopo due sedute a vuoto (per mancanza del quorum necessario), fu approvata grazie soprattutto all’opera diplomatica degli Stati Uniti d’America e al sostegno nondimeno influente dell’Unione Sovietica. A votare contro in blocco tutti i paesi arabi, che giudicarono il piano penalizzante nei confronti dei villaggi palestinesi, cui veniva riconosciuto una porzione di territorio minore e senza alcuno sbocco sul Mar Rosso e sul Mare di Galilea.

Dopo un ricorso respinto dalla Corte Internazionale di Giustizia, gli Stati arabi del Vicino Oriente (tra cui Egitto e Siria) dichiararono guerra ad Israele, inviando truppe a sostegno della popolazione palestinese.

Il conflitto arabo-israeliano conobbe diverse fasi, giungendo a termine nel marzo del 1949 con la vittoria di Israele, che nel frattempo si era ritrovata ad occupare un territorio più ampio di quello disegnato dalla risoluzione del 1947.

L’aspetto più drammatico di quegli eventi fu la diaspora di 711mila palestinesi (stima Onu), costretti a fuggire o sgomberati con la forza, cui corrispose la fuga di 800mila ebrei dagli altri paesi arabi per il diffondersi di sentimenti anti-ebraici.

Fu solo il primo atto di una lunga scia di guerre e attentati terroristici, che insanguineranno successivamente l’intera area mediorientale, e l’inizio di una crisi politica ma soprattutto umanitaria (per le condizioni del popolo palestinese) tuttora insoluta.

EVENTO SPORTIVO:

anno 1992 – Volley, Milano vince il Mondiale per club:

A Treviso è terminata la 4ª edizione della Coppa del Mondo per Club, organizzata dalla FIVB. Tre su otto le squadre italiane: Milano (Campione d’Europa), Treviso (società ospitante) e Ravenna (campione in carica).

A conferma del predominio assoluto italiano della manifestazione (in passato e in futuro!), la finale è stata Milano-Treviso. I meneghini hanno vinto conquistando così il secondo titolo. Al quarto posto Ravenna.

 

anno 1998 – L’Italvolley campione del mondo:

Vincere per la terza volta consecutiva il titolo mondiale di uno sport assai diffuso, come la pallavolo, vuol dire scrivere una pagina indelebile della storia dello sport mondiale.

L’Italvolley, guidato da Bebeto, ha battuto per 3-0 la Jugoslavia, conquistando il terzo oro mondiale nella pallavolo maschile. Medaglia di bronzo per Cuba che ha superato il Brasile.

Primo Mondiale dopo l’introduzione del libero, è stato l’ultimo prima del passaggio al nuovo sistema di punteggio Rally Point System (RPS), con i set a 25 punti senza cambio palla.

Questi grandi cambiamenti non impediranno agli azzurri di raccogliere altri grandi e prestigiosi successi anche nei due decenni successivi.

Nel 2022 la Nazionale maschile italiana ha riconquistato il vertice della pallavolo mondiale.

NACQUERO OGGI:

anno 1978 – Alessandro Fei

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

Chi sa ascoltare non soltanto è simpatico a tutti, ma dopo un po’ finisce con l’imparare qualcosa. (Wilson Mizner)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Tanti servitori, tanti nemici

luciani.2006@libero.it

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