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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: mercoledì 24 gennaio 2024

Quarta settimana dell’anno 2024

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 24 Giorni mancanti alla fine dell’anno 342

A Roma il sole sorge alle 7.29 * tramonta alle 17.15 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 7.02 * tramonta alle 16.56 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA: San Francesco di Sales  

 

OGGI È: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 24 gennaio Giornata Internazionale dell’Educazione, come ruolo chiave nell’educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile. Non abbiamo fonti certe riguardo la prima celebrazione di questa giornata.

Senza un’istruzione di qualità ed equa, i paesi non riusciranno a raggiungere l’uguaglianza di genere ne a rompere il ciclo di povertà che sta lasciando indietro milioni di bambini, giovani e adulti.

262 milioni di bambini e ragazzi non frequentano la scuola; 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere e fare compiti di matematica di base; meno del 40% delle ragazze nell’Africa sub-sahariana completa la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola.

Il loro diritto all’istruzione è stato violato ed è inaccettabile, l’UNESCO invita i governi e tutti i partner a fare dell’istruzione di qualità una ‘priorità fondamentale’, ecco perché nasce la Giornata Internazionale dell’Educazione, appunto per dare voce a questi bambini.

 

ACCADDE OGGI: anno 1984 –  Apple lancia il Macintosh:

Uno Steve Jobs in versione elegante, con blazer doppio petto blu, camicia bianca e papillon verde chiaro (siamo lontani dallo stile casual degli anni 2000), presenta a 2.600 persone il Macintosh 128k, il più famoso personal computer sviluppato dalla Apple che inaugura una nuova era nel mondo dell’informatica: l’era dei Mac!
In questo passaggio storico dell’azienda di Cupertino, il suo fondatore e volto più noto entra solo in un secondo momento. Il progetto originario nasce da un’idea del programmatore Jef Raskin, il quale, convinto della poca praticità degli Apple 2 diretti principalmente al settore business, si mette alla ricerca di un prodotto semplice da usare, qualcosa che non sia appannaggio solo di “smanettoni”.

Ad affascinarlo sono gli studi su mouse e interfacce sviluppati nel centro di ricerca di Xerox, a Palo Alto. Osservando questi esperimenti arriva a progettare un prototipo del Macintosh, utilizzando un microprocessore Motorola a buon mercato, in previsione di un costo complessivo del dispositivo abbastanza contenuto (più o meno sui mille dollari).

A questo punto entra in scena Jobs, la cui parabola è in fase discendente per il suo carattere “impossibile”, che lo ha portato ad essere estromesso dal progetto Lisa (un primo esempio innovativo di pc, chiamato con il nome di sua figlia) e a rischiare di essere cacciato dall’azienda che lui stesso ha fondato.

Alla fine la Apple decide di relegarlo in una sede separata, incaricandolo di seguire il progetto di Raskin, considerato in quel momento di minore importanza. Jobs visita gli stabilimenti della Xerox e fiuta l’affare. Per alcuni furbescamente, per altri dietro una lauta ricompensa alla società di Palo Alto, alla fine fa suo il progetto e mette fuori gioco anche il povero Raskin, scartando l’ipotesi di farne un prodotto “economico” e optando per un microprocessore più potente.

Coadiuvato da un team di super esperti (tra loro, Andy Hertzfeld, uno dei pionieri dell’ingegneria del software a livello mondiale), mette a punto una macchina rivoluzionaria, la prima dotata di mouse di serie, floppy disk da 3,5 pollici (firmato da Sony) e del sistema operativo con icone, menu e finestre (già testato con il Lisa). Orgogliosi della loro opera, tutti i componenti della squadra imprimono le loro firme sul fondo interno del case (il telaio che custodisce i componenti principali di un pc).

Non resta che presentarlo e a Jobs viene in mente una strategia di marketing che più tardi diventa il tratto peculiare della pubblicità delle apparecchiature griffate con la “mela morsicata”. Nell’intento di alimentare la curiosità sul nuovo prodotto, viene realizzato uno spot che si rivela un piccolo capolavoro di cinematografia. Non a caso a girarlo è un certo Ridley Scott, che tre anni prima ha diretto Blade Runner, un caposaldo del genere di fantascienza.

Giocando sulla rivalità con il colosso IBM e il titolo del romanzo di Orwell che coincide con l’anno appena iniziato, appunto il 1984, lo spot ricrea un’ambientazione da mondo governato dalle macchine. In questo scenario, una ragazza corre inseguita dalla polizia e irrompe in una sala dove la platea è incantata a seguire su un mega schermo il discorso del “Grande fratello”. La giovane lancia un martello sullo schermo facendolo esplodere e al suo posto compare l’annuncio sulla prossima presentazione del Macintosh. Del modello però non c’è traccia e ciò accresce la curiosità dei telespettatori.

L’evento di lancio è organizzato all’auditorium Flint del De Anza Community College, in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti Apple. Anche qui Jobs fa le cose in grande. Estrae da una piccola borsa in tessuto il nuovo pc che grazie a uno spazio nella parte alta, simile a una maniglia, può essere facilmente trasportato. Inserito il floppy, parte una dimostrazione delle possibilità del sistema operativo sulle suggestive note di Momenti di gloria.

A mandare in visibilio il pubblico è la seconda parte, quando il Macintosh diventa il primo computer a presentarsi da solo con la sua voce artificiale ma accattivante. Anche lui non disdegna una frecciata ai rivali dell’IBM, invitando i presenti a «non fidarsi mai di un computer che non riesci a sollevare».

Nonostante il clamore, il Mac 128k non ottiene un grande successo commerciale, sia per il prezzo non accessibile a tutti (2.500 dollari), sia per i limiti di funzionamento legati all’assenza della ventola di raffreddamento. Dopo la profonda crisi degli anni Novanta (legata anche all’allontanamento di Jobs), la Apple si riprende grazie alla linea iMac lanciata dallo stesso Jobs nel 1998.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1947 – Giorgio Chinaglia (+2012)

anno 1955 – Claudio Desolati

anno 1964 – Stefano Cerioni

anno 1977 – Michelle Hunziker

anno 1979 – Giuliano Sangiorgi

anno 1975 – Roberto Sosa

 

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

La nostra forza matura dalla debolezza. (Ralph Waldo Emerson)

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

l gran freddo di gennaio empie il granaio.

 

I DOODLE DI GOOGLE: Vincitori in Australia:

Periodicamente Google organizza il concorso Doodle 4 Google riservato agli studenti di un singolo paese, proponendo ogni volta un tema diverso. Una giuria tecnica seleziona i migliori disegni che poi vengono pubblicati sull’home page di Google del paese in questione. Nel 2008, 2010 e 2012, in concomitanza con l’Australia Day (la festa nazionale che si celebra il 26 gennaio) Google ha pubblicato in Australia i doodle vincitori. Nelle immagini vengono riprodotti simbolicamente scorci paesaggistici e animali tipici del principale Stato dell’Oceania.

L’iniziativa “Doodle 4 Google” si è tenuta anche in Italia, nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità.

luciani.2006@libero.it

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